DIPARTIMENTO INTERNET / INNOVAZIONE / ENERGIA: LA NUOVA D.C. E’ GIA’ COMINCIATA !

DIPARTIMENTO INTERNET / INNOVAZIONE / ENERGIA: LA NUOVA D.C. E’ GIA’ COMINCIATA !

di GABRIELLA SCALAS

Il “Dipartimento Internet” della Democrazia Cristiana ha avuto fino ad oggi  il compito preciso di elaborare tutte le soluzioni informatiche per permettere all’organizzazione di operare nel network.

La tecnologia abilitante che permette al Dipartimento di dare alla DC degli strumenti più o meno potenti per diffondere notizie in modo più veloce, piuttosto che per riorganizzare più efficientemente e più efficacemente la propria struttura sul territorio è l’ICT (Information and Communication Technology). L’ICT è quindi una tecnologia che permette di innescare l’innovazione nel processi organizzativi di un qualsiasi ente, cioè abilita dei miglioramenti nei processi.

Ma esistono più tecnologie abilitanti capaci di produrre innovazione e su di esse l’Unione Europea ha costruito un insieme portentoso di politiche sulle quali investe molte risorse non solo economiche.

Per capire quale sia la portata del “fenomeno” se così lo vogliamo chiamare, basta pensare a quanto gira attorno a Industria4.0, la cosiddetta quarta rivoluzione industriale tutta basata su parole come “digital”, “blockchain” (processo in cui un insieme di soggetti condivide risorse informatiche ), “big data” (grosse moli di dati usati per lo più statisticamente nei processi decisionali delle grosse aziende)   e a tutte le misure di finanziamento attivate tra super-ammortamento, iper-ammortamento ecc…

Gabriella Scalas – Catania

Seguire il percorso di queste politiche che hanno trovato la loro massima espressione in Italia durante il governo Gentiloni  (con Ministro dello Sviluppo Calenda) e  continuare a “studiare” per avere una Politica Nazionale dell’innovazione  forte è non solo necessario ma doveroso.

Ecco perché recentemente il dipartimento Internet della  Democrazia Cristiana è stato esteso o per meglio dire aperto alle “Politiche di Innovazione” dove per Innovazione si intende proprio la capacità di tradurre in servizi e prodotti muovi o potenziati che da una parte migliorano la qualità di vita del consumatore/lavoratore e dall’altra accrescono la competitività dell’Unione Europea  e degli Stati membri nel mercato globale.

La volontà del dipartimento non si ferma qui. Da anni ormai troviamo il concetto di innovazione applicato al settore privato delle imprese o delle industrie di qualsiasi comparto produttivo da quello edile a quello agricolo. Lo troviamo applicato al settore pubblico lì dove bisogna snellire la burocrazia e migliorare i servizi al cittadino Lo troviamo infine applicato al settore terziario per molte questioni sociali fondamentali, una fra tutte quella che riguarda l’invecchiamento attivo della popolazione.

Fabio Raudino – Catania

L’estensione del dipartimento verso questi concetti più generali di abilitazioni tecnologiche, permetterà al partito di avere una squadra che da una parte elaborerà “documenti, leggi ecc…” sulle politiche di innovazione in modo specifico, ma che nel contempo potrà supportare gli altri dipartimenti ad elaborare le proprie politiche senza perdere di vista le soluzioni “innovative” e i  “percorsi di Innovazione” che il mercato europeo interno propone.

Marco Pignatello – Siracusa

Un tema fondamentale per la crescita della nostra nazione legato fortemente al tema dell’innovazione è quello riguardante l’Energia. Da quando la commissione europea ha varato la ormai famosa “roadmap for moving to a competitive low carbon economy in 2050”, cioè quel percorso delineato per raggiungere determinati target energetici entro il 2050, l’Italia ha sicuramente elaborato leggi e strategie molto interessanti ma insufficienti per mettere la nazione nelle condizioni di essere competitiva, di assicurare l’approvvigionamento energetico, di scongiurare problemi come la povertà energetica oltre che di risolvere i problemi delle industrie “energivore”.

Allo stesso modo ancora la nazione non è stata in grado di mettere il comparto edile nelle condizioni di lavorare in modo strutturato sulla riqualificazione degli edifici, vuoi per mancanza di formazione degli operatori, vuoi per dei regolamenti che sono arrivati con grande ritardo.

Il problema energetico è sicuramente molto sentito da tutto il panorama politico; basta guardare i programmi delle ultime elezioni nazionali del 4 marzo dove tutti gli schieramenti candidati si sono detti favorevoli ad una politica energetica sostenibile a 360 gradi.

Andrea Scalas – Verona

Noi, però, sappiamo bene che i programmi sono una cosa, le leggi dei governi sono ben altra cosa.  Per questo, nell’ambito del concetto vasto di “Innovazione” abbiamo voluto fortemente che il dipartimento potesse “studiare a fondo le politiche energetiche del paese” con un occhio attento alle politiche internazionali.

Del resto avevamo notato che nel partito non c’era alcun dipartimento dedicato a questo tema fondamentale della crescita del paese. La mancanza è comprensibile nella misura in cui il tema energetico prima era completamente assorbito dal tema ambientale. Oggi non è più così! Semmai i due temi sono affiancati da quello dell’innovazione; basti pensare allo smart grid (Rete elettrica dotata di sensori intelligenti che raccolgono informazioni in tempo reale ottimizzando la distribuzione di energia.) o alla domotica o alla “blockchain” applicata alla distribuzione energetica.

E’ vero che risparmiare energia in qualche modo salva l’ambiente, ma considerare il tema energetico una sottoparte del vastissimo tema ambientale di fatto ne sminuisce l ‘importanza e in qualche modo non permette di elaborare “leggi” efficaci.

Il vecchio dipartimento internet, oggi arricchito dalla possibilità di lavorare in modo effettivo su politiche per il paese prende il nome di dipartimento Internet /innovazione/energia  e ha già in attivo cinque professionisti che hanno deciso di dedicare il proprio tempo alla politica e all’elaborazione di politiche efficaci nei temi succitati oltre che a migliorare i processi organizzativi del partito.

Alessio Rosi – Modena

GABRIELLA SCALAS, che pur avendo un passato da programmatore ha anche una lunga esperienza come “european project manager” per programmi quadro dedicati alla ricerca e quindi una buona conoscenza delle tematiche proposte (innovazione ed energia, ndr).

FABIO RAUDINO, ingegnere informatico con una lunga esperienza nel campo energetico.

MARCO PIGNATELLO,  ingegnere gestionale con ottime capacità nel settore ICT (Information and Communication Technology).

ANDREA SCALAS, informatico con competenze nel campo della sicurezza stradale e nella ricostruzione della dinamica degli incidenti.

ALESSIO ROSI, con ottime competenze nel settore ICT (Information and Communication Technology).

Il Segretario nazionale del dipartimento è fortemente intenzionato a far crescere la propria squadra con quadri di livello regionali volenterosi di rendere il proprio paese un luogo migliore !

GABRIELLA SCALAS – CATANIA