L’IMPORTANZA DELLA FORMAZIONE QUALE PRESUPPOSTO DI UNA “CONVERSIONE” NECESSARIA PER UN VERO E COSTRUTTIVO PROSELITISMO.

L’IMPORTANZA DELLA FORMAZIONE QUALE PRESUPPOSTO DI UNA “CONVERSIONE” NECESSARIA PER UN VERO E COSTRUTTIVO PROSELITISMO.

di ALESSANDRO PINTO

Con riferimento all’incontro, organizzato dal Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana a Torino, lungi dal voler interferire, ritengo che la presenza all’incontro dei Responsabili regionali – oppure in mancanza, di quelli nazionali – dei Dipartimenti: Famiglia, Scuola e Lavoro, poteva costituire, come primo approccio,  l’opportunità di un confronto, al fine:

  1. di avviare una collaborazione su tematiche di sicuro interesse;
  2. di esporre brevemente il concetto che la Democrazia Cristiana e vicina alle loro problematiche;
  3. di porre le basi per creare momenti di riflessione e di confronto su contenuti e proposte, da approfondire in momenti successivi.

Dal 2006 al 2008, sono stato Presidente del Consiglio d’Istituto  del Liceo Scientifico “C. Cavour” di Roma, che contava circa 1.200 studenti. E’ stata un’esperienza significativa che mi ha permesso di conoscere la loro mentalità e le loro aspettative.

Aggiungo che il volantinaggio è importante per il proselitismo, ma non è risolutivo.

I Giovani del Movimento dovrebbero essere adeguatamente formati e preparati, non solo sul pensiero politico e cattolico/cristiano dei Padri Fondatori, ma  anche sulle tematiche attuali, a cui la Democrazia Cristiana ha dato delle chiare risposte, proponendosi come un partito “Riformatore, Riformista e Progressista”.

Un tanto con riferimento ai –  con esplicito richiamo alla Dottrina Sociale della Chiesa – e nella mentalità dei politici, tra i tanti mi riferisco a Giorgio La Pira.

La formazione è importante, in quanto rappresenta lo stadio iniziale di una “conversione” necessaria per un “vero e costruttivo proselitismo”.

Auspico che il mio pensiero non venga “travisato” e non crei irritabilità.

Con i più cordiali saluti

ALESSANDRO PINTO – ROMA