A PROPOSITO DELLA POSIZIONE DEMOCRISTIANA …..

Ormai, ne siamo tutti a conoscenza: la DC occupava fin a non molti anni fa la posizione centrale nell’ambito del parlamento italiano e, se non ci saranno grossi ostacoli, dopo le prossime elezioni politiche, tornerà nuovamente ad occuparla. Ad occupare i seggi al centro della Camera dei Deputati e del Senato, intendiamo.

Ma il Centro non è una mera posizione geografica o geometrica, come affermava De Gasperi. In mezzo alle ali estreme delle Camere, in mezzo alla sinistra post-comunista da una parte, e alla destra neo-fascista dall’altra, non ci sarà un imbelle partito mediatore a cui tutto va bene.

Il Centro sarà la SOLUZIONE, il rimedio ai guai prodotti nel paese dai suddetti estremisti, le cui idee portano soltanto al disastro, alla deriva. Sarà azione, sarà proposta di una visione sempre nuova ed attuale del mondo, non sarà un ritorno alla barbarie dell’eterna lotta fra ricchi e poveri, dove le periferiche frange partitiche attuali sembrano spingere. Sarà la pace sociale, sarà una più equa distribuzione della ricchezza prodotta dal paese, sarà una completa integrazione europea con poteri decisionali non inferiori a quelli della Germania o della Francia.

Sarà finalmente la completa applicazione della Costituzione varata nel 1948: quella italiana, cioè la più avanzata ed equilibrata del mondo. Quello che non sarà è una forza politica senza movimento e senza energia. E qui vogliamo ricordare l’enorme forza mentale e fisica impiegata da antichi personaggi (che oggi sarebbero”di centro”) che, per imporre le loro idee, per costruire mondi nuovi e più umanitari, hanno speso senz’altro più energie di chi si è impegnato soltanto per distruggere.

Pensiamo ad Attila, Hitler, Mussolini, Pol Pot (e molti altri…), contrapposti al Cristo, al Mahatma Gandi, a Malcom X, Nelson Mandela, Giuseppe Garibaldi, Falcone e Borsellino…Francamente, non vediamo il paragone. Costruire è difficile e faticoso. Distruggere è facile e poco faticoso.

Noi, noi democristiani, ci poniamo idealmente fra i primi.

Articolo curato dalla redazione , di Roberto Sensoni