21enne ucciso con una coltellata a Napoli, il dolore della mamma di Lello: chiedo giustizia per mio figlio.

21enne ucciso con una coltellata a Napoli, il dolore della mamma di Lello: chiedo giustizia per mio figlio.

«Voglio giustizia per mio figlio, era un bravo ragazzo». Non si dà pace Adelaide Porzio, madre di Lello Perinelli, il ragazzo ucciso la scorsa notte a Miano con una coltellata al cuore. In casa con lei parenti e amici a darle sostegno. La donna ci tiene a sottolineare che, nonostante il padre, Giuseppe Perinelli, fosse stato ucciso nel 2003 per una faida di camorra, il figlio Lello non aveva alcun legame con la criminalità organizzata. «Mio figlio amava giocare a calcio e lavorava insieme a me in una ditta di pulizie, chiunque nel quartiere può dirvi che era un angelo». La mamma rivolge anche un appello ai testimoni del litigio avvenuto in discoteca tra Lello Perinelli e quello che poi sarebbe divenuto il suo assassino: «Ragazze, ve lo chiedo come mamma, se avete visto parlate»

A prendere la difesa della famiglia della vittima è  l’Avv. Enrico Di Finizio  attuale Responsabile Dipartimento legalità e giustizia della DC che è penalista del foro di Napoli.

Il caso ha suscitato interesse di tutti i media nazionali, ne hanno parlato il Tg5 di Mediaset e anche ieri uno spazio su Rai 1 sulla “vita in diretta” , dove hanno dato la parola al nostro dirigente Apicale Di Finizio.

Il ragazzo era una stella nascente del calcio, era un calciatore con all’attivo anche due campionati di Serie D Raffaele Perinelli, 21enne ucciso la scorsa sera a Napoli con una coltellata sferrata da un altro giovane con il quale aveva avuto un diverbio diversi giorni prima.

Perinelli era un terzino sinistro attualmente senza contratto dopo le stagioni al Sant’Agnello, al Gragnano e alla Turris, club di Torre del Greco. Con il Gragnano e la Turris i due campionati disputati in Serie D, il quarto livello del calcio italiano, rispettivamente nelle stagioni 2015-16 e 2016-17.

Perinelli è stato accoltellato intorno alle 21 ieri sera ed è deceduto poco dopo essere giunto all’ospedale Cardarelli, trasportato da uno sconosciuto che si è dileguato poco dopo senza essere identificato. Dopo circa 2 ore un 26enne si è costituito nella caserma dei Carabinieri di Casoria, confessando di essere stato l’autore del ferimento di Perinelli, con il quale aveva avuto un diverbio circa una settimana fa. Sulla vicenda indagano i Carabinieri..

di Antonio Gentile