Il Miele, la medicina degli uomini. Le proprietà benefiche dell’alimento più antico del mondo descritte da una Naturopata.

Il Miele, la medicina degli uomini. Le proprietà benefiche dell’alimento più antico del mondo descritte da una Naturopata.

di Giordana Di Giacomo, naturopata  

< Il Miele, la medicina degli uomini. Le proprietà benefiche dell’alimento più antico del mondo descritte da una Naturopata >

Il Miele è l’alimento più antico del mondo che veniva usato come rimedio miracoloso dalle prime popolazioni già diecimila anni fa.

Probabilmente, l’uomo prima di cominciare a cacciare si nutriva di miele.

Ippocrate, padre della medicina moderna, delle proprietà del miele scrisse: «Riscalda, rimargina piaghe e ulcere, lenisce ulcerazioni alle labbra, cura le piaghe».

Galeno lo consigliava invece per la cura degli occhi. Per loro il miele non era soltanto un alimento, infatti lo consigliavano per curare anche le brutte ferite, dato che non brucia, uccide i germi e previene le infezioni.

Inoltre contiene il potassio e una sostanza igroscopica, cioè che assorbe l’umidità e i germi patogeni se privi di umidità muoiono in breve tempo.

I PRIMI FURONO GLI EGIZI

Anche se le popolazioni antiche non avevano mai sentito parlare di germi patogeni, virus e infezioni, l’istinto naturale li portava a usare i prodotti delle api come una medicina naturale.

Primi fra tutti furono gli egizi, che usavano il miele come disinfettante, poi gli indù e i cinesi, che curavano il vaiolo con unguenti a base di miele; il miele eliminava l’infezione e riduceva le cicatrici.

Gli antichi medici ebrei curavano con impiastri di miele tutte le problematiche della pelle conseguendo ottimi risultati.

Un ricercatore di alcuni centinaia di anni fa scoprì che gli eschimesi curavano le ferite con olio di fegato di merluzzo e i norvegesi invece con il miele, poi con il passare degli anni crearono un composto di fegato di merluzzo e miele, ottimo contro infezioni, ferite, ustioni e ulcere.

I RIMEDI DELLE NOSTRE NONNE

Il rimedio delle nostre nonne, per il mal di gola, la tosse, il raffreddore, la bronchite e la faringite è stato sempre lo stesso: un bel cucchiaio di miele nel latte caldo e poi un po’ di riposo. Tra i cantanti lirici, il rimedio del miele contro il mal di gola e la raucedine viene molto apprezzato, alcuni di loro sciolgono un po’ di miele in acqua tiepida e limone e ne fanno gargarismi.

I contadini slavi contro le malattie dell’apparato respiratorio usavano un decotto di anice, pepe, zenzero, senape, aglio e naturalmente miele, sorseggiandolo durante la giornata: tre piccola tazze a distanza di qualche ora l’una dall’altra, con risultati sorprendenti.

Sulle montagne del Vermont, in America, nei casi di leggera insonnia permane ancora l’abitudine di assumere da uno a tre cucchiaini di ottimo miele prima di coricarsi. Gli scozzesi prediligono il puro miele d’erica, come da ricetta dei  loro padri.

ANTICHE TRADIZIONI E SCIENZA MODERNA

La medicina cinese unisce l’antica tradizione popolare alla scienza moderna, contro l’insonnia consiglia di prendere prima di coricarsi un po’ di miele mescolato a pezzetti di ginseng e di buccia di arancia disidratata.

Ma come mai il miele è un alimento è un rimedio così eccellente?

Stando a quel che abbiamo letto in tanti libri e visto in tanti documentari sulla natura, dipende tutto dalle api che lo producono nei loro alveari col nettare dei fiori raccolto ogni giorno della loro vita. Grazie ai fiori, erbe, piante,  arbusti e alberi ricavano la materia prima per il miele, che così risulta ricco di due zuccheri predigeriti, il destrosio e il levulosio, che non fermentano nello stomaco e vengono quindi subito assorbiti nel sangue con un minimo sforzo dell’apparato digerente, ottimo durante una convalescenza.

Il miele contiene 1600 calorie ogni mezzo chilo ed è ottimo anche perché ha in sé aminoacidi, acido citrico, enzimi, sostanze che favoriscono la digestione e l’assimilazione dei cibi. Altri elementi essenziali alla salute, anche se in piccole quantità sono silicio, fosforo, magnesio, ferro, rame, potassio, zolfo e manganese.

CONTRO IL DIABETE

La cura del diabete per gli indiani del Messico consisteva nell’eliminare lo zucchero dalla dieta e tutti gli alimenti che lo contenevano, assumere miele sciolto in tè di manzanilla (per noi camomilla).

In quasi tutti i casi i sintomi scomparivano o diminuivano sensibilmente.

La ricerca scientifica ha fornito valide prove del potere curativo del miele e ne ha confermato le doti di potente battericida.

Sicuramente in questo periodo di pandemia da Covid può aiutare molto assumere qualche tisana di camomilla con miele, al fine di migliorare il sonno e contro il mal di gola.

Da tenere sempre in dispensa uno o più barattoli di miele, anche come alimento ricostituente delle difese immunitarie da assumere ogni giorno come integratore naturale di sali minerali essenziali.

Tra le ricette di mia nonna ne ho trovata per la bellezza della pelle, è la vorrei dedicare alle signore lettrici e anche ai maschietti.

SCRUB RIGENERANTE E LENITIVO AL MIELE

«Scrub rigenerante e lenitivo al miele»: dopo una giornata al mare la pelle del corpo viene messa a dura prova; sabbia, salsedine, sole, creme solari inadeguate, punture di insetti e piccoli graffi causati da uno scoglio incontrato inaspettatamente durante un bagno, da un riccio di mare o da una piccola medusa.

Che fare allora?

Ecco gli ingredienti: tre cucchiai di miele, il succo di mezzo limone, un cucchiaino di olio extravergine di oliva, amalgamare il tutto è spalmarlo sul corpo, massaggiare abbondantemente e risciacquare dopo almeno dieci minuti con acqua tiepida.

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Fernando Ciarrocchi
1 anno fa

Gentilissima Dottoressa, la ringrazio per il bellissimo articolo particolarmente ricco di storia e di preziose indicazioni.
Buone serata
Fer