Papa Francesco apre l’Assemblea della CEI: tre argomenti fondamentali per il futuro della chiesa.

Il Santo Padre ha aperto l’Assemblea Generale dei Vescovi Italiani il 24 maggio nell'Aula del Sinodo," il prete uomo scalzo, bruciato dal roveto dell’Amore di Dio, chiamato a condividere con il popolo".

Papa Francesco apre l’Assemblea della CEI: tre argomenti fondamentali per il futuro della chiesa.

Cari fratelli, buonasera! Benvenuti in Vaticano».

È il saluto di Papa Francesco ai Vescovi italiani, intervenuti per il tema del rinnovamento del clero.

Papa Francesco ha tracciato un identikit del presbitero rispondendo a tre domande sul prete: che cosa ne rende saporita la vita? Per chi e per che cosa impegna il suo servizio? Qual è la ragione ultima del suo donarsi?

Il suo discorso ai Vescovi era impostato su alcuni passi fondamentali: «La prima cosa che mi preoccupa è la crisi delle vocazioni», ha quindi detto il Papa parlando a braccio ai vescovi italiani. «È la nostra paternità che è in gioco», ha commentato Francesco, ricordando che di questa «emorragia vocazionale» aveva già parlato nella recente plenaria degli Istituti di vita consacrata e delle Società di vita apostolica, definendola «il frutto avvelenato della cultura del provvisorio, del relativismo e della dittatura del denaro»: tutti fattori, questi, che per il Papa «allontanano i giovani dalla vita consacrata, accanto al calo delle nascite.

“Povertà evangelica e trasparenza”, è la seconda indicazione affidata ai vescovi italiani dal Papa. «Per me sempre, perché l’ho imparato come gesuita, la povertà è madre e muro della vita apostolica», ed infine la «Riduzione e accorpamento delle diocesi» è il terzo compito assegnato ai vescovi, come spunto della riflessione e del dialogo che si è tenuto subito dopo a porte chiuse, nel discorso pronunciato a braccio dal Papa per l’apertura dell’Assemblea della CEI in Vaticano. «Non è facile», ha ammesso Francesco: ma con la fede e la volontà cristiana tutto si può.

«Queste sono le mie tre preoccupazioni che ho voluto condividere con voi», ha concluso il Papa: «Ora lascio a voi la parola e vi ringrazio per la parresia»,  con la parola paressia Francesco chiede alla platea dei Vescovi, in modo semplice, di aprirsi alla sincerità che viene dall’animo e di usare la “libertà di dire tutto” , e il suo auspicio  è stato quello di adoperarsi alla franchezza nell’esprimersi,  l’auspicio per il dibattito che poi  è cominciato, a porte chiuse, subito dopo.

di Antonio Gentile