Il messaggio di pace di San Giacomo della Marca è sempre attuale !

Il messaggio di pace di San Giacomo della Marca è sempre attuale !

 
 Dott. Fernando Ciarrocchi (Ascoli Piceno)

fernando.ciarrocchi@dconline.info * Tel. 347-2577651

Segretario nazionale Vicario del Dipartimento “Sviluppo-Comunicazione-Marketing” della Democrazia Cristiana 

Vice-Direttore de “Il Popolo “ della Democrazia Cristiana

Coordinatore della redazione giornalistica de “Il Popolo” della Democrazia Cristiana.

Editorialista del” Il Popolo” della Democrazia Cristiana

< Il messaggio di pace di San Giacomo della Marca è sempre attuale ! >

L’Italia, piaccia o non piaccia, ha una sua marcata e ben definita identità cristiana, che nonostante il trascorrere dei secoli e l’orrenda pandemia, grazie a Dio  riesce ancora oggi non solo a conservare e custodire ma soprattutto a valorizzare e promuovere riscoprendo figure di Santi che hanno segnato e fatto la storia in ognuno degli oltre ottomila comuni italiani.

Monteprandone (in provincia di Ascoli Piceno)

Chi di noi durante le vacanze o pellegrinaggi nei vai paesi italiani non ha scoperto che proprio quel comune ha dato i natali ad un Santo che è stato protagonista o coprotagonista di quel paese o di quel borgo storico.

Monteprandone, in provincia di Ascoli Piceno, nelle Marche, inevitabilmente rientra a pieno titolo nel novero dei comuni italiani che hanno queste caratteristiche.

L’antico borgo medioevale , così narra la storia, è stato fondato da un cavaliere tedesco al seguito di Carlo Magno, di nome Brandon o Prandot, da cui ovviamente, come è intuibile, prese il nome l’antico castello denominandolo, Prandone, poi, divenuto Monteprandone.

Ebbene proprio in questo grazioso  paese della provincia picena nella terza domenica di settembre del lontano 1393 nacque, San Giacomo della Marca, al secolo Domenico Gangale, in una famiglia numerosa con ben 17 figli, con lui 18.

La famiglia per quell’epoca non era benestante ma neppure povera: era proprietaria di alcuni appezzamenti di terreno in cui pascolavano le loro greggi di maiali e pecore.

San Giacomo della Marca di Vittore Crivelli

Il piccolo San Giacomo aiutava la sua famiglia in questa loro attività bucolico-agreste.

La sua agiografia narra che un giorno nel mentre era intento alla salvaguardia del gregge arrivò un lupo che lui grazie ad un bastone di cui era munito riuscì a mandar via il lupo affamato e a salvare il suo gregge.

Questo fu episodio che lo intimorì fortemente tanto che chiese alla sua famiglia essere dispensato da questo compito e decise di andare da un suo zio sacerdote che lo avviò agli studi e San Giacomo si dimostrò molto portato e con profitto di anno in anno raggiuse il suo scopo: si laureò a Perugia con il massimo dei voti conseguendo la laurea in diritt0 civile e in diritto ecclesiastico.

Da qui inizia la sua carriera, diremmo oggi.

Da giudice a Bibbiena, in quel di Firenze, dove ricoprì altre e alte cariche nella magistratura cittadina . Questo ambiente dopo un periodo comprese che non era adatto a lui e decise poi, esperite le dovute procedure, di vestire l’abito francescano.

Sin dal sua Prima Messa tutti i si accorsero della sua straordinaria ars oratoria tanto che divenne una dei maggiori predicatori del Santo Vangelo in Italia e nella vicina Bosnia Erzegovina. Mese a frutto il suo scibile giuridico nelle annose questioni di definizione di confini tra i vari comuni, quelle che in termini propri erano definiti “Actiun finium regundorjm” .

Al centro Sergio Loggi, Sindaco di Monteprandone; a dx il Dott. Andrea M. Antonini, Assessore Regione Marche; a sx il consigliere provinciale Barlocci

Ciò significò pacificare moltissime comunità: Ascoli e Fermo, Monteprandone e Acquaviva Picena ed altri, ma anche Stati.

Instancabile predicatore del Santo Vangelo, lungimirante uomo di cultura e operatore sociale: a lui si devono le prime case di accoglienza per  giovani madri, orfanotrofi e ospedali.

Dunque un grande un pacificatore nel nome di Gesù Cristo.

Questo messaggio è quanto mai attuale: sicuramente non sarebbe nè tirato indietro, nè risparmiato se si fosse trovato davanti alla difficile  controversia  degenerato nell’orrendo conflitto bellico tra Mosca e Ucraina affinché le parti trovassero una soluzione pacifica per il bene del mondo intero.

Ebbene Monteprandone consapevole di tutto questo ogni anno ricorda il suo concittadino più illustre con festeggiamenti civili e funzioni religiose.
Alcuni giorni  or sono si sono svolte numerose iniziative volte a ricordare la poliedrica figura giacomiana.

La vita illustrata di San Giacomo della Marca con Disegni di Sabrina Spurio e testi di P. Lorenzo Turchi

Iniziative messe in campo dall’Amministrazione Comunale di Monteprandone in collaborazione con il mondo associativo del territorio.

Trascorso il tempo occorso per il restauro il 26 novembre, con una pubblica cerimonia  di inaugurazione,  è stato riaperto il museo civico -librerai dei codici di San Giacomo della Marca in cui sono   permanentemente  esposti, in bachche all’uopo predisposte, i 61  codici appartenuti al Santo monteprandonese di cui quattro sono autografi unitamente alla lettera che scrisse al confratello San Giovanni da Capestrano. Un patrimonio di inestimabile valore culturale e storico.

Nel pomeriggio Don Silvano Bracci ha presentato l’ultima sua ricerca storica ” San Giacomo della Marca. L’avventurosa vita di predicatore taumaturgo del quattrocento”, edizioni Velar di Brescia.

Per i più piccoli è stata presentata alle scolaresche “La vita illustrata di San Giacomo della Marca” con disegni di Sabrina Spurio e testi di P. Lorenzo Turchi,  a cura del Centro   studi San Giacomo della Marca, edito da Andrea Livi di Fermo.

I gonfaloni delle municipalità

Domenica 27 novembre come, orami da tradizione, si svolta la processione con la statua del Santo cui hanno partecipato i rappresentanti di oltre trenta municipalità aderenti alla Rete delle città di San Giacomo della Marca : città in cui è stata storicamente accertata la presenza del Santo monteprandonese  durante la sua longeva esistenza deceduto a Napoli il 28 novembre 1476.

Al termine della Santa Messa celebrata alla presenza dei sindaci intervenuti alla manifestazione nella cappella del Santo c’è stato l’affidamento delle municipalità alla protezione di San Giacomo della Marca

Sempre nella giornata di domenica 27 novembre le vie dell’incassato storico hanno visto la presenza di numerose stand di prodotti tipici e artigiano che hanno animato il borgo storico in un clima di festa con una buona partecipazione di pubblico e visitatori.

Lunedì 28 novembre, come ogni anno, è stata la data di chiusura dei festeggiamenti che avviene con la celebrazione della Santa Messa presso il santuario di “Santa Maria delle Grazie San Giacomo della Marca”.

 

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