12 Soldati : 12 Soldiers, il film diretto da Nicolai Fuglsig.

Ispirato al libro di Doug Stanton "Horse Soldiers", 12 Soldiers, il film diretto da Nicolai Fuglsig, racconta dei primissimi soldati americani che si fecero strada in Afghanistan a pochi giorni dall'attacco delle Torri Gemelle di New York.

12 Soldati : 12 Soldiers, il film diretto da Nicolai Fuglsig.

12 Soldiers è un film di genere azione, drammatico, guerra del 2018, diretto da Nicolai Fuglsig, con Chris Hemsworth e Michael Shannon. Uscita al cinema il 11 luglio 2018. Durata 129 minuti. Distribuito da 01 Distribution, si tratta di una vicenda poco nota e diffusa solo da qualche tempo.
All’indomani degli attentati dell’11 settembre 2001, infatti, un gruppo di 12 uomini (Michael ShannonMichael PeñaTrevante RhodesGeoff StultsThad LuckinbillAustin StowellBen O’TooleAustin HébertKenneth MillerKenny Sheard e Jack Kesy) paramilitari della CIA e delle forze speciali statunitensi, partono volontariamente per l’Afghanistan.
Si tratta dell’unità speciale Alpha 595, guidata dal Capitano Mitch Nelson (Chris Hemsworth), ed è questa operazione la prima risposta del governo statunitense all’attacco che sconvolse la nazione come mai prima di allora. Mentre l’intero paese è ancora sotto shock, loro sono pronti a tutto e con coraggio affrontano una situazione pericolosissima e contro un nemico terribile, avventurandosi nell’ignoto, in un territorio selvaggio e desolato.
Alle spalle si lasciano famiglie, amici e vite private, completamente ignari del destino che li attende.
Il rischio di non tornare più a casa è molto alto, e loro lo sanno.
L’obiettivo della missione è quello di aiutare i combattenti ribelli autoctoni a conquistare la città di Mazar-i-Sharif e far cadere i talebani, il loro nemico comune.

L’Afghanistan è uno dei territori più pericolosi del mondo, infido, montuoso e ripido, dove ci si muove solo attraverso muli o cavalli, controllato da 50000 talebani fondamentalisti, muniti di carrarmati e lanciarazzi letali. La lotta per la sopravvivenza è spietata, anche a causa della notevole differenza numerica, e c’è un unico modo per tornare a casa vivi: vincere.
I 12 soldati non sono gli unici a voler contrastare i talebani, perché anche l’Alleanza del Nord (una debole coalizione militare afgana nata nel 1996) è determinata a raggiungere lo stesso obiettivo. Ma per sancire una vera e propria alleanza è necessario guadagnarsi la fiducia del loro leader, il generale Abdul Rashid Dostum (Navid Negahban), superando le barriere linguistiche e culturali che separano i due eserciti. Così gli americani, abituati a tecnologie militari all’avanguardia, dovranno adottare le tattiche a cavallo dei soldati afgani, per loro inusuali. Nonostante tutto, tra loro nascerà un legame fortissimo basato sul rispetto reciproco, uniti contro un nemico terribile e spietato.

Quando nel 2001 i terroristi di Al Qaeda colpirono sul suolo americano distruggendo le Torri Gemelle del World Trade Center, il governo degli Stati Uniti ebbe bisogno prima di piangere le proprie vittime e poi di dare supporto a un’intera nazione in lutto. La prima operazione sul campo arrivò cinque settimane più tardi. Dodici soldati americani dovevano agire nel Nord dell’Afghanistan, allearsi con dei ribelli locali, scovare le milizie dei talebani e i loro armamenti nascosti in quel territorio desertico e ostile. A quel punto, comunicando via radio le coordinate GPS al comando, l’aviazione avrebbe fatto il resto sganciando un cospicuo numero di bombe. 12 Soldiers racconta la vera storia di quell’operazione, di quei dodici uomini di fronte ad avversità di ogni tipo a migliaia di kilometri dalle loro famiglie.

Questo film diretto dal danese Nicolai Fuglsig può essere visto in due modi. 12 Soldiers si allinea ai suoi predecessori nel genere bellico, dando risalto alla maestria dei reparti tecnici di Hollywood che si sono affinati nel rendere verosimili ambienti e situazioni di battaglia. Sembra di essere lì in Afghanistan, a respirare polvere insieme agli attori, grazie anche alla regia immersiva di Fuglsig che punta all’immedesimazione totale. Combattenti, eroi, non senza paura ma votati al sacrificio per vendicare l’attacco di New York. Il realismo però è quello a cui i nostri occhi di spettatori sono abituati, non distante da film di altro genere, i cinecomic per esempio, in cui i supereroi lottano contro gli alieni. Il montaggio sostenuto è sempre quello che alterna esplosioni, sparatorie, salti, corse, vittime, armi leggere, armi pesanti, slow-motion.

Nonostante non aggiunga nulla al genere dei film di guerra, il film è inappuntabile sotto il profilo patriottico. Visto come una celebrazione di quei dodici soldati che accettarono una missione suicida, 12 Soldiers raggiunge l’obiettivo e lo centra. L’alto supporto morale che la popolazione degli Stati Uniti garantisce alle truppe militari, trova talvolta necessità di essere ripagato con storie che ripercorrano le gesta degli eroi, nel ricordo delle loro azioni affinché il coraggio di difendere il proprio paese sia perpetrato alle nuove leve. Lo stesso Chris Hemsworth, un attore australiano che negli Stati Uniti ha trovato la sua fortuna professionale, si presta con orgoglio a interpretare il ruolo del capitano che guidò quegli uomini, in fin dei conti contro un nemico non americano, ma un nemico di tutti.

Un grazie a Coming Soon

di Antonio Gentile