Quest’anno 2024 viene dedicato alla preghiera, in preparazione al grande Giubileo del 2025: “Gesù insegnaci a pregare” ! 

Quest’anno 2024 viene dedicato alla preghiera, in preparazione al grande Giubileo del 2025: “Gesù insegnaci a pregare” ! 

Quest’anno 2024 viene dedicato alla preghiera, in preparazione al grande Giubileo del 2025: “Gesù insegnaci a pregare” ! 

Ci stiamo avvicinando a grandi passi al grande appuntamento dell’anno giubilare del 2025.

Dopo l’anno 2023 dedicato alla riflessione sui documenti, nonchè all’approfondimento ed allo studio  dei frutti del Concilio Vaticano II,  il 2024 – come ormai noto – su proposta di Papa Francesco è stato l’Anno della Preghiera, proprio in preparazione al Giubileo  del 2025 .

Nella Lettera dell’11 febbraio 2022, indirizzata al Pro-prefetto Mons. Rino Fisichella per incaricare il Dicastero per l’Evangelizzazione del Giubileo, il Papa scrisse:

<< Fin da ora mi rallegra pensare che si potrà dedicare l’anno precedente l’evento giubilare, il 2024, a una grande “sinfonia” di preghiera.

Anzitutto per recuperare il desiderio di stare alla presenza del Signore, ascoltarlo e adorarlo >>.

Per prepararsi al meglio al Giubileo, del 2025 le Diocesi sono state invitate a sostenere la centralità della preghiera individuale e comunitaria.

Il Dicastero preposto ha predisposto per quest’anno alcuni strumenti utili per comprendere e riscoprire il valore della preghiera.

Un tanto oltre alle 38 catechesi sulla Preghiera che lo stesso Papa Francesco ha esposto dal 6 maggio 2020 al 16 giugno 2021.

A tal proposto è stata pubblicata dalla Libreria Editrice Vaticana, una collana di “Appunti sulla preghiera”.

Sono 8 volumi pensati per rimettere al centro la relazione profonda con il Signore, attraverso le tante forme di preghiera  della ricca tradizione cattolica.

Inoltre online, in versione digitale,  è disponibile un sussidio pastorale per aiutare le comunità parrocchiali, le famiglie, i sacerdoti, le claustrali, i giovani, a vivere con maggior pienezza l’esigenza della preghiera quotidiana.

Il 2024 vuol essere un Anno di preparazione al Giubileo !

E’ un Anno durante il quale poter far emergere maggiormente l’orizzonte spirituale dell’evento giubilare che va ben oltre ogni necessaria e urgente forma di organizzazione strutturale.

Perché il Giubileo possa essere un evento che spiritualmente arricchisce la vita della Chiesa e dell’intero popolo di Dio diventando segno concreto di speranza, è necessario che sia preparato e vissuto nelle proprie comunità con lo spirito di attesa tipico della speranza cristiana.

L’Anno della Preghiera corrisponde pienamente a questa esigenza.

Non è dunque un Anno con particolari iniziative; ma un momento privilegiato in cui riscoprire il valore della preghiera, l’esigenza della preghiera quotidiana nella vita cristiana; come pregare, e soprattutto come educare a pregare oggi, nell’epoca della cultura digitale in modo che la preghiera possa essere efficace e feconda.

Non possiamo nascondere che tutto questo manifesta una profonda esigenza di spiritualità.

Tanto si fa forte il grido della tecnica che sembra corrispondere a tutti i nostri desideri, tanto diventa più profonda la richiesta di una vera spiritualità che riporti ogni persona a incontrare sé stessa nella verità della propria esistenza e quindi nel coerente rapporto con Dio.

Sono tante le persone che pregano ogni giorno.

Nessuna statistica riuscirebbe a rispondere con cifre e percentuali corrette a questo momento così intimo delle persone che vivono la preghiera come un momento  personale.

Da chi si segna velocemente con un segno di croce fino a quanti partecipano all’eucaristia quotidiana, esiste una così vasta gamma di modi di pregare che nessuno può descrivere compiutamente.

Dalla preghiera veloce a quella distratta; da quella contemplativa a quella colma di lacrime per il dolore…

La preghiera non ha uno schema prefissato: la relazione personale del credente con Dio stesso all’interno di quel rapporto intimo ed esclusivo che distingue la nostra fede.

L’Anno della Preghiera, pertanto, si inserisce in questo contesto per favorire il rapporto con il Signore e offrire momenti di genuino riposo spirituale.

Un’oasi al riparo dello stress quotidiano dove la preghiera diventa nutrimento per la vita cristiana di fede, speranza e carità.

Quest’anno viene caratterizzato dall’espressione dei discepoli rivolta a Gesù: «Insegnaci a pregare» (Lc 11, 1).

In effetti abbiamo bisogno di apprendere come pregare e il vero Maestro può essere solo lui: Gesù, il Figlio di Dio che con la preghiera del Padre Nostro ha rivoluzionato il mondo della preghiera umana.

Il motto «Insegnaci a pregare» è già una preghiera che sorge dal profondo del cuore con il desiderio di essere esaudita.

In questo Anno ci si propone vivere i propri momenti di preghiera più intensamente e frequentemente così da rendere più stabile il rapporto con il Signore !

 

A cura di Dott. FERNANDO CIARROCCHI (Ascoli Piceno)

fernando.ciarrocchi@dconline.info *  cell. 347-2577651 *

Vice-Segretario nazionale Dipartimento Sviluppo-Comunicazione-Marketing della Democrazia Cristiana italiana

Componente del Consiglio Nazionale e della Direzione Nazionale della Democrazia Cristiana Italiana

 Vice-Direttore de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana

Coordinatore della redazione giornalistica de “Il Popolo” della Democrazia Cristiana.

 Responsabile nazionale dell’Agenzia Stampa “Libertas” 

 

 

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Carbone Grazia Antonia
13 giorni fa

Bellissimo articolo…la preghiera e il silenzio conducono a Dio