PRIMO MINISTRO DEL QATAR” FAREMO OGNI SFORZO PER LA PACE TRA ISRAELE E HAMAS”.

“Farò e agiremo per la pace”.

 

Considerando che il Qatar viene percepito come sostenitore di un movimento che non ha rinunciato all’uso del terrorismo come mezzo politico.

 

La situazione evoca l’operazione mediata da Doha due anni fa con gli Stati Uniti e i talebani dell’Afghanistan. Se alcuni l’hanno interpretata come una sconfitta per gli USA, altri l’hanno vista come un ritiro strategico post raggiungimento degli obiettivi.

 

Anche se gli attori cambiano, il mediatore resta costante nel suo ruolo. La sua forza risiede nell’ospitalità offerta ai leader dei talebani e di Hamas e nel sostegno economico apertamente concesso ai loro movimenti. L’opulento emirato del Golfo detiene un’influenza ineguagliabile nel cercare una soluzione al conflitto: il potere del denaro, che troppo spesso eclissa principi morali e credenze religiose.A

AutoreFranco Capanna Editorialista redattore de il Popolo, Roma.