SALVATORE DEL PUENTE (NAPOLI): PERCHE’ SPESSO IN ITALIA IL QUORUM DI UN REFERENDUM NON VIENE RAGGIUNTO E COSA POSSIAMO IMPARARE DA QUESTO ?
All’indomani del mancato raggiungimento del quorum per la tornata elettorale referendaria dell’8 e 9 giugno 2025 abbiamo ricevuto in redazione una interessante riflessione da parte del dott. Salvatore Del Puente (di Giugliano in Campania, provincia di Napoli) che ben volentieri riproponiamo ai nostri lettori de <IL POPOLO > della Democrazia Cristiana.
Referendum in Italia: perché il Quorum spesso non viene raggiunto e cosa possiamo imparare?
Il referendum abrogativo è uno strumento di democrazia diretta fondamentale nella nostra Costituzione, che permette ai cittadini di esprimersi direttamente su una legge.
Eppure, in molte occasioni (come abbiamo visto anche in quest’ultimo referendum) la partecipazione non raggiunge la soglia del quorum, rendendo il voto non valido.
Ma quali sono le ragioni di questa persistente astensione e cosa ci dice sul nostro rapporto con la politica?
Il quorum di partecipazione, fissato al 50% più uno degli aventi diritto al voto, è spesso visto come un ostacolo, anziché una garanzia di rappresentatività.

Quando non viene raggiunto, l’esito referendario non è valido, a prescindere dal numero di “sì” o “no” espressi.
Diverse sono le considerazioni sul perché questa soglia rimanga spesso inaccessibile.
Disinteresse o disinformazione? Molti cittadini potrebbero non essere sufficientemente informati sull’oggetto del referendum, oppure percepiscono la questione come troppo complessa o distante dalla loro quotidianità.
La mancanza di un dibattito pubblico approfondito ed accessibile può contribuire a questo.
Percezione di inutilità del Voto: alcuni elettori potrebbero credere che il loro voto non abbia un impatto reale oppure che l’esito sia già scontato a prescindere dalla loro partecipazione.
Strategia dell’Astensione: talvolta, l’astensione diventa una vera e propria strategia politica.
Coloro che si oppongono all’abrogazione di una legge (o non vogliono il “SI”) possono scegliere di non votare, sapendo che la loro non-partecipazione contribuisce a non raggiungere il quorum e quindi a mantenere lo status quo.

Grazie. Un ottima intervista