Cina : nate due gemelle con il Dna modificato, resistente all’Hiv.

Secondo un ricercatore cinese che ha reso pubblica la notizia, in Cina sarebbero nate due gemelle con DNA modificato. Tramite una tecnica chiamata Crispr (detta anche del “copia-incolla”),

Cina : nate due gemelle con il Dna modificato, resistente all’Hiv.

Siamo di fronte a una rivoluzione, salto scientifico ma anche e forse soprattutto etico. Sono nati in Cina i primi esseri umani con il Dna modificato: due gemelle che potenzialmente saranno in grado di trasmettere la stessa modifica ai loro figli, di generazione in generazione. Un intervento basato su una variante della tecnica che taglia-incolla il Dna, la Crispr, vietato negli Stati Uniti e in gran parte dei Paesi occidentali, così come è fuori dalle regole del metodo scientifico il modo in cui la notizia è stata comunicata: con un annuncio su YouTube, ripreso, dalla rivista del Mit Technology Review, prima che con la pubblicazione su una rivista scientifica.

L’anuncio della nascita dei primi esseri umani geneticamente modificati al mondo è stato dato alla stampa da un ricercatore cinese. Le due gemelle sarebbero nate lo scorso mese e il loro Dna sarebbe stato modificato con un ‘nuovo potente strumento’ in grado di riscrivere il codice genetico. Uno scienziato statunitense asserisce di aver aver preso parte al lavoro in Cina, dove ha utilizzato una tecnica di genoma-editing vietata negli Stati Uniti. I cambiamenti del DNA, è il timore di parte del mondo scientifico, rischiano di danneggiare altri geni.

Se fosse vero, si tratterebbe di un profondo salto sia dal punto di vista scientifico che dal punto di vista etico. Alcuni scienziati hanno denunciato l’esperimento cinese come sperimentazione umana. Il ricercatore ha dichiarato di aver alterato gli embrioni di sette coppie durante i trattamenti di fertilità, con una gravidanza giunta a termine. Il suo obiettivo era quello di conferire la capacità di resistere a future infezioni da HIV. Non c’è però alcuna conferma indipendente della ricerca.

L’esperimento è descritto in un documento della Southern University of Science and Technology della città cinese di Shenzhen: un esperimento in cui il Dna degli embrioni di sette coppie è stato modificato per renderlo resistente al virus Hiv responsabile dell’Aids, intervenendo sul principale recettore cui si lega il virus, il CCR5. Nel documento, reso noto dalla rivista del Massachusetts Institute of Tecnology (Mit), Technology Review, si legge che l’esperimento è stato condotto con il consenso del comitato etico.

L’obiettivo dell’esperimento è ottenere individui resistenti al virus Hiv responsabile dell’Aids. Al di là di questo obiettivo, l’unico dichiarato nel documento della Southern University of Science and Technology di Shenzhen, i ricercatori hanno detto alla stampa di voler silenziare il recettore cellulare CCR5, al quale si lega il virus dell’Aids, anche per ottenere la resistenza a vaiolo e colera.

Ricercatori, ci saranno ricadute da Nobel
Ricadute scientifiche dalla portata “incalcolabile” e degne del premio Nobel per la cura delle malattie ereditarie: così il gruppo di ricerca del laboratorio Southern University of Science and Technology di Shenzhen, diretto da Jiankui He, ha scritto in un secondo documento, nel quale chiede al comitato etico dell’università l’autorizzazione a condurre su embrioni umani l’esperimento nel quale si modifica il Dna con la tecnica della Crispr.

Nel documento i ricercatori sottolineano che “alla luce della crescente competizione internazionale relativa alle applicazioni della tecnologia dell’editing del Dna”, il loro risultato “andrà oltre rispetto a quello che nel 2010 ha portato al Nobel la tecnica della fecondazione in vitro”. Nel documento si legge inoltre che la ricerca pionieristica nel campo della medicina “porterà all’alba di cure dal valore incalcolabile contro le più importanti malattie ereditarie”.

Secondo molti accademici, l’esperimento non è eticamente corretto, in quanto si tratta di vera e propria sperimentazione umana. Infatti, per ottenere questi risultati, sette embrioni sono stati alterati durante le cure per la fertilità. Solo una gravidanza, però, è giunta al termine. L’università cinese precisa, tuttavia, di aver condotto la sperimentazione con il consenso del comitato etico.

La ricerca, divulgata dalla rivista del Massachusetts Institute of Tecnology (Mit), Technology Review, pone molti quesiti su fin dove la sperimentazione dell’uomo possa spingersi. Indubbiamente, qualora questo studio dovesse essere confermato, si aprirebbero nuove strade verso la cura di malattie come AIDS, vaiolo e colera.

dal web di Antonio Gentile