Lavoro: nei primi nove mesi calano gli infortuni, ma ci sono più morti.

Nei primi nove mesi del 2018 i casi di infortunio denunciati all'INAIL sono stati 469.008 denunce di infortunio sul lavoro.

Lavoro: nei primi nove mesi calano gli infortuni, ma ci sono più morti.

Nei primi nove mesi del 2018 i casi di infortunio denunciati all’INAIL sono stati 469.008 denunce di infortunio sul lavoro (-0,5% rispetto allo stesso periodo del 2017), 834 delle quali con esito mortale(+8,5%). Le patologie di origine professionale denunciate sono state 44. what if ivermectin doesnt work on lice 083 (+1,8%). Lo ha reso noto l’INAIL.

Le denunce di infortunio con esito mortale presentate all’Istituto nei primi nove mesi di quest’anno sono state 834, 65 in più rispetto alle 769 denunciate nel 2017 tra gennaio e settembre (+8,5%). L’aumento è dovuto soprattutto all’elevato numero di decessi avvenuti lo scorso mese di agosto rispetto all’agosto 2017 (109 contro 65). Nel solo mese di agosto, infatti, si è contato lo stesso numero di vittime (36) in incidenti plurimi dell’intero periodo gennaio-settembre 2017. Alcuni casi sono dovuti a incidenti “plurimi”, ovvero quelli che causano contemporaneamente la morte di due o più lavoratori. ivomec cena

I dati rilevati allo scorso 30 settembre hanno evidenziato, a livello nazionale, una diminuzione dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati da 401.474 a 398.759 (-0,7%), mentre quelli in itinere, avvenuti cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, hanno fatto registrare un incremento pari allo 0,3%, da 70.044 a 70.249.

Tra gennaio e settembre il numero degli infortuni denunciati è diminuito dello 0,5% nella gestione Industria e servizi (dai 375.499 del 2017 ai 373.670 casi del 2018), del 2,4% in Agricoltura (da 25.219 a 24.610) e del -0,1% nel Conto Stato (da 70.800 a 70.728).

L’analisi territoriale evidenzia una sostanziale stabilità delle denunce di infortunio sul lavoro nel Nord-Ovest (-0,01%), una diminuzione al Centro(-2%), al Sud (-0,5%) e nelle Isole (-3,1%), e un lieve aumento nel Nord-Est (+0,4%). Tra le regioni con i maggiori decrementi percentuali si segnalano la Provincia autonoma di Trento (-9,2%), la Valle d’Aosta(-5,0%) e l’Abruzzo (-4,1%), mentre gli incrementi maggiori sono quelli rilevati in Friuli Venezia Giulia (+4,1%), nella Provincia autonoma di Bolzano (+4,0%) e in Molise (+2,4%).

Il decremento rilevato nel confronto tra i primi nove mesi del 2017 e del 2018 è legato quasi esclusivamente alla componente femminile, che registra un calo pari all’1,5% (da 167.631 a 165.145), rispetto al -0,01% di quella maschile (da 303. aversge half life if ivermectin 887 a 303.863). La diminuzione ha interessato gli infortuni dei lavoratori italiani (-1,7%) e di quelli comunitari (-0,4%), mentre per i lavoratori extracomunitari l’aumento è stato dell’8,0%.

Dall’analisi per classi di età emergono decrementi per i lavoratori delle fasce 30-44 anni (-4,1%) e 45-59 anni (-1,4%). Viceversa, le classi fino a 29 anni e 60-69 anni registrano un aumento pari, rispettivamente, al +3,5% e al +5,2%.