Padre Paolo Benanti: l’intelligenza artificiale sia strumento al servizio dell’uomo e mai il contrario !   

Padre Paolo Benanti: l’intelligenza artificiale sia strumento al servizio dell’uomo e mai il contrario !   

< Padre Paolo Benanti: l’intelligenza artificiale sia strumento al servizio dell’uomo e mai il contrario ! >   

Nei primi passi del suo pontificato Papa Leone XIV ha ben sottolineato la sua intenzione di mettersi mettersi nel solco di Leone XIII, il Pontefice della “Rerum Novarum”, di cui recentissimamente ricorreva l’anniversario.

E questo per poter rispondere ad un’altra “rivoluzione industriale” che ormai  e agli sviluppi dell’intelligenza artificiale, che comportano nuove sfide per la difesa della dignità umana, della giustizia e del lavoro».

Sono tra le prime parole pronunciate da papa Leone XIV che ha voluto spiegare la scelta del nome ed ha ricordato il patrimonio della Dottrina sociale della Chiesa, a cui è bene continuare ad attingere per poter affrontare efficacemente le sfide del futuro.

Su tutte quella concernente le sviluppo della < Intelligenza Artificiale >, che con il suo immenso potenziale potenziale immenso» pone quesiti fondamentali per tutta l’umanità.

Da qui la necessità di «responsabilità e discernimento – sono parole di Papa Prevost – per poter orientare gli strumenti al bene di tutti, così che possano produrre benefici per l’intera umanità».

Cogliamo dunque l’occasione offerta da queste prime parole del nuovo Pontefice per richiamare le risultanze di un importante convegno – svoltosi lo scorso aprile 2025, in terra marchigiana – e rappresentato dalla terza giornata del corso di “Comunicazione scientifica” svoltasi presso l’Università di Camerino.

Padre Paolo Benanti

L’incontro ha avuto luogo presso la sala convegni della Scuola di studi superiori “C. Urbani” – Campus universitario, appunto nell’Università degli studi di Camerino.

Questo corso di alto profilo è l’ottimo risultato dell’agire sinergico tra Università degli studi di Camerino, Ordine dei giornalisti Marche, UCSI (Unione Stampa Cattolica) e Voce Vera.

Nell’arco della giornata al tavolo dei relatori, coordinato dal prof. Claudio Pettinari (docente di chimica presso l’Università camerte e già Magnifico Rettore della stessa), si sono avvicendati illustri studiosi e esperti della materia che è stata sviscerata.

Nella fattispecie “Intelligenza artificiale e comunicazione” con l’obiettivo di esplorare come l’Intelligenza Artificiale stia trasformando il panorama della comunicazione, fornendo competenze pratiche per l’utilizzo di strumenti di Intelligenza Artificiale nel campo.

 

La Intelligenza Artificiale è il tentativo di un computer (o di un software) di “copiare” i processi che avvengono all’interno del cervello umano.

La sana curiosità dei numerosi presenti che erano in sala, era più che percepibile: tutti attendevano l’arrivo del Prof. Padre Paolo Benanti che con la sua discrezione aveva già preso posto tra i presenti in attesa del suo turno, così come da scaletta programmata.

Padre Paolo Benanti, sacerdote del Terzo Ordine Regolare di San Francesco, è il massimo esperto europeo sui temi dell’intelligenza artificiale e soprattutto dell’etica della tecnologia tanto che già Papa Francesco lo aveva nominato Suo consigliere su queste così attuali e importantissime per l’umanità a livello mondiale.

Prof. Claudio Pettinari

Paolo Benanti è l’unico componente italiano presente nel Comitato sull’Intelligenza Artificiale delle Nazioni Unite; è Presidente della Commissione AI per l’informazione presso il Dipartimento per l’informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Docente sia della Pontificia Università Gregoriana, sia presso l’Università di Seattle negli Stati Uniti.

Autorevole esperto di etica delle tecnologie, autore di numerose pubblicazioni in materia e tanto altro, ma davvero tanto altro.

Il davvero tanto altro lo si comprende nell’ascoltarlo mentre espone a braccio con enorme competenza la sua “lectio magistralis”: un’esposizione semplice comprensibile a tutti, come sanno fare le persone straordinariamente intelligenti, con riferimenti interdisciplinari interessantissimi che rendono la sua esposizione altamente attrattiva e unica.

L’oggetto della “lectio magistralis“ che il Prof. P. Paolo Benanti ha proposto al numeroso e attento pubblico presente in sala è stato “Le sfide etiche delle intelligenze artificiali” .

Nel suo excursus l’illustre relatore facendo esempi concreti ha dimostrato come gli strumenti dell’Intelligenza artificiale stiano impattando in modo considerevole nella vita quotidiana di ciascuno di noi.

Dunque si voglia o non si voglia è un qualcosa con cui dobbiamo convivere in modo equilibrato e oculato.

Quello che trenta o quarant’anni fa vedevamo nei film di fantascienza oggi è quotidiana realtà.

L’intelligenza artificiale sta creando macchine che imitano il nostro modo di fare e per questo ci sembrano intelligenti. Giustamente ci sembrano.

Alcuni studiosi hanno definito l’Intelligenza artificiale un “Agere sine intelligere” sono macchine che proprio perché tali agiscono meccanicamente senza capire perché, ovviamente, l’uomo ha inserito una sterminata banca dati che renderà qualsiasi robot un umanoide che potrà essere utile se ben utilizzato ma mai potrà sostituirsi all’uomo essere umano pensante capace di comprendere, creare, vivere e trasmettere emozioni.

L’esempio più noto di IA attualmente è “ChatGPT”, un programma, in cui, scrivendo un input o una frase chiave, grazie all’intelligenza artificiale, la macchina genererà ciò che avete richiesto, dai testi alle immagini più disparate.

Tutto questo è possibile perché a monte vi è stato un ciclopico lavoro di inserimento dati che ha generato un data base enorme con le informazioni le più disparate.

Tutto questo mondo sempre in continua evoluzione e sempre più incalzante – ha sottolineato Padre Benanti – oggi …. è gestito soltanto da sette grandi gruppi mondiali, colossi informatici che oltre a genere umanoidi controllano il flusso delle informazioni mondiali e tutto ciò ha davvero poco di democratico !

Dunque, ha concluso l’autorevole relatore “la sfida delle sfide è proprio questa: rendere democratico questo sistema innovativo che se ben regolamentato e soprattutto gestito genera impatti positivi e migliorativi utili allo sviluppo della comunità mondiale uno su tutti pensiamo all’imput che può dare alla ricerca scientifica e medica per il benessere dell’intero pianeta”.

Al termine un applauso interminabile, tanti microfoni e telecamere per interviste, del resto non poteva essere altrimenti data l’elevato spessore di Padre Paolo Benanti che dopo aver avuto una parola e una riflessione per tutti ha sussurrato” Scappo i miei frati mi aspettano” .

Eh già, studioso, massimo esperto mondiale, mente brillantissima senza mai dimenticare la sua apparenza alla famiglia francescana.

 

A cura di Dott. FERNANDO CIARROCCHI (di Monteprandone / in provincia di Ascoli Piceno)

fernando.ciarrocchi@dconline.info *  cell. 347-2577651 *

Vice-Segretario nazionale Dipartimento “Sviluppo – Comunicazione – Marketing” della Democrazia Cristiana italiana

Componente del Consiglio Nazionale della Democrazia Cristiana (XXIV Congresso nazionale della D.C. – Roma gg. 15/16 dicembre 2023)

Componente della Direzione Nazionale della Democrazia Cristiana  (seduta di Consiglio Nazionale della D.C. – Roma – gg. 2/3 febbraio 2024) 

Componente del Direttivo nazionale Dipartimento Comunicazione della Democrazia Cristiana

Vice-Direttore responsabile della testata giornalistica  < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana

Coordinatore della redazione giornalistica de “IL POPOLO” della Democrazia Cristiana.

 Responsabile nazionale dell’Agenzia Stampa democristiana “Libertas”

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