NICOLA LOVAGLIO (DEMOCRAZIA CRISTIANA DI ROMA CAPITALE): DOBBIAMO RIBELLARCI A QUESTA POLITICA “SCHIFOSA” CHE PENSA SOLO AL BENESSERE DEI GOVERNANTI !

NICOLA LOVAGLIO (DEMOCRAZIA CRISTIANA DI ROMA CAPITALE): DOBBIAMO RIBELLARCI A QUESTA POLITICA “SCHIFOSA” CHE PENSA SOLO AL BENESSERE DEI GOVERNANTI !

A cura di Dott. Angelo Sandri (Udine)

segreteria.nazionale@dconline.info * cell. 342-1876463 *

Segretario Politico nazionale della Democrazia Cristiana italiana

Direttore Responsabile de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana italiana

Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana

NICOLA LOVAGLIO (DEMOCRAZIA CRISTIANA DI ROMA CAPITALE): DOBBIAMO RIBELLARCI A QUESTA POLITICA “SCHIFOSA” CHE PENSA SOLO  AL BENESSERE DEI GOVERNANTI !

Abbiamo avvicinato NICOLA LOVAGLIO (Roma Capitale), Responsabile del Dipartimento Sport ed Eventi sociali della Democrazia Cristiana di Roma Capitale e della provincia di Roma e componente del Consiglio nazionale della Democrazia Cristiana, per un primo commento sulla situazione politica italiana subito dopo la consultazione elettorale per il rinnovo del Parlamento Europeo svoltasi lo scorso 8 e 9 giugno 2024.

nicola.lovaglio@dconline.info * cell. 329-6357045 *

Affluenza in Italia mai così bassa

<< Il dato che a mio avviso emerge in maniera molto lampante e preoccupante è che oltre la metà degli italiani ha rifiutato di andare a votare nonostante i reiterati e quasi disperati appelli al voto da parte di una classe politica che avverte – nonostante la sua ottusità e miopia – che il distacco tra le Istituzioni ed il Paese reale si sta allargando sempre di più tanto da diventare ormai un baratro.

I nostri Governanti se la cantano e se la suonano – come suolsi dire e non si accorgono che la distanza con i cittadini comuni è sempre più abissale.

Abbiamo assistito ad una campagna elettorale ben pre-confezionata a loro uso e consumo, con il sistema mediatico vergognosamente supino verso i potenti di turno e soprattutto con una legge elettorale vergognosamente piegata verso le esigenze delle forze parlamentari esistenti a scapito della libertà di voto e delle garanzie sulla sovranità del Popolo, così come garantite dalla Costituzione della Repubblica italiana.

D’altronde ai nostri Governanti poco interessa tutto questo.

Può andare a votare anche il dieci per cento dell’elettorato, non conta nulla: l’importante è che sicura rimanga la propria poltrona.

In un sistema elettorale equo – invece – se non partecipa al voto almeno la metà degli aventi diritto al voto, quella votazione è nulla !

Che possiamo dunque aggiungere in merito ?  

Grazie Governo Meloni per portare ormai alla deriva il nostro Bel Paese e portare a riva i tanti immigrati clandestini.

Grazie per continuare a mantenere le periferie della nostra Capitale nel degrado e nel più miserabile abbandono.

Grazie per le finte rivoluzioni politiche che dici di portare avanti a sostegno dei più deboli e dei più fragili.

Grazie da parte di tutte quelle persone che ogni giorno vedono occupare le proprie case dai tuoi immigrati.

E grazie da chi non riesce a trovare lavoro o da chi è costretto ad accontentarsi di un salario misero.

Ma soprattutto grazie da tutti gli invalidi non tutelati, nonchè dagli uomini e dai padri che subiscono violenza da parte delle donne/madri dei loro figli di cui mai si parla…

Nicola Lovaglio (Roma Capitale)

E un ringraziamento speciale te lo inviano tutti i detenuti d’Italia: malmenati, umiliati, derisi, suicidi (ma per mano di chi?), tutti quelli che “sarebbe meglio buttare la chiave perché hanno sbagliato”.

E come non ringraziarti Governo Meloni, per la mala Sanità, la mala Giustizia e la mala gestione delle tasse e di tutti quei servizi primari che dovrebbero essere garantiti ad ogni cittadino.

Grazie perché i soldi non ci sono per riaprire vecchi Ospedali o nuove Scuole ma magicamente ci sono per fornire le armi nella guerre del mondo.

Grazie. Grazie e ancora grazie per mettere a terra tutti gli italiani, mentre Voi siete comodamente seduti sulle vostre poltrone.

Quelle poltrone così comode e accoglienti soprattutto a fine mese.

Sono Nicola Lovaglio, portavoce di un popolo disincantato, disilluso, tradito enon ho paura di dire quello che penso.

La classe medio borghese, così come il popolo genuino delle periferie, non credono più nel < bla bla > della politica.

Ed anche io come loro, sono rimasto per lunghissimo tempo scettico alle diverse idee politiche presenti in Italia.

Ma poi, l’incontro con gli ideali concreti della Democrazia Cristiana mi hanno fatto ricredere. E sperare che qualcosa finalmente possa davvero cambiare!

Non sarei qui a scrivere, ad avere la voglia di parlare, la voglia di contribuire a cambiare Roma e l’Italia senza il sostegno della gente che mi parla nelle strade dei quartieri romani, che mi spiega i problemi che giornalmente è necessario affrontare per sopravvivere.

Mi considero uno degli ultimi sognatori oppure uno come tanti che spera di lasciare ai propri nipoti un paese che nonostante tutto ce l’ha fatta, che è riemerso da chi lo voleva affondare, risorto da chi lo voleva vedere morto.

Conosco bene Roma e Roma mi conosce altrettanto bene.

Non ne vado fiero del mio passato, ma non lo posso cancellare. Ma con orgoglio posso dire che quel passato ha lasciato terrene fertile ad un uomo nuovo.

Un uomo che essendo cresciuto tra i problemi nella vita malsana, proprio per questo ne conosce le soluzioni.

Conosco la vita, quella vera ! Quella fatta di fame, freddo, porte chiuse e sguardi sprezzanti.

Conosco l’inesistenza dei servizi sociali sulla mia pelle e sulla pelle di tante famiglie e di tanti minori nei quartieri più degradati della Capitale.

Conosco le nuove generazioni che non hanno né speranza né futuro negli occhi.

Quelle generazioni che da anni alleno e che hanno trovato in me e nella boxe, la nobile arte ancora una possibilità per potercela fare.

Toscana, Abruzzo, Molise, Puglia, ovunque vada in certe zone d’Italia oltre il Lazio, la gente si sente figlia di nessuno, si sente invisibile, dimenticata.

Senza un nome, un’identità, una dignità personale e sociale.

 BASTA! Dobbiamo RI-BELLARCI!!

Cioè ritornare al bello” come scrive Monsignor Giulio Dellavite nel suo famoso libro  << Ribellarsi – La sfida di un’ecologia umana.

Per me “ritornare al bello” significa rendere dignitoso per tutti il Paese dove siamo nati per volere dei nostri genitori, ma soprattutto dove noi  abbiamo scelto di vivere e deciso di morire ! >>

 

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Mirko Federico
1 mese fa

Grandissime parole di spessore! Grazie Nicola per quello che fai per tutti noi…

Nicola
1 mese fa

Siamo succubi di una dittatura creata nel mentre a tutti ci tenevano chiusi con la pandemia lì anno lanciato la bomba si la 💣 per riunirsi tuttiiiii, ma il lavoro sporco già stava dietro le quinte del famoso giubileo preparato dalla parte massonica, spietati di guerre e di denaro mentre sono partite guerre…morti…nazioni battute solo per un potere,ma come si fa a passare armi all’ucraina r mettersi a mangiare con i russi?
Ii questo non lo posso capire forse troppo elementare,ma una cosa è certa un elementare cia la dignità cia i suoi buoni valori,ma senza guardare che latri sono a pezzi perdendo case figli e lavoro…voi vi state arricchendo con non solo le disgrazie ma anche sul dolore e sull’organizzazione che tutti resteremo indietro e voi salite sempre più in alto fregandosene di tutti quelli che non anno più la forza di poter neanche parlare…state facendo in modo che anche noi in Italia con le problematiche ci state facendo odiare tra noi,questa sarà una guerra civile perché non vi rendete conto di quello che fate,meglio lo state facendo mentre voi sarete blindati come bunker e la parte della nazione si sterminera’ da sola.
Tutto organizzato e tutto giocato a tavolino, mi alzo la mattina e rientro la sera per dare il sudore amore ai giovani e solo perche cerco di poter lasciare una guida giusta a quello che posso.
Buona DEMOCRAZIA CRISTIANA A TUTTIIIIIIII🇨🇮🇨🇮🇨🇮🆗️🆗️