Le possibili incompatibilità con l’adesione al partito della Democrazia Cristiana

Le possibili incompatibilità con l’adesione al partito della Democrazia Cristiana
Rocco Piergiorgio Lo Duca

A cura di Avv. Rocco Piergiorgio Lo Duca (Cosenza) *

roccopiergiorgio.loduca@dconline.info * cell. 327-2922553) * 

Vice-Segretario nazionale Dip. Legalità e Giustizia della Democrazia Cristiana

< Le possibili incompatibilità con l’adesione al partito della Democrazia Cristiana > 

Proseguendo nella nostra analisi sull’adesione al partito della Democrazia Cristiana di particolare rilevanza è anche quanto contenuto nell’articolo 8 del vigente Statuto della D.C.

< Non possono essere iscritti al Partito coloro che non abbiano ineccepibile condotta morale e politica o aderiscano ad associazioni o movimenti aventi finalità politiche o ideali contrastanti con quelle del Partito >. مواقع رياضية بث مباشر

Andando al dunque, sulla base articoli dello Statuto vigente della Democrazia Cristiana dovremmo dedurre che chi sta attualmente in Parlamento non può essere iscritto alla Democrazia Cristiana per il semplice fatto che ha aderito ad altra forza politica (che gli ha permesso di occupare lo scanno su cui si trova) diversa e necessariamente concorrente alla Democrazia Cristiana stessa.

Inoltre vi è anche da contestare una condotta morale e politica, dimostratamente contraria agli orientamenti della Democrazia Cristiana e con ciò stesso quindi non conforme allo Statuto della Democrazia Cristiana stessa.

Costoro sarebbero inoltre gli stessi Signori che dovrebbero approvare la nuova legge elettorale, la quale dovrà essere improntata a criteri conformi alla Costituzione della Repubblica italiana (che viceversa – in questi anni – è stata umiliata e vilipesa dalle norme attualmente vigenti).

Insomma si rende necessaria una diversa condotta morale e politica che lor Signori non hanno mai nemmeno accennato di voler tenere nei confronti del Popolo Italiano ed anche nei nostri confronti (ma c’è sempre tempo … per convertirsi …).

La proposta per una nuova di legge elettorale – che è sicuramente il sale della democrazia – dovrebbe essere un qualcosa che possa rispondere agli interessi del popolo, ove mai vada nella buona direzione di stabilire che in futuro il Paese potrà dotarsi delle migliori rappresentanze politiche in ogni assise elettiva, ma soprattuttto in quella parlamentare.

Il punto è anche – ove mai si arrivasse a varare una nuova legge elettorale, la migliore possibile – che non si dovrebbe per prima cosa applicata la Costituzione della Repubblica italiana ? عدد اوراق الدومينو

Ossia come potrà varare una buona legge elettorale un Parlamento che non applica la Costituzione?

E questo mi pare basti per definire uno stallo certamente non voluto dalla Democrazia Cristiana (che al momento sta fuori delle istituzioni parlamentari), e senza necessariamente dover scendere nella “politica” delle alleanze elettorali con quei gruppi che non abbiano preventivamente dichiarito di voler rispettare la Costituzione (un pò come fa il Governo quando giura nelle mani del Presidente della Repubblica).

Mi pare dunque che si debba  concludere che non si può essere contro la Costituzione ed al tempo stesso  governare un Paese e/o approvare delle leggi che deteminano la vita del nostro Paese. ليونيل اندريس ميسي

 

www.ilpopolo.news * www.democraziacristianaonline.it *