LA BEFFA AI FINANZIATORI MISSIONARI !

LA BEFFA AI FINANZIATORI MISSIONARI !

A cura di FLAVIA ZANUSSO (Loreto/AN) * flavia.zanusso@dconline.info

< La beffa ai finanziatori missionari ! >

Siamo cresciuti in tanti in ascolto, cuore e mente, delle innumerevoli storie legate a povertà e ristrettezze inaccettabili, almeno dal punto di vista occidentale, del cosiddetto terzo mondo, ma oggi si parla anche correttamente di quarto, tanto da non mancare di ottemperare, con spirito umanitario e ancor più cristiano, al dovere morale e spirituale della rinunzia perchè altri non rinunzino e vivano più dignitosamente.

Ma dopo alcuni anni di sano impegno, le domande nei confessionali e nei circoli sociali giungono imbarazzanti, come l’interrogarsi sul buon intento del sedicente povero e sulle donazioni ad associazioni o gruppi che finanziano meno di quel che si va dicendo, in quanto i dividendi “si dividono troppo” in varie attività essenziali al sostentamento degli stessi.

E la risposta usuale al fedel cristiano, confortante, è sempre la stessa: “figliolo sono le tue intenzioni a valere”!

E fin qui non ci sarebbe nulla di male, se non ricordassimo per bene le parole di Cristo “siate candidi come colombe, ma astuti come serpenti”, ovvero badate all’uomo anche se risulta grave doversi ricordare della sua mala natura.

Ora chi non è riuscito ad insistere nella ricerca delle vere missioni, a tutt’oggi presenti, dove la provvidenza è tale e l’aiuto è suscitato dallo Spirito, dunque anche più valido, perchè non solo filantropia ma parte di un progetto divino dove il merito “visto dall’alto” nutre il suo fondamento, si orienta alla rinunzia del dono per non incorrere, questa volta, in quella alla propria dignità costituita dal senso di questo ove i propri sacrifici personali e familiari abbiano suolo sicuro, con buona evidenza non oltre riscontrabile.

Un danno al senso, un altro alla vera missionarietà, quella che si occupa di problemi concreti, i soli che sprofondano nella realtà e considera questo solo il fare politica, ovvero la cura della “polis”, anche se non la propria patria, ma amata come se lo fosse.

Il punto critico arriva quando “a tutti i costi”, anche senza Dio che ha pagato Egli stesso un costo elevato, la novella ideologia missionaria pretende di arrivare a mete proprie e nulla vale a fermarla, anche ciò che di missionario non è affatto, ovvero l’offesa inutile ed insensata alla propria patria, quella che la tua missione te l’ha fatta incontrare e coltivare e chissà come mai, proprio tu missionario, non te lo ricordi più.

Questo è quanto sotto gli occhi di tutti e non si tratta piu’ di eccezione, ma di regola.

Termina così il significato del sostantivo che la sostanza l’ha davvero perduta !

 

A cura di FLAVIA ZANUSSO (Loreto/AN) * flavia.zanusso@dconline.info