Vangelo del giorno – 31 maggio: La visita di Maria ad Elisabetta (secondo mistero gaudioso).

Vangelo del giorno – 31 maggio: La visita di Maria ad Elisabetta (secondo mistero gaudioso).

VANGELO DEL GIORNO – Giovedì 31 Maggio 2018
Visitazione della beata Vergine Maria, festa

« Signore, da chi andremo ? Tu hai parole di vita eterna » Gv 6,68

Santo(i) del giorno: S. Felice da Nicosia, religioso O.F.M. Cap. (1715-1787), S. Camilla Battista Varano, badessa (1458-1524)

Meditazione del giorno – Sant’Ambrogio: Magnificare il Signore ed esultare in Dio

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Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 1,39-56.

In quei giorni, Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta.
Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!
A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?
Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo.
E beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore».
Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione
la sua misericordia si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili;
Ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato a mani vuote i ricchi.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

Traduzione liturgica della Bibbia

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Meditazione del giorno: Sant’Ambrogio (ca 340-397), vescovo di Milano e dottore della Chiesa
Commento al Vangelo di Luca, 2, 19-27; PL 15, 1559; SC 45

Magnificare il Signore ed esultare in Dio

L’angelo aveva annunciato alla Vergine Maria cose misteriose. Per confermare la sua fede con un esempio, le comunica la maternità di una donna anziana e sterile, prova che tutto ciò che Dio vuole gli è possibile (Lc 1,37). Appena Maria ha udito ciò, si è messa in viaggio verso la montagna… nella gioia del desiderio, nella fedeltà al servizio e nella fretta della gioia…: la grazia dello Spirito Santo non conosce lentezze… Subito si manifestano gli effetti della venuta di Maria e della presenza del Signore: “Il bambino sussultò nel grembo di Elisabetta, ed ella fu piena di Spirito Santo”…

“Beata – esclama – tu che hai creduto!” Beati anche voi che avete udito e creduto, poiché ogni anima che ha la fede concepisce e fa nascere la parola di Dio e riconosce la sua opera. Sia in ognuno l’anima di Maria per glorificare il Signore, in ognuno lo spirito di Maria per esultare in Dio! Se Cristo ha una sola madre secondo la carne, Cristo è frutto di tutti secondo la fede, poiché ogni anima può ricevere il Verbo di Dio purché sia pura e libera dal peccato. Ogni anima pervenuta a questo stato magnifica il Signore come l’anima di Maria ha magnificato il Signore e come il suo spirito ha esultato nel Dio Salvatore. Leggiamo altrove: “Celebrate con me il Signore, esaltiamo insieme il suo nome” (Sal 34,4).

Il Signore è magnificato non perché la voce umana gli aggiunge qualcosa, ma perché egli cresce in noi. Poiché Cristo è l’immagine di Dio (2Cor 4,4; Col 1,15), ed è perché, se qualcuno agisce con devozione e giustizia, fa crescere in sé questa immagine di Dio – a somiglianza di colui dal quale è stato creato (Gen 1,26) – e facendola crescere, è elevato ad una sorta di partecipazione alla sua grandezza.