L’EDUCAZIONE CRISTIANA E’ UN DIRITTO DI OGNI BAMBINO.  

L’EDUCAZIONE CRISTIANA E’ UN DIRITTO DI OGNI BAMBINO.   

“L’ educazione Cristiana è un diritto di ogni bambino”.

Con l’udienza generale di Papa Francesco svoltasi il mercoledì di questa settimana si è concluso il ciclo di catechesi sul Battesimo.

Gli effetti spirituali di questo sacramento sono esplicitati dalla consegna della veste bianca e della candela accesa.

Fin dai primi secoli, rivestire i neobattezzati di una veste nuova, candida, è a similitudine dello splendore della vita conseguita in Cristo e nello Spirito Santo.

La veste bianca annuncia la condizione dei trasfigurati nella gloria divina.

San Paolo ci spiega il significato di “Rivestirsi di Cristo” spiegando quali sono le virtù che i battezzati debbono coltivare: «Scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli uni gli altri. Ma sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto».

Anche la consegna rituale della fiamma attinta dal cero pasquale, rammenta l’effetto del Battesimo: «Ricevete la luce di Cristo» il quale, risorto dai morti, ha vinto le tenebre del male. Siamo chiamati a ricevere il suo splendore! Come la fiamma del cero pasquale dà luce a singole candele, così la carità del Signore Risorto infiamma i cuori dei battezzati, colmandoli di luce e calore. E per questo, dai primi secoli il Battesimo si chiamava anche “illuminazione” e quello che era battezzato era detto “l’illuminato”.

Questa è infatti la vocazione cristiana: «camminare sempre come figli della luce, perseverando nella fede». Se si tratta di bambini, è compito dei genitori, insieme a padrini e madrine, aver cura di alimentare la fiamma della grazia battesimale nei loro piccoli. «L’educazione cristiana è un diritto dei bambini; essa tende a guidarli gradualmente a conoscere il disegno di Dio in Cristo: così potranno ratificare personalmente la fede nella quale sono stati battezzati».

La presenza viva di Cristo, da custodire, difendere e dilatare in noi, è lampada che rischiara i nostri passi, luce che orienta le nostre scelte, fiamma che riscalda i cuori nell’andare incontro al Signore, rendendoci capaci di aiutare chi fa la strada con noi, fino alla comunione inseparabile con Lui. Quel giorno, dice ancora l’Apocalisse, «non vi sarà più notte, e non avremo più bisogno di luce di lampada né di luce di sole, perché il Signore Dio ci illuminerà. E regneremo nei secoli dei secoli».

La celebrazione del Battesimo si conclude con la preghiera del Padre nostro. Infatti, i bambini rinati nel Battesimo riceveranno la pienezza del dono dello Spirito nella Confermazione e parteciperanno all’Eucaristia, imparando che cosa significa rivolgersi a Dio chiamandolo “Padre”.

 

Ellera Ferrante di Ruffana