IL CAMMELLIERE E LA DEMOCRAZIA CRISTIANA

IL CAMMELLIERE E LA DEMOCRAZIA CRISTIANA

Una vecchia storia araba racconta di un cammelliere che alla sua morte lasciò scritte le ultime volontà per dividere i beni di famiglia tra i suoi tre figli.

Tra i beni il cammelliere aveva anche undici cammelli e stabilì nel testamento che di essi un mezzo sarebbe finito al primo figlio, un quarto al secondo figlio e un sesto al terzo figlio.

Subito si palesò il primo problema, dato che undici cammelli non potevano essere divisi per due.

Ne nacque una diatriba che vedeva il primogenito pretendere che l’operazione fosse arrotondata per eccesso tenendo per sé stesso sei cammelli, contro i due fratelli che volevano arrotondarla per difetto lasciandogliene solo cinque. La diatriba, alla fine, divenne una lite furibonda che attirò l’attenzione di un viandante che per placare l’ira dei tre fratelli donò loro il suo unico cammello.

I tre fratelli con dodici cammelli poterono finalmente eseguire le divisioni e quindi al primo fratello toccarono sei cammelli, al secondo tre e al terzo due.

Grande fu la sorpresa quando i tre ragazzi si accorsero che per soddisfare le condizioni del testamento bastavano undici cammelli. Finalmente capirono che il padre li aveva messi alla prova e la grande umanità e bontà del viandante aveva aiutato a ritrovare la pace e l’armonia infranta per la brama di avere appena un poco di più, dando loro anche un grande insegnamento morale.

Il viandante dunque riprese il suo cammello, guadagnò la riconoscenza dei tre fratelli e riprese il suo viaggio felice.

Ma nella nostra Italia, chi è il viandante che di fronte alla crisi etico politica e di conseguenza socio economica che si è venuta creando nel tempo, a causa di prospettive utilitaristiche di puro auto-interesse, “dona”, compiendo un atto di totale gratuità e una azione responsabile per i meccanismi della giustizia sociale.

Una giustizia sociale che oggi è inceppata, così come ci dice la “Caritas in Veritate” quando recita che “il dono è un bene economico e che è la carità che può completare la giustizia nella logica del dono”.

Guardando lo scenario politico degli ultimi anni, fino ancora ai nostri giorni, possiamo davvero essere certi che qualcuno dei partiti del palinsesto politico attuale sia capace di un “atto gratuito” per togliere responsabilmente quel macigno che sta pesantemente minando la giustizia, la coesione e la tenuta sociale?

La sincerità impone di rispondere che non è verosimile che ne siano capaci gli attuali partiti e pseudo-partiti, i quali   impegnati in strategie per la loro sopravvivenza, a distanza di due mesi dalle elezioni ancora non sono riusciti a formare un governo per egoismi e personalismi, laddove nel contempo in Europa si discute di tematiche fondamentali quali il prossimo bilancio comunitario per assegnare i fondi ai singoli paesi e per decidere sul destino degli immigrati sul territorio europeo.

Vi è davvero da dubitare che questi partiti siano realmente capaci di un atto di gratuità e di responsabilità né tra di loro, nè tanto meno rispetto agli Italiani.

Se davvero potessimo trovare un viandante che abbia un cammello e che sia mentalmente preparato a donarlo gratuitamente per il bene della collettività, bisognerebbe cercarlo  nel mondo cristiano,  in cui  i concetti di gratuità e di dono sono scolpiti nel DNA.

Eppure questo viandante ricco del miglior cammello sulla piazza (il pensiero e l’esperienza della dottrina sociale della chiesa) stenta a fermarsi davanti alla casa dei fratelli litigiosi, in quanto distratto dai propri problemi interni.

Ricordo il paragrafo 27 della Evangeli Gaudium che recita : “Sogno una scelta missionaria capace di trasformare ogni cosa perché le consuetudini, gli stili, gli orari , il linguaggio e ogni struttura ecclesiale diventino un canale adeguato per l’evangelizzazione del mondo attuale”,

Questo invito al mondo cristiano a creare un canale adeguato per ridare al mondo quel senso di amore e condivisione che ormai ha perso, deve essere raccolto dalla Democrazia Cristiana attraverso quel percorso di unificazione che passando dalla creazione di una federazione, culminerà nella definizione di un partito unico capace di donare alla società quelle soluzioni di cui c’è disperato bisogno.