Verso l’Assemblea della Democrazia Cristiana del 15-12-2018: far riemergere la Luce della D.C., l’unica forza politica capace di toccare il cuore dei cittadini !

di RODOLFO CONCORDIA (Roma) * rodolfo.concordia@dconline.info *

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Il tempo dell’attesa, con il trascorrere dei giorni, scema. Cresce invece l’aspettativa nei confronti dell’Assemblea nazionale della Democrazia Cristiana che avrà luogo sabato 15 dicembre 2018 presso la sala convegni dell’Hotel “Casa Tra Noi”, in Via Monte del Gallo n. 113, a ROMA.

Questa Assemblea nazionale – che sta raccogliendo di giorno in giorno un numero sempre più crescente di adesioni, sia da parte di partiti, associazioni e movimenti politici che di singoli partecipanti – vuol essere un importante momento di riflessione che testimonia quel cammino condiviso verso il traguardo della Rinascita (sul piano politico ed organizzativo) della Democrazia Cristiana italiana ed internazionale.

Questa Assemblea sarà un momento importante nella Storia del Paese, nel quale riemerge una Luce con la forza dirompente del suo patrimonio politico, dei suoi valori e della sua innata capacità di toccare il cuore dei cittadini, nonchè di coinvolgerli dapprima ad elaborare insieme un progetto, per poi essere protagonisti e garanti della sua attuazione.

A mio avviso il target politico e di iniziativa ha una grandezza angolare ed una potenzialità capace di contagiare e di recuperare coloro i quali – come suolsi dire – hanno scelto l’Aventino oppure si sono rifugiati nell’astensione, nel non voto e nella non partecipazione.

Inoltre dobbiamo recuperare politicamente coloro i quali sono stati delusi da nuovi pseudo-protagonisti senza genesi, idee, valori, ed assorbiti dal rancore, che a volte degenera nell’odio politico e nel disprezzo dell’avversario.

Pensiamo anche alle famiglie, che avrebbero dovuto essere al centro delle attenzioni del Governo e che invece si trovano emarginate; alle PMI, che sono state penalizzate da ulteriori oneri da versare allo Stato, nonostante siano impegnate sul versante delle esportazioni e quindi costrette a misurarsi con la concorrenza internazionale e con la necessità di ammodernamento continuo del loro processo produttivo; alle Banche, anche loro esposte dal Documento di Bilancio, con ulteriori oneri nei riguardi dello Stato, che renderanno più difficili e salati gli interessi dei mutui da erogare alle famiglie ed alle imprese, incidendo negativamente sull’obiettivo del Governo di aumentare il PIL all’1,5%.

Pensiamo a coloro che vivono nel disagio economico e sociale e che chiedevano dignità con il lavoro e non con il reddito di cittadinanza; inoltre la gran parte delle associazioni
di volontariato, impegnate sul fronte dell’assistenza e disattese, nella richiesta di aumentare i sostegni economici e legislativi; ma direi, soprattutto, da parte delle nuove generazioni, che dal Documento di Bilancio 2018, hanno percepito, la mancanza assoluta di rispetto e di considerazione sul versante del proprio futuro, che appare, dopo codesto Documento, ancora più fosco ed incerto.

Tali categorie rappresentano solo alcuni dei potenziali segmenti sociali, interessati a costruire con la Democrazia Cristiana, un Nuovo grande Progetto di trasformazione dello Stato e delle Istituzioni, che ricollochi l’essere umano, al centro dell’iniziativa di una Politica, capace di riappropriarsi di un alto spessore morale ed etico.

In modo così da ridiventare l’unico strumento e la vera Speranza, per realizzare una società interclassista più giusta, solidale, più rispettosa delle necessità e dei bisogni dei cittadini e più attenta, alle richieste degli ultimi ed in genere, di chi soffre, di chi si trova in temporanea difficoltà e tende una mano, per chiedere aiuto e rispetto umano.

Ed in siffatto contesto la difesa ed il rafforzamento della Famiglia, in simbiosi con quanto scritto nella Carta Costituzionale, dovrà essere un elemento prioritario nel Programma della Democrazia Cristiana ed un impegno vero, per il suo rafforzamento, la sua tutela giuridica, economica, legislativa e come riconoscimento della sua centralità nella società e dell’alto ruolo sociale e civile che essa svolge.

Ritengo pertanto che nel frammentato tessuto sociale, corroso dal lezzo dell’odio, del rancore, del disprezzo verso l’avversario politico, solo, la Democrazia Cristiana, con le sue Idee Guida, la Storia,la cultura, la serietà di un impegno, la dignità di coloro i quali l’hanno rappresentata e la centralità di riferimento ai valori Cattolici, come cardine del suo impegno, possa e debba costituire, l’elemento di ri-aggregazione, di pacificazione, di rispetto per le idee altrui e perno centrale per la ricostruzione di una civiltà del confronto, tipica di un sistema democratico, rafforzato dalle diversità, ma univoco, nel sacro rispetto degli interessi di un Paese, che marcia spedito, verso l’obiettivo della realizzazione di una Democrazia Compiuta.

Ma riproporsi come Partito Guida, presuppone, una forte volontà politica ed una convergenza, che sappia governare le diversità e le aspettative, per immolarsi ed integrarsi, verso un Solo Soggetto Politico, che faccia dell’unità di tutte le organizzazioni di ispirazione Cattolica, un grande contenitore di novità, ma anche di coerenza ai valori del nostro grande passato.

Quindi, l’unità e lo stare insieme, come preludio per la riaffermazione del nostro ruolo, in un Contenitore che esprime, finalmente, un Progetto per il Paese, una soggettività ed una presenza in Parlamento, indispensabile, per poter svolgere quelle battaglie, finalizzate alla modifica ed alla trasformazione della Società, che viaggia verso un Nuovo Futuro, compenetrata, dei grandi valori che hanno contraddistinto la nostra Storia; primo, fra tutti, l’abbattimento dei vergognosi squilibri sociali che rendono instabile il tessuto connettivo e la stabilità democratica; e la supremazia della Politica sull’Economia, per non consentire, che gli interessi di pochi, possano influenzare le scelte, indirizzate, alla realizzazione di un’armonico processo di crescita, impregnato di giustizia, di solidarietà e nel sacrosanto rispetto del valore del merito e delle capacità individuali.

Questo, anche a prescindere, io credo, dalle future alleanze, comunque necessarie, per riproporre, la presenza della Democrazia Cristiana sugli scranni di Camera e Senato; essa, è condizione indispensabile, per ricominciare a tessere il senso di un futuro, che brilla, ancora, della nostra presenza e splende, di quei valori di libertà, solidarietà, di crescita collettiva, di giustizia, di equità, di rispetto verso la sofferenza e l’indigenza, che sono da corollario, alla creazione di uno Stato al servizio dell’uomo e non finalizzato al suo sfruttamento.

Caratteristica valoriale, di una Società e di una Comunità, che si riappropria della propria dignità e costruisce il proprio futuro, scegliendo la propria classe dirigente ed un Governo, depurato dalla inciviltà di un confronto fatto di odio e di insulti, ma solo dal confronto delle idee e dei programmi, che dovranno sempre contenere, la copertura economico-finanziaria delle scelte operative che si propongono.

E’ una questione di etica e di rispetto dei cittadini, che hanno il diritto di valutare programmi, scelte operative, idee e gli impegni di un partito o di una coalizione, alla luce del quadro complessivo e la stabilità economico-finanziario del Paese; in modo di evitare il ripetersi dell’orrido spettacolo dell’ultimo confronto elettorale, con i Partiti impegnati solo a promettere l’impossibile.

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