SANTO ARCIDIACO (DEMOCRAZIA CRISTIANA DI ROMA CAPITALE): EDUCHIAMOCI AL RITORNO DELLA POLITICA CON LA “P” MAIUSCOLA ! * SECONDA PARTE

SANTO ARCIDIACO (DEMOCRAZIA CRISTIANA DI ROMA CAPITALE): EDUCHIAMOCI AL RITORNO DELLA POLITICA CON LA “P” MAIUSCOLA ! * SECONDA PARTE

A cura di Dott. Santo Arcidiaco (Roma Capitale)

santo.arcidiaco@dconline.info * cell. 348-4184733 *

Segretario nazionale del Dipartimento Difesa e Sicurezza della Democrazia Cristiana

Segretario regionale del Dipartimento “Difesa e Sicurezza” della Democrazia Cristiana Regione Lazio

Componente della Direzione nazionale della Democrazia Cristiana

Dirigente nazionale di < FEDERLAVORATORI >

Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana

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Proseguiamo unque il nostro ragionamento sulla Politica – non a caso con la “P” maiuscola !

Va sottolineata l’inconsistenza della politica italiana degli ultimi decenni, prima prigioniera di ideologie estreme, poi deturpata dal proliferare di movimenti pseudo politici, meteore improvvisate e speculative, che hanno davvero originato stagioni buie della Repubblica.

Ci riferiamo, tra gli altri, al tentato golpe borghese, agli “anni di piombo” e agli attentati  terroristici di stampo neofascista e mafioso, a “mani pulite”, all’incerta gestione della devastante pandemia, ancora non superata, alle indecisioni e contraddizioni nel posizionamento rispetto all’aggressione dell’Ucraina e la conseguente guerra, che potrebbe travalicare la dimensione locale e coinvolgerci tutti in un conflitto globale.

Al quadro poco lusinghiero su illustrato, si deve associare l’incapacità delle classi politiche che si sono succedute, dal boom economico degli anni ‘60 in poi, di amministrare l’economia e le finanze del paese, generando un mostruoso debito pubblico, che ci rende vulnerabili nei consessi internazionali; una disoccupazione danneggiante, soprattutto per i giovani; una disonorevole disparità di sviluppo tra il nord ed il sud del paese; delle retribuzioni che sono tra le più basse d’Europa, che non consentono una serena gestione delle famiglie, che rendono poveri i pensionati e asserviscono i precari, costretti a sottostare a contratti capestro, che calpestano ogni diritto soggettivo; un’emarginazione delle classi meno abbienti, confinate in quartieri degradati e abbandonati a loro stessi; un’evasione fiscale incontrollata, valutata in oltre 110 miliardi di euro all’anno, che ci costringe a una tassazione che limita il poter d’acquisto dei cittadini e produce indebitamento con l’Europa e altre istituzioni estere, con l’effetto di una perdita di sovranità nazionale.

In questo contestoannoso, proliferano il malaffare; la criminalità organizzata, sempre più tracotante, che fagocita l’economia legale e genera destabilizzazione e timore diffuso; la estesa microcriminalità che crea allarme e insicurezza e impedisce il sereno svolgimento delle attività socio economiche.

La Politica deve ritrovare dignità, spogliarsi dalle contaminazioni – il riferimento è alle logge deviate e devianti  lobbistiche e criminali.

E’ necessario tornare ad essere il volano di uno sviluppo socio economico del Paese: questo non più procrastinabile.

Ha il dovere di ritrovare le ragioni fondatrici dei Padri Nobili della Repubblica, selezionando scrupolosamente le classi dirigenti, idonee a traghettare il Paese in una nuova era di sviluppo economico e di benessere ed affrontare le sfide dei prossimi decenni.

In primis la creazione di posti di lavoro, contenendo la disoccupazione e il cuneo fiscale; l’impulso alla natalità, per un riequilibrio demografico; la sicurezza, che passa per la lotta incondizionata alla criminalità organizzata, alla corruzione, all’evasione fiscale, al fenomeno dell’usura, alla microcriminalità; la transizione ecologica, per la salvaguardia dell’ambiente.

Ne consegue, pertanto, l’occorrenza di selezionare con rigore le classi dirigenti, nella specie dei  partiti politici, la loro formazione e l’inflessibilità sul loro operato.

Il Paese, nella sua accezione più estesa, necessita di una politica sana. I cittadini italiani, nella loro maggioranza moderati, debbono riacquisire fiducia nei partiti politici e nelle istituzioni

La Democrazia Cristiana può e deve contribuire a questa auspicata rinascita e proporsi come nucleo di aggregazione delle istanze dell’elettorato, che appare distratto ma che aspetta soltanto di appassionarsi nuovamente.

 

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