Il Primo Maggio: una riflessione per un futuro migliore

Il Primo Maggio: una riflessione per un futuro migliore

La ricorrenza del Primo Maggio negli ultimi anni è diventata sempre più sinonimo di gite fuori porta, pic nic all’aperto, “ponti” e divertimenti variante, con sempre meno spazio dedicato alla riflessione sui problemi, sulle proposte e sulle speranze del mondo del lavoro. 

Mentre un tempo il dibattito dei diritti dei lavoratori sembrava coinvolgere solamente le classi più povere e “a rischio” della popolazione, con l’ormai anacronistica contrapposizione tra “padroni” e “Operai”, oggi la stragrande maggioranza degli italiani- dall’imprenditore al piccolo commerciante, passando attraverso l’esercito di precari, lavoratori a progetto, a tempo indeterminato o addirittura in nero-guarda con preoccupazione alla situazione economica e sociale, con una classe dirigente incapace di attuare un piano di riforme serie e concrete che vadano a favorire incremento e soprattutto qualità dell’occupazione.

Mentre a Roma oggi si discute sulla possibilità o meno di formare un governo a due mesi ormai dalle elezioni, in molte parti di Italia le piccole e medie aziende continuano a chiudere, stritolate da tassazione insostenibile, concorrenza sleale e incapacità di fare “sistema “; molti lavoratori, pur con esperienza e competenze, accettano di lavorare a condizioni quasi di schiavitù e  senza tutele per il timore di perdere il posto di lavoro; le partite IVA non ricevono alcuna tutela in caso di insoluti e controversie varie ma sono comunque tenute a corrispondere regolarmente le imposte.

È chiaro che tutte queste criticità negli anni hanno compromesso la qualità e la correttezza della domanda e dell’offerta lavoro e oggi più che mai è opportuno riscoprire i valori del Primo Maggio, aldilà delle ideologie e dei colori  politici, con un appello accorato alla futura classe dirigente: è necessario favorire e preservare tutti i protagonisti del mercato del lavoro italiano, in particolare le medie e piccole imprese, spina dorsale della nostra economia e fucine di passione, innovazione e talenti.