Urge tornare a parlare di politica alle giovani generazioni.

Urge tornare a parlare di politica alle giovani generazioni.

Erik Marandola esponente giovanile della Democrazia Cristiana di Fermo

“Toglimi il pane se vuoi…” così dice Pablo Neruda nella poesia “Il tuo sorriso” lui parla d’amore racconta la sua amata dice che senza lei sta male, io la poesia la dedico alla vita, toglietemi tutto ma la vita no. Essa è fatta d’amore, di dolore, di sorrisi ma soprattutto è fatta di sogni e voglia di essere vivi. C’è  chi sogna di far parte del mondo della musica, chi vuol fare il muratore, chi vuol far parte del corpo della polizia e molti altri mestieri. Chi sogna è colui che ha un obiettivo che ha voglia di fare e di essere. I sogni e le passioni maturano negli anni, vedendo, ascoltando e imparando. I mestieri per la maggior parte vengono introdotti nel percorso scolastico dove sin da bambini ci aiutano a comprendere la strada da intraprendere . Un mestiere in particolare viene introdotto poco e niente, il diventare un politico. Nelle case i familiari parlano male di politica o addirittura non se ne vuol manco sentir parlare. Nelle scuole se ne parla il minimo, viene fatta conoscere la storia del passato, ma del presente quasi che manco se ne vuol parlare. Alcuni esprimono la propria opinione senza manco sapere di cosa parlano e i bambini o ragazzi che ascoltano perchè interessati dell’argomento ma ignari di quel che succede e nel momento in cui si discute magari in classe di questi argomenti esprimono le informazioni sbagliate. Io penso che le scuole dovrebbero aiutare di più i ragazzi ad interagire con la politica perché nel domani dovranno votare loro e scegliere chi dovrà governarli e rappresentarli.