A Luxor, in Egitto: scoperta una tomba con Sacofagi e diverse mummie

Un team di archeologi egiziani e francesi ha rinvenuto nella necropoli di Al-Assasif la sepoltura faraonica di un sovrintendente templare e della sua consorte, risalenti alla 18esima dinastia, e oltre mille "ushabti", statuette funerarie in legno, ceramica e argilla.

A Luxor, in Egitto: scoperta una tomba con Sacofagi e diverse mummie

Il 24 novembre è stata scoperta a Luxor, in Egitto, una tomba con varie mummie e due sarcofagi. La tomba si trova nella necropoli di Al-Assasif, a sud della città, tra la Valle delle Regine e la Valle dei Re, un luogo dove venivano generalmente seppelliti i funzionari del Faraone.  Uno dei due sarcofagi, risalenti a 3mila anni fa, contiene i resti di una donna chiamata Thuya, la cui mummia sarebbe in buone condizioni, secondo il ministro dell’Antichità Khaled al-Anani. Insieme ai due sarcofagi nella tomba sono state trovate anche altre mummie, scheletri e teschi, risalenti a 4mila anni fa. Secondo il ministro la tomba sarebbe appartenuta a Thaw-Irkhet-If, un addetto alla mummificazione nel tempio della divinità Mut, a Karnak.

Un team di archeologi egiziani e francesi ha rinvenuto nella necropoli di Al-Assasif la sepoltura faraonica di un sovrintendente templare e della sua consorte, risalenti alla 18esima dinastia, e oltre mille “ushabti”, statuette funerarie in legno, ceramica e argilla

Una tomba faraonica dell’epoca ramesside, con due sarcofagi di un sovrintendente templare e della sua consorte, e diversi oggetti funerari dell’antico Egitto sono stati ritrovati da un team di archeologi egiziani e francesi nella necropoli di Al-Assasif della regina Hatshepsut, sulla riva occidentale di Luxor. Gli scavi hanno portato alla luce anche più di mille “ushabti” (statuette funerarie) in legno, ceramica e argilla, papiri e altri oggetti di rilevanza archeologica.

L’importanza del turismo nei siti archeologici

Il turismo nei siti archeologici, in particolare a Luxor, costituisce un’importante voce del bilancio egiziano, ma aveva subito una battuta d’arresto dopo le violenze scoppiate nel 2011 che portarono alla fine del regime del presidente Hosni Mubarak. Quest’anno il settore turistico sembra di nuovo in ascesa, nonostante le autorità egiziane siano spesso accusate di lasciare i siti all’incuria.

dal web di Antonio Gentile