Venti anni di euro: le cose che non tutti conoscono sulla moneta Unica Europea.

L'euro ha da poco compiuto 20 anni. Il simbolo € è un omaggio alla Grecia, ed al suo ruolo che ha avuto come culla della civiltà occidentale / europea nella storia.

Venti anni di euro: le cose che non tutti conoscono sulla moneta Unica Europea.

Molti di noi convivono ogni giorno, il tanto famigerato EURO, la moneta unica europea che è attiva da 20 anni, ma la usiamo senza sapere molte cose su di essa, quasi come se fosse una cosa scontata. Oggi in questo simpatico articolo andrò a raccontare le 10 cose più curiose e simpatiche da sapere, come ad esempio, lo sapevate perché è stata scelta la E stilizzata dell’Euro?

La scelta della E greca, è un omaggio alla Grecia, ed al suo ruolo che ha avuto come culla della civiltà occidentale / europea nella storia. Poi nel disegnarla sono state aggiunte due barre orizzontali parallele e centrali, che simboleggiano la stabilità della valuta.

Andiamo a scoprire assieme altre cose sull’Euro…..

QUANDO È NATO L’EURO?
L’euro ha sostituito le valute nazionali nelle tasche dei cittadini il 1 gennaio 2002, ma è stato introdotto ufficialmente tre anni prima, il 1 gennaio del 1999. Nei primi 3 anni dalla sua adozione è stata una moneta virtuale, utilizzata solo per fini contabili e nei pagamenti elettronici.

CHI AMMINISTRA L’EURO?
L’euro è amministrato dalla Banca Centrale Europea (BCE), l’ente che decide le politiche monetarie dei paese membri dell’Unione e dall’Eurosystem, l’organo composto dalle Banche Centrali dei paesi dell’Eurozona: Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna.

QUAL È IL RUOLO DELL’EUROSYSTEM?
L’Eurosystem si occupa di attuare le politiche stabilite dalla BCE, garantisce il corretto funzionamento del sistema dei pagamenti nell’Area Euro e partecipa alla stampa, coniazione e distribuzione delle monete in tutti gli stati membri.

CHE COSA INDICA IL NUMERO DI SERIE DELLE BANCONOTE?
Ogni banconota è identificata da un numero di serie composto da 1 lettera e 11 cifre. La prima lettera indica lo stabilimento dove è stata fisicamente prodotta, mentre i numeri successivi indicano la posizione che la banconota aveva nel foglio sul quale è stata stampata.

I PONTI RAFFIGURATI SULLE BANCONOTE ESISTONO REALMENTE?
No, i ponti stampati sulle diverse banconote sono strutture architettoniche di fantasia ideate dal designer Robert Kalina.
Rappresentano i ponti che uniscono idealmente tra loro i paesi dell’Unione. La BCE ha scelto di non raffigurare costruzioni reali per non fare favoritismi di alcun tipo e non fomentare alcun tipo di nazionalismo.

CHI STAMPA FISICAMENTE GLI EURO?
La BCE decide ogni anno la quantità di banconote e monete che deve essere coniata, con l’obiettivo di garantire la corretta circolazione del contante e sostituire quelle eccessivamente usurate. La maggior parte delle banconote viene stampata dalle zecche degli stati membri dell’Unione o da stampatori privati.
Attualmente quelli autorizzati a produrre le banconote sono 17 e alcuni hanno sede in paesi come il Regno Unito e la Danimarca che non hanno mai fatto parte dell’Unione Monetaria.

QUANTE SONO LE BANCONOTE E LE MONETE IN CIRCOLAZIONE?
Secondo i dati pubblicati dalla BCE, alla fine di dicembre 2018 le euro banconote in circolazione erano 22.614.824.598 e le monete 130.717.264.347.

Le banconote più diffuse sono quelle da 50 euro (oltre 10 miliardi) mentre le monete più diffuse sono quelle da 1 centesimo (oltre 35 miliardi).

DI CHE COSA SONO FATTI GLI EURO?
Le euro banconote sono fatte in carta di puro cotone che le rende particolarmente resistenti all’usura. Una parte della banconota è stampata in rilievo così da permetterne il riconoscimento al tatto.

QUALI SISTEMI ANTICONTRAFFAZIONE SONO STATI ADOTTATI NELLA PROGETTAZIONE DELL’EURO?
Gli euro sono considerati tra le valute più difficili da contraffare. Ogni banconota è infatti dotata di diversi sistemi di sicurezza che ne rendono particolarmente costosa e tecnicamente complessa la riproduzione non autorizzata.

Filigrana: ogni banconota ha una filigrana scura che può essere osservata guardandola in controluce.

Striscia e placchetta olografica: le due facce di ogni banconota sono caratterizzate rispettivamente da una striscia e da una placchetta olografica. Muovendo la banconota sotto la luce, è possibile osservare sulla striscia olografica il simbolo dell’euro e il valore nominale.
Striscia iridescente:nella zona centrale delle banconote è presente una Striscia che brilla se la banconota viene inclinata sotto una fonte di luce.
DA DOVE ARRIVA IL SIMBOLO DELL’EURO €?

Il simbolo dell’euro è si ispira alla lettera greca epsilon ε ed è un omaggio alla Grecia in quanto culla della civiltà occidentale ed europea. Le due linee parallele che attraversano il glifo indicano la stabilità della valuta comunitaria.

Il simbolo è stato presentato per la prima volta dalla Commissione Europea il 12 dicembre del 1996 ed è stato scelto tra 10 progetti originali. Il nome dell’ideatore del simbolo € non è mai stato reso noto ufficialmente, anche se si ritiene sia il tedesco Arthur Eisenmenger, lui è stato un disegnatore tedesco, capo grafico della Comunità Europea fino al 1975, autore del marchio CE e del simbolo dell’euro.

di Antonio Genntile Vice Direttore de Il Popolo.