Sergio Martuscelli : aiutiamo l’editoria on line non le nuove frontiere informatiche, proposta della DC.

Se consideriamo le prospettive di sviluppo che derivano dalla cosiddetta “rivoluzione digitale” legata alla diffusione di Internet, possiamo intuire quali enormi cambiamenti verranno introdotti nei prossimi anni in molti settori economici. La Dc lancia la sua proposta con il Dott. Martuscelli.

La Democrazia Cristiana da tempo è sensibile al problema dell’editoria on line e proprio su questo fattore abbiamo voluto sentire il Dott. Martuscelli di Roma.

Dott. Martuscelli, come sono destinate a cambiare secondo lei le strategie di distribuzione dei contenuti editoriali nell’era digitale?

L’editore nell’era digitale si trova a dover definire una strategia multicanale dove i contenuti editoriali sono distribuiti non più solo sulla carta stampata, ma anche sul web, sul cellulare, sui tablet.

Questa strategia deve prevedere modelli diversi che sfruttano le potenzialità proprie del mezzo e non risolversi nel semplice trasferimento di un contenuto cartaceo su più piattaforme. Vanno definiti formati, contenuti e sistemi di revenue ad hoc per ogni mezzo di distribuzione utilizzato.

Dal mio punto di vista, (continua il responsabile Apicale della Dc Martuscelli), credo ed è convinzione diffusa nella stampa specializzata, che due tra i settori maggiormente toccati da tali cambiamenti saranno quello del commercio e quello dell’editoria.

Anche nel campo dell’editoria e del commercio di libri on-line si prevedono ampi sviluppi che permetteranno di applicare il processo di disintermediazione caratteristico del commercio elettronico ad un settore dove i problemi ed i costi dovuti alla distribuzione del prodotto risultano particolarmente gravosi.

L’informazione è diventata informatica, la maggior parte dei quotidiani hanno aggiunto l’opzione web alle loro testate, questo oltre che la comodità per molti è in linea con L ecologia ed il risparmio energetico in quanto non serviranno più montagne di carta inchiostri e macchinari che assorbono molta energia per gestire una testata, questo oltre che ad un risparmio economico porta sicuramente la capacità al lettore di poter gestire più testate e farsi un idea più ampia della notizia.

Per questo ritengo necessario sostenere ed aiutare le politiche che incentivino i giornali elettronici inserendoli sempre di più nel tessuto sociale, aiutandoli con le leggi sui rimborsi all’editoria. Bisogna d’altra parte rilevare anche che il mondo dell’editoria si trova a dover fronteggiare una struttura dei costi particolarmente pesante ed un meccanismo di distribuzione che sembra fatto apposta per strangolare i piccoli editori, o comunque gli editori di monografie di ricerca e di saggistica d’alto livello ma di basse tirature, a tutto vantaggio delle grandi case editrici votate però prevalentemente alla pubblicazioni di volumi a grande tiratura e quindi inadatte a soddisfare le necessità dell’editoria accademica.

Dott. Sergio Martuscelli – Roma

Infatti sull’editore ricadono non solo i costi di promozione e di commercializzazione del libro (sconti a librai e rivenditori, spese di promozione, copie omaggio) che in genere assorbono dal 50 al 60% del prezzo di copertina, ma anche i rischi connessi ai libri restituiti dai librai perché invenduti e che tornano indietro agli editori anche dopo mesi impedendo di fatto una corretta pianificazione finanziaria dell’attività editoriale.

L informazione deve essere un mezzo di crescita per tutto il paese ed necessario che ognuno abbia la possibilità di informarsi anche su le altre regioni soprattutto nell’ottica di una politica più trasparente ed un senso di unità che manca da tempo nel nostro paese .

Anche la Comunità Europea punta sull’editoria elettronica sia per facilitare lo sviluppo di un settore come l’editoria in generale, attualmente stagnante, sia per salvaguardare il patrimonio culturale di alcune regioni attualmente interessate da una profonda crisi economica e sociale come l’Europa Centro-Orientale.

Questo interesse è ricollegabile ad uno degli obiettivi prioritari della politica culturale della Comunità e cioè l’omogeneizzazione delle possibilità di accesso alla cultura nei vari paesi membri della Comunità e nei paesi che ne entreranno presto a far parte.

Una proposta interessante da parte del responsabile ella Dc che continuerà a dar vita ad iniziative socio culturali sul territorio laziale, ma con lo spirito di portare sviluppi anche nelle altre regioni e farne una proposta nazionale.

Ricordiamo che la proposta parte dal nostro responsabile Apicale  Dott. Sergio Martuscelli, attuale Segretario dell’organizzazione e sviluppo della Democrazia Cristiana di Roma.

Articolo Redazionale  curato da Antonio Gentile.

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De Benedittis Mario
5 anni fa

la mia totale Condivisione per le rivoluzionari Idee e Proposte innovative del DOTT. SERGIO MARTUFELLI DI ROMA CAPITALE ..io che gli sto molto vicino posso dire che e un VULCANO DEL FRARE BENE.. AIUTIAMOLO AFFINCHE QUESTI PROGETTI DIANO LA MASSIMA IMMAGINE E CREDIBILITA’ ALLA NASCENTE DEMOCRAZIA CRISTIANA FEDETATIVA COMM. MARIO DE BENEFITTIS COORD. DELLA SEGRETERIA POLITICA NAZIONALE DEMOCRAZIA CRISTIANA