La Cina è allunata sul lato oscuro della Luna: mai prima d’ora l’uomo lo aveva fatto.

La sonda Chang'e-4 ha compiuto l'impresa, mai tentata prima d'ora. Il senso della missione e le prospettive che apre per le esplorazioni spaziali.

La Cina è allunata sul lato oscuro della Luna: mai prima d’ora l’uomo lo aveva fatto.

Mai nessuno si sarebbe aspettato che la Cina, con la sua alta tecnologia riuscisse ad allunare nella parte scura del pianeta Luna, si la luna che tanti ha fatto innamorare nelle molte gesta romantiche,  forse i precursori, primi in assoluto, a parlare della parte oscura della luna, furono proprio i Pink Floyd gruppo musicale Britannico in un maestoso brano degli anni  90, The Dark Side of the Moon” (nell’edizione CD del 1993).

La Cina è atterrata sul lato oscuro della Luna. Tra l’8 e il 9 dicembre Pechino aveva lanciato un razzo con un lander e un rover, destinati a compiere l’impresa. Nessuno ci aveva mai provato prima d’ora. Nella notte italiana fra il 2 e il 3 gennaio, alle 10.26 ora locale, la sonda Chang’e-4 ha toccato il suolo del satellite della Terra, raggiungendo l’emisfero non osservabile – e per questo motivo detto appunto oscuro, ovvero nascosto – dal nostro pianeta. L’allunaggio è stato ufficializzato dalla China National Space Administration (Cnsa). Le operazioni sono state completate con l’assistenza del satellite Queqiao, tramite il quale la sonda ha inviato per la prima volta in assoluto le foto della faccia nascosta della Luna vista da vicino, aprendo un nuovo capitolo delle esplorazioni spaziali.

LA DISCESA VERSO IL POLO SUD

La Chang’e-4 ha dato il via alle manovre di avvicinamento alla superficie lunare da un’altitudine di 15 chilometri, con l’accensione di un motore ad assetto variabile. Alla distanza di 100 metri la sonda si è assestata per l’identificazione degli ostacoli e la misura delle pendenze di superficie. La discesa finale, con la contestuale serie di fotografie scattate, è avvenuta in verticale e lentamente su un’area relativamente piatta nel cratere di Von Karman, situato nel bacino Polo Sud-Aitken della Luna. La Chang’e-4 ora dovrà studiare la struttura del suolo e la composizione delle rocce che si trovano nella zona.

IL RUOLO DEL SATELLITE QUEQIAO

Nessuno, come detto sopra, era mai atterrato prima sul lato oscuro della Luna: qui le sonde terrestri non possono essere viste direttamente e anche i contatti radio sono preclusi. La Cina ha aggirato l’ostacolo mettendo a punto una missione in due parti. La prima si è compiuta a maggio del 2018, quando il satellite Queqiao è stato messo in orbita dietro la Luna in un punto particolare, detto punto di Lagrange, dove le forze gravitazionali di Terra e Luna si bilanciano permettendo al satellite artificiale di mantenere una posizione fissa e di avere un contatto radio con Pechino grazie a una grande antenna ricurva. Queqiao, in pratica, ha fatto da ponte, facendo arrivare sulla Terra i segnali provenienti dalla sonda Chang’e-4 e consentendo al centro di controllo della Cnsa di seguire le fasi dell’allunaggio.

LO SCOPO DELLA MISSIONE

Gli scopi della missione sono molti. Il lato oscuro della Luna, infatti, è sempre rivolto verso lo spazio profondo ed è libero da interferenze radio, sia naturali sia artificiali, prodotte dal nostro pianeta. Un’opportunità unica per osservare l’universo. Le ambizioni aerospaziali della Cina, tra l’altro, hanno raggiunto questo risultato nell’anno del 50esimo anniversario dello storico sbarco dell’Apollo 11, che portò l’americano Neil Armstrong a essere il primo uomo a calpestare il suolo lunare. Una nuova sfida tecnologica agli Stati Uniti e alla Russia, primi Paesi al mondo a spedire una sonda sulla Luna però dall’altro lato, quello più facile da raggiungere. La faccia nascosta, al contrario, non era mai stata sfiorata e venne fotografata per la prima volta il 10 ottobre 1959, dalla navicella sovietica di passaggio Luna 3.

UN CRATERE MISTERIOSO E UNA VISTA UNICA SULLE STELLE

Il bacino di Aitken, profondo 13 chilometri, rappresenta una regione della superficie lunare che molti scienziati sono desiderosi di studiare. Si pensa infatti che sia molto vecchio e che si sia formato diversi miliardi di anni fa, quando un enorme asteroide colpì la Luna. Al centro del bacino c’è il cratere di Von Karman, del diametro di 186 chilometri. Capire l’età esatta del bacino potrebbe aiutarci a comprendere meglio quando si è verificato questo impatto, fornendo indizi su com’era fatto allora il Sistema Solare. Chang’e-4 è dotata di numerosi strumenti scientifici che ci diranno di più su questa parte misteriosa della Luna. Il lander presto metterà in funzione il suo rover, che studierà la struttura e la composizione delle rocce. Mentre il lander stesso si concentrerà sul cielo, raccogliendo dati per gli astronomi impazienti di sfruttare la posizione unica della sonda. Soprattutto di notte, quando la maggior parte della Luna protegge quell’area dal Sole e dalle interferenze della Terra, il lander dovrebbe poter godere di una vista impareggiabile sulle stelle.

dal web di Antonio Gentile