< ANCHE LA DEMOCRAZIA CRISTIANA HA RICORDATO CON COMMOZIONE LA TRISTE PAGINA DEL RAPIMENTO DELL’ON. ALDO MORO E DELL’UCCISIONE DEGLI UOMINI DELLA SUA SCORTA (16 MARZO 1978) >.
Anche la Democrazia Cristiana Italiana ed Internazionale ha voluto ricordare (a 47 anni di distanza) la triste pagina del rapimento dell’On. Aldo Moro e dell’uccisione dei cinque uomini della Sua scorta .
Tutti abbiamo ancora impresso nelle nostre menti l’immagine terribile, divulgata dai TG dell’epoca, dell’auto su cui era il Presidente Prof. Aldo Moro bloccata davanti e dietro dalle auto di coloro che compirono l’efferato assassinio degli agenti della sua scorta per rapire il Presidente della Democrazia Cristiana, l’indimenticabile On. Le Prof. Aldo Moro.
Era il 16 marzo del 1978 quando in via Fani le brigate rosse assassinarono brutalmente gli agenti Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Francesco Zizzi, Raffaele Iozzino, appartenenti alla scorta di Aldo Moro, servitori dello Stato uccisi nello svolgimento del loro dovere.
In quell’agguato fu rapito il presidente della Democrazia Cristiana.
Sei uomini vittime di una violenza cieca, perpetrata nel tentativo, fallito, di destabilizzare la nostra Repubblica.
E’ una delle pagine più tristi della nostra storia repubblicana.
Un episodio nefasto che ha segnato la vita di tutti gli italiani.
Fu un attacco al cuore della democrazia, una ferita che lasciò cicatrici profonde nella storia del Paese.
Grazie alle solide istituzioni democratiche nonostante tutto, nonostante il tributo altissimo di 5 onestissimi e fedeli Servitori dello Stato, che hanno pagato con la LORO VITA il bene inalabile delle DEMOCRAZIA, l’Italia ha saputo con fermezza e determinazione vivere e superare quel tragico momento.
Tutto questo non deve essere mai dimenticato.
Sono i nostri cinque martiri cui ciascuno di noi deve eterna riconoscenza, gratitudine, onore e rispetto eterno.
L’Italia tutta ne fu segnata.
Le forze politiche e la società civile si misero in campo per difendere i valori consacrati nella nostra Costituzione.
È dovere di tutti oggi ricordare e onorare coloro i quali – 47 anni fa – pagarono con la vita il folle disegno brigatista.
Ricordare non è una mera azione azione storica.
Vuol dire fare memoria perché nulla si può dare per scontato .
Il nostro sistema democratico quotidianamente è sottoposto a rischi che potrebbero minare le salde fondamenta delle nostre istituzioni democratiche che poggiano sui principi della nostra COSTITUZIONE, vero e proprio faro di DEMOCRAZIA E LIBERTA’.

Cinque Servitori dello Stato barbaramente trucidati con efferatezza dal commando brigatista, il rapimento e l’uccisione poi del Presidente Aldo Moro che ha rappresentava e rappresenta il più alto senso delle ISTITUZIONI DEMOCRATICHE, sono parte integrante e sostanziale della memoria collettiva di una nazione che con Aldo Moro in tempi non sospetti stava anticipando i tempi per una democrazia che sarebbe stata compiuta in cui l’alternanza delle forze politiche al Governo sarebbe diventata la norma e non l’eccezione.
Un disegno politico che in quel periodo poteva essere definito visionario ma poi la storia, gli avvenimenti hanno confermato l’intuizione morotea.
La Coordinatrice della Segreteria politica della Democrazia Cristiana Internazionale Dott.ssa Yenny Gonzalez ha stigmatizzato come quell’evento ha avuto (ed ha tuttora) una eco mondiale travalicando i confini territoriali del nostro Paese.
<< Pur se la strage di via Fani – ha affermato l’Ing. Yenny Gonzalez – ci ricorda il prezzo terribile della violenza politica ai danni di persone buone ed a noi molto care, è di estrema importanza di difendere la democrazia con determinazione.
Più che mai dobbiamo mantenere viva la memoria storica, per evitare che l’odio e l’intolleranza non possano mai più minacciare la nostra libertà ed il nostro futuro.
E potremo raggiungere questo obiettivo con il cambio del nostro atteggiamento, da un atteggiamento di stasi ad un impegno sempre più attivo ! >>
A cura di Dott. FERNANDO CIARROCCHI (Ascoli Piceno)
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Vice-Segretario nazionale Dipartimento Sviluppo-Comunicazione-Marketing della Democrazia Cristiana italiana
Componente della Direzione nazionale della Democrazia Cristiana e Componente del Consiglio Nazionale della D.C. Italiana
Vice-Direttore de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana
Coordinatore della redazione giornalistica de “Il Popolo” della Democrazia Cristiana.
Responsabile nazionale dell’Agenzia Stampa “Libertas”
ed a cura di Dott.ssa MIOARA DONE (Roma Capitale)
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Coordinatrice della Segreteria politica nazionale della Democrazia Cristiana
Segretaria nazionale Vicaria del Dipartimento Sport ed Eventi sociali della Democrazia Cristiana
Responsabile delle operazioni di tesseramento alla Democrazia Cristiana per l’anno 2025
Componente della Direzione Nazionale della Democrazia Cristiana
Componente del Consiglio Nazionale della Democrazia Cristiana
Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana