20 FEBBRAIO 2022: SI CELEBRA IN ITALIA LA SECONDA GIORNATA NAZIONALE DEL PERSONALE SANITARIO, SOCIO-SANITARIO, SOCIO-ASSISTENZIALE E DEL VOLONTARIATO

20 FEBBRAIO 2022: SI CELEBRA IN ITALIA LA SECONDA GIORNATA NAZIONALE DEL PERSONALE SANITARIO, SOCIO-SANITARIO, SOCIO-ASSISTENZIALE E DEL VOLONTARIATO
Antonio Aquilino (Milano)

A cura di Dott. Antonio Aquilino (Milano)

antonio.aquilino@dconline.info * cell. 333-6306234 *

Vice-Presidente nazionale della Democrazia Cristiana

Presidente nazionale Dip. Sanità ed Assistenza Sociale della Democrazia Cristiana

Coordinatore e Manager della trasmissione televisiva “1 Medicina&salute”

< 20 FEBBRAIO 2022: SI CELEBRA IN ITALIA LA PRIMA GIORNATA NAZIONALE DEL PERSONALE SANITARIO, SOCIO-SANITARIO, SOCIO-ASSISTENZIALE E DEL VOLONTARIATO >. 

Si celebra quest’oggi (domenica 20 febbraio 2022) in Italia la seconda Giornata nazionale del personale sanitario, socio-sanitario, socio-assistenziale e del volontariato.

E’ stata istituita con legge del Parlamento Italiano promulgata nel novembre del 2020 quale momento per onorare il lavoro, l’impegno, la professionalità ed il sacrificio del personale sanitario nel corso della pandemia di Coronavirus.

Si celebra il 20 febbraio di ogni anno ed è considerata solennità civile ai sensi della legge numero 260 del 1949. E’ un giorno importante per poter esprimere il ringraziamento di tutta la nazionale per lo straordinario lavoro compiuto in questi mesi di emergenza dovuta alla pandemia da coronavirus.

Promossa dal regista Ferzan Ozpetek e da Mogol, la giornata è stata istituita con la Legge 13 novembre 2020.

La scelta della data del 20 febbraio non è stata certo casuale.

Il 20 febbraio 2020 infatti è stato il giorno in cui a Codogno venne scoperto il “paziente uno”, il 38enne attaccato dal virus SARS-CoV-2, che ora fortunatamente sta bene ed è tornato alla sua vita normale.

In occasione di questa importante pria giornata degli operatori sanitari, tutti gli Ordini professionali italiani hanno voluto ricordare chi non cè più acausa del Covid-19, ma anche chi per il virus si è ammalato e chi è ancora in prima linea, attivo più che mai, per contrastare e fermare la pandemia.

Sono più di un milione e mezzo gli operatori impegnati nella sanità e nel sociale ai quali è dedicata questa Giornata nazionale degli operatori sanitari e socio sanitari (istituita l’anno scorso con voto unanime del Parlamento)

Proprio in occasione di questa < I° Giornata nazionale degli operatori sanitari > i dieci ordini professionali della sanità e del sociale esistenti in Italia hanno voluto rilasciare la seguente dichiarazione promulgata in modo comune:

<< Il 20 febbraio è la Giornata nazionale dei professionisti sanitari, sociosanitari, socioassistenziali e del volontariato, un momento particolare che, come dice la legge 155/2020 che l’ha istituita lo scorso novembre, è voluto “per onorarne il lavoro, l’impegno, la professionalità e il sacrificio nel corso della pandemia di Coronavirus nell’anno 2020”.

In questa giornata tutte le professioni ricordano chi non c’è più per colpa di Covid-19, ma anche chi per il virus si è ammalato e chi è in prima linea, attivo più che mai, per contrastare e fermare la pandemia.

 Tutte le professioni però, vogliono essere vicine anche alle persone che per colpa di Sars-Cov2 hanno sofferto e soffrono.
L’impegno di chi lavora per la tutela della salute è quello di curare e assistere tutti, anche prevenendo per quanto più possibile l’avanzata del virus.

Per questo i professionisti sanitari, sociosanitari, socioassistenziali e del volontariato, chiedono con fermezza che si dia impulso alle campagne vaccinali e che si calibri l’assistenza e la cura non solo sugli ospedali, essenziali per la vita delle persone, ma anche sul territorio perché non esistano situazioni di contagio nascosto e perché nessuno debba soffrire anche per le conseguenze personali e sui propri cari della pandemia.

In questa giornata, la cui istituzione dimostra l’impegno e la forza di volontà di chi assiste, cura e ascolta, le professioni lanciano un doppio appello: alle istituzioni perché diano maggiore impulso alla campagna vaccinale, superando eventuali lungaggini burocratiche che rischiano di rallentare il numero di vaccinati; e ai cittadini, perché rispettino quelle regole di buon senso e prevenzione senza le quali aumenta esponenzialmente il numero dei contagi.

La legge dedica la giornata di oggi all’impegno e alla professionalità di chi affronta il virus in prima linea: i professionisti che lo fanno la vogliono dedicare anche a chi ha sofferto e soffre, e a tutte le persone che con la loro attenzione e partecipazione possono aiutarli ad arginare e poi finalmente fermare questa pandemia. Le professioni parlano chiaro: “Per sconfiggere il virus è necessario l’aiuto di tutti, abbiamo bisogno anche di voi”.>>

 

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