Elezioni Europee, sondaggi italiani: la lega la fa da padrona, mentre la Dc farà il suo debutto con l’Udc.

La Lega primo partito in Italia con il 33,3% guadagna un seggio al Parlamento Ue, passando da 27 a 28. Frenano il M5S (24,3%) e Pd 16,9%). Rispetto al 2014 si conferma l'avanzata dei sovranisti. Europeisti ancora senza maggioranza.

Elezioni Europee, sondaggi italiani: la lega la fa da padrona, mentre la Dc farà il suo debutto con l’Udc.

Le Elezioni Europee del 2019 riguardano 27 Stati Membri dell’Unione Europea, mancherà in questa tornata, per la prima volta, la Gran Bretagna dopo il risultato della Brexit. Si terranno fra il 23 e il 26 maggio 2019 e lo spoglio sarà simultaneo a partire dalle ore 23:00 del 26 maggio stesso. La prima tornata elettorale europea si tenne nel 1979 e da allora si sono sempre regolarmente svolte.

Sondaggi europee 2019 in Italia: ultimi dati partiti Italiani verso le elezioni A un livello macroscopico, l’ultima settimana ha confermato il trend rilevato a partire dalle tornate regionali in Abruzzo e Sardegna sul fronte sondaggi. D’altra parte, andando a osservare i dati con la lente d’ingrandimento è possibile notare delle interessanti novità relativamente alle intenzioni di voto. ultimi sondaggi, sondaggi politici elettorali, media sondaggi Sondaggi europee 2019: Pd sorpassa i 5 Stelle? Come si diceva la fotografia scattata dalle rilevazioni negli ultimi sette giorni non è molto diversa da quella degli ultimi tempi.

Lega primo partito, Movimento 5 Stelle in calo e Pd in crescita. Tuttavia, secondo un sondaggio di SWG, i Dem avrebbero superato, anche se di pochissimo, il 21%; tale percentuale gli avrebbe permesso di superare il Movimento 5 Stelle fermo al 21%. Secondo l’istituto non accadeva da dicembre 2017; un dato ancora più importante se si considera che dopo le Politiche del 4 marzo scorso il Movimento 5 Stelle teneva il Partito Democratico alla distanza di ben 17 punti. D’altra parte, per Index il gap tra Pd e M5S è ancora più netto: il primo sarebbe al 21,2% e il secondo al 20,4%. Va ancora peggio ai 5 stelle secondo Tecné: sarebbero già sotto il 20% anche se di appena un decimo di percentuale (con il Pd al 21%). La Democrazia Cristiana con l’alleanza dell’Udc e lavorando fattivamente alla Federazione della “Democrazia Cristiana”, sta organizzando le Europee dopo il recente successo ottenuto nelle regioni di Abruzzo e Sardegna. Sarà comunque necessario aspettare le decisioni dei leader della Federazione Democrazia Cristiana Gianfranco Rotondi, Angelo Sandri e Lorenzp Cesa.

Pd e pentastellati, invece, sono appaiati al 21% per Noto che, però, evidenzia la capacità del partito di Zingaretti di attrarre astenuti ed elettori delusi proprio dal Movimento. Solo per EMG i 5 stelle sono ancora tranquillamente sopra il Pd (23% contro 21%). Sondaggi europee 2019: Lega in sofferenza Qualcuno direbbe “se Atene piange, Sparta non ride”, confrontando i dati dei due partiti di governo. Certo, bisogna considerare l’avanzata leghista a partire dalle ultime politiche oltre al fatto che il partito di Salvini ha tuttora un largo margine di vantaggio sugli inseguitori, detto ciò, anche il Carroccio è considerato in flessione, più o meno leggera, da molti istituti. Per esempio, Euromedia ritiene che la Lega abbia perso l’1,5% in un mese (ora al 33,1%) mentre per Piepoli la perdita è molto più contenuta (mezzo punto di percentuale) anche se adesso i salviniani sarebbero al 31%.

Come si vota

Le Elezioni Europee hanno cadenza quinquennale e si svolgono, in base agli art. 10 e 11 relativi all’elezione del Parlamento Europeo, nel primo fine settimana possibile dopo il termine del precedente mandato.

Ogni Stato Membro, all’interno dell’intervallo di date stabilito, può definire in quali e per quanti giorni saranno aperte le urne, l’unico vincolo da rispettare è quello, come detto, dell’inizio dello spoglio delle schede fissato alle ore 23:00.

La delegazione del partito di Matteo Salvini sarà la seconda dell’Aula, dopo la Cdu/Csu tedesca di Angela Merkel. In predicato di essere cancellati dal nuovo Europarlamento sia i Conservatori e Riformisti (Ecr) che l’Efdd (di cui fanno parte i 5 stelle), tra le principali ‘vittime’ della Brexit, posto che i britannici escano davvero e non eleggano europarlamentari, cosa che non è ancora del tutto certa.

dal web di Antonio Gentile