Lettera ai miei genitori che sono lassù.

 

 

Vogliatemi bene e ditemelo.
A me piace sentirmelo dire, anche se voi credete che non sia necessario dirmelo.

Abbracciatemi, ho bisogno di sentire il vostro amore, la vostra compagnia e la vostra amicizia in ogni momento.

 

 

*

Una serata sul tardi per tornare a trovarti mamma passai dentro il piccolo boschetto davanti casa tua e mi ritrovai alcune persone vi dormivano che subito di alzarono in piedi.

 

Era da preoccuparsi ma dissi loro di stare buoni e tutto venne normale.

Già vi erano i primi segnali di arrivi clandestini in Italia.

 

Ero preoccupato per te che da poco avevi perduto mio papà.

Di fatto ti rubarono il televisore e inutili le mie indagini per trovare il colpevole.

Com’era buono il tuo mangiare ; quelle mozzarelle non hanno più oggi quel sapore di allora neppure i tuoi minestroni di fresche  verdure che compravi al mercato di piazza dei Mirti.

Ammetto che avevi tue debolezze quando pretendevi di avere casa e mobilio in perfetto stato e mi mandavi dal rivenditore per un innocuo graffio.

Ma ad una buona mamma tutto si può fare perché simile ad un’opera d’arte in quel volare su un puledro nell’estasi dei cavalieri della Madre di Gesù.

E quel padre mio che la gente chiamava ” San Francesco” così buono.

Davvero sembrava il tempo si fosse fermato e non finisse mai in una dolce avventura senza mai fine.

Eravate determinanti e dato principale come Maria per Dio,Sckespear con la parola ,e Brunelleschi con il segno dell’aria.

Franco Capanna Editorialista.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Franco Capanna
10 mesi fa

Da provincia di Bergamo.
Mi dice mettere io.
” Bellissima lettera ,e come tutti belli!”.

Franco Capanna
10 mesi fa

“Davvero molto bello.
Da suore benedettine.”

* Vi prego di scrivere voi i commenti “