SI CELEBRA QUEST’OGGI (DOMENICA 20 NOVEMBRE 2022) LA  GIORNATA  MONDIALE  DELL’INFANZIA * PARTE PRIMA

SI CELEBRA QUEST’OGGI (DOMENICA 20 NOVEMBRE 2022) LA  GIORNATA  MONDIALE  DELL’INFANZIA * PARTE PRIMA
Gabriella Fardella (Roma)

A cura di Gabriella Fardella (Roma)

gabriella.fardella@dconline.info *Cell. 347-1861543

Vice-Segretario Nazionale Vicario del Dipartimento per le Relazioni con il Mondo Ecclesiale e del Volontariato della Democrazia Cristiana italiana

Componente della Direzione Nazionale della Democrazia Cristiana

Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana

< SI CELEBRA QUEST’OGGI (DOMENICA 20 NOVEMBRE 2022) LA  GIORNATA  MONDIALE  DELL’INFANZIA > * PARTE PRIMA

Si è celebra dunque quest’oggi (20 novembre 2022) la Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

Il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia venne istituito nel 1946 per aiutare i bambini vittime della Seconda Guerra Mondiale.

Da quell’anno si celebra annualmente questa giornata di azione globale – fatta dai bambini per i bambini – per poter diffondere consapevolezza sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Il 20 novembre del 1989 venne infatti approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, il trattato sui diritti umani maggiormente ratificato al mondo, con ben 196 Stati Parte.

Avvocato Nicola Francione (Matera)

Essa venne ratificata dall’Italia il 27 Maggio del 1991 con la Legge N. 176.

Ancora oggi però, nonostante le buone intenzioni, troppi bambini vedono negati i loro diritti ad assistenza sanitaria, nutrizione, istruzione e protezione adeguati.

In questa importante occasione per poter approfondire queste tematiche ci siamo avvalsi della preziosa collaborazione dell’Avvocato NICOLA FRANCIONE, di Matera.

<< La giornata mondiale dell’Infanzia e dell’adolescenza, chiamata anche “Giornata Mondiale dei Bambini”, è una data commemorativa che ogni anno viene celebrata in onore dei bambini il giorno 20 novembre, seppure vi siano Paesi che la celebrano in date diverse, il che non costituisce una divergenza tanto importante considerato che ciò che più rileva è che si ponga l’attenzione sui diritti dei bambini.

Dal punto di vista storico si ritiene importante riportare di seguito quelle che, a modesto parere del sottoscritto difensore che vi scrive, possono considerarsi le più importanti tappe storiche dei diritti dell’infanzia.

Prima di arrivare a quanto ai nostri giorni ed a quanto sotto il profilo normativo rappresenta il sostrato legislativo posto a tutela dell’infanzia, che è in continua evoluzione per la sensibilità del legislatore agli interessi e bisogni dei minori, seppure brevemente ripercorriamo insieme i grandi eventi e traguardi che dalla Convenzione sull’età minima al diritto del minorenne disabile hanno scandito la tutela dei diritti dell’infanzia.

Storicamente siamo nel 1919 quando si è avuta l’adozione del primo strumento a tutela dei diritti dell’infanzia con la “Convenzione sull’età minima”.

Poi nel 1924 nasce la “Dichiarazione di Ginevra” anche conosciuta come “Dichiarazione del diritto del bambino”. Grazie ad essa, la “giornata mondiale dell’infanzia” è stata proclamata per la prima volta nel 1925 all’esito della “Conferenza Mondiale sul benessere dell’Infanzia” che, come detto, ebbe luogo a Ginevra.

Nel 1948, dopo la fine della seconda guerra mondiale, la più sanguinaria di tutti i tempi, ha avuto luogo la “Dichiarazione Universale dei diritti umani, maternità ed infanzia” con il riconoscimento di speciali diritti.

Nel 1959, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approva all’unanimità la “Dichiarazione sui diritti del fanciullo”

Nel 1989 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approva all’unanimità la già citata Convenzione sui diritti dell’infanzia ed adolescenza, che ancora oggi, a quasi trent’anni di differenza rappresenta per le nuove legislazioni, susseguitesi nel corso di questi decenni, un solido e concreto punto di riferimento.

I menzionati documenti sono la base del lavoro di protezione di tutti i bambini nel mondo. Infatti, le attività di tutte le associazioni ed organizzazioni vengono svolte con un abbraccio basato sulla promozione e sulla tutela dei diritti dei bambini e delle bambine. E’ fondamentale la protezione dei diritti di tutti i bambini perché si possa raggiungere un futuro dove non vi siano più discriminazioni e disuguaglianze.

Purtroppo è un dato inconfutabile quello secondo cui i conflitti, la povertà, la fame e la crisi climatica stanno spingendo milioni di bambini e di bambine sull’orlo del baratro.

Altrettanto inconfutabili sono i dati che vi riportiamo di seguito secondo cui più di 400 milioni di bambine e di bambine vivono in aree di conflitto (tanti di loro vengono costretti ad ingaggiare le armi per combattere guerre che tribù ribelli sostengono in molti Paesi del terzo mondo).

Tra i dieci ed i sedici milioni sono i minori che rischiano di non poter tornare a scuola perché costretti a lavorare od a sposarsi in età precoce, perché nate in società in cui la cultura è indifferente alle esigenze e viene considerato ancora oggi normale che una bambina possa contrarre matrimonio in tenera età senza neppure conoscere prima il suo futuro sposo, tanto sulla scorta di veri e propri contratti che le famiglie degli sposi hanno preso fra loro.

La orrenda conseguenza è che ogni anno più di 22.000 bambine e ragazze muiono durante gravidanze e parti dovuti a matrimoni troppo precoci.

Sono circa sei milioni i bambini sotto i cinque anni sull’orlo della fame e più di un miliardo di bambini vive in aree ad alto rischio di minacce climatiche, si stima che circa 710 milioni di minori nei 45 Paesi a più alto rischio di subire l’impatto della crisi climatica.

Ancora una volta i dati sopra riportati evidenziano l’importanza di perseguire gli impegni presi aumentando gli sforzi diretti ad assicurare la protezione ed il rispetto dei bambini nel mondo in questo momento in cui questi sono messi costantemente in pericolo.

 

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      Direttore Responsabile de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana

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Natascia
1 anno fa

Purtroppo le fasce più deboli ancora oggi soffrono perché non vengono riconosciuti i DIRITTI che li dovrebbero essere loro in quanto esserli UMANI, deboli , indifesi e poco tutelati