Via dai moduli “genitore 1-2”: ripristinato “madre-padre” !

Via dai moduli “genitore 1-2”: ripristinato “madre-padre” !

www.ilpopolo.news * www.democraziacristianaonline.it * di LUCIA ARTIERI.

‘Madre’ e ‘padre’ tornano ad occupare il posto sulle nuove carte di identità dei minori, spazzando via la dicitura ‘genitore 1 e 2’. A sollevare la questione legata al riconoscimento dell’omogenitorialità e «in difesa della famiglia naturale» è il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che dopo questo «piccolo segnale» annuncia di fare «tutto quello che è possibile e che è previsto dalla Costituzione.Utero in affitto e orrori simili assolutamente no».

Perché Salvini parla di «piccola cosa»? In realtà, le diciture sono sì modificate: «genitore 1» e «genitore 2» sono sostituite da quella unica «genitori».

Ma il cambio radicale con «madre» e «padre» richiederà passaggi assai più complicati. Si tratta di cambiare un decreto del 23 dicembre 2015, ma la decisione va condivisa con il ministero dell’Economia e quello per la Pubblica amministrazione. Sentendo il Garante della privacy, la conferenza Stato-Regioni e l’Agenzia per l’Italia digitale.

Sulla questione della trascrizione dei matrimoni gay Salvini ricorda nell’intervista “di avere chiesto un parere all’avvocatura di Stato e ho dato indicazione ai prefetti di ricorrere. La mia posizione è fermamente contraria”.

“Quella tra Lega e 5 Stelle è un’alleanza nata in maniera particolare: movimenti diversi, storie diverse, culture diverse – aggiunge Salvini riferendosi in particolare ai temi etici – È un’alleanza di cui sono pienamente soddisfatto, che rifarei domattina, con un contratto di governo che su alcuni temi sensibili non ha scritto nulla perché abbiamo posizioni diverse.

Immediate le reazioni. “Questa scelta va nella direzione di discriminare i bambini togliendogli il diritto di avere i documenti che gli spettano per legge”, dice il portavoce di Gay Center Fabrizio Marrazzo che lancia un appello al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ed al sottosegretario Vincenzo Spadafora e ironizza: “L’attuale dicitura dei moduli è quella di Genitori, senza alcun numero, come si può vedere dal sito del ministero”.

Festeggia invece il ministro Lorenzo Fontana: “La famiglia, la nostra priorità. Grazie Matteo Salvini!”.

“In Italia esistono bambini e bambine con due mamme e due papà, un dato di fatto confermato dalle trascrizioni dei certificati di nascita e dalle sentenze dei tribunali dei minori. La dicitura genitore – spiega Marilena Grassadonia, presidente dell’associazione Famiglie Arcobaleno – è inclusiva, e questa è la cosa fondamentale. Siamo stanchi di proclami e di bugie contro le nostre famiglie e i nostri figli”. Da Leu annuncia battaglia Arturo Scotto: “Anni di conquiste sociali e civili non saranno spazzate via dalla propaganda di un troglodita che temporaneamente occupa il Viminale”.

Il ministro si difende con un tweet: “Per la sinistra, difendere il concetto di mamma e papà significa essere ‘trogloditi’. Allora sono orgoglioso di essere un troglodita!”.

Ma le politiche per la famiglia proposte da Salvini non si fermano alle diciture su un foglio di carta.

Sulle famiglie omossessuali “ci stiamo lavorando, ho chiesto un parere all’avvocatura di Stato, ho dato indicazione ai prefetti di ricorrere. La mia posizione è fermamente contraria”. E dunque “Difenderemo la famiglia naturale. Eserciterò tutto il potere possibile”, assicura il vicepremier che ribadisce: “Utero in affitto e orrori simili assolutamente no”.

E spiega che proprio per la diversità di opinioni sul tema della famiglia come su altri con i colleghi di governo pentastellati nella suddivisione del governo, abbiamo scelto il ministero della Famiglia e della disabilità; il ministero dell’Interno, che si occupa anche di discriminazioni e tematiche gender; il ministero dell’Istruzione per dare una chiara impronta alla libertà di educazione e al rispetto di alcuni princìpi. Quindi nei limiti del contratto, rispettando le sensibilità diverse, cerchiamo di tenere alti alcuni princìpi”.

Giorgia Meloni coglie l’occasione al volo: «Condividiamo le parole di Salvini che si dice contrario alla trascrizione dei nati all’estero da utero in affitto, e chiediamo alla maggioranza di dare un segnale concreto».

A segnalare a Salvini i moduli, è stato il senatore leghista Simone Pillon: «Il 2 agosto alle 9.45 — racconta — ho girato a Salvini la segnalazione, alle 14.54 il ministro aveva già fatto correggere le diciture».

Plaudono, tra gli altri, il leader del Family day Massimo Gandolfini, il presidente Udc Antonio De Poli, l’azzurro Francesco Giro, Gaetano Quagliariello, il Segretario nazionale D.C. Angelo Sandri.

Vi è però anche la notizia della denuncia di Salvini per istigazione all’odio razziale presentata da Alievski Musli di Stay Human e sostenuta da Possibile. Commenta il vicepremier: «Ogni giorno ha la sua denuncia… Per me sono medaglie!».

E solo qualche ora prima della modifica annunciata dal ministro, il sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano, di Forza Italia, ha riferito su Facebook di essersi rifiutato di riconoscere «la registrazione anagrafica di un bimbo con due mamme», ritenendo «la dicitura genitore 1 e genitore 2 francamente inconcepibile».

di LUCIA ARTIERI