Uffici pubblici, controlli con le impronte digitali contro i furbetti del cartellino.

nei prossimi giorni Cdm, il provvedimento passerà in via definitiva, dal Nord al Sud a rischio i furbetti del cartellino facile.

Uffici pubblici, controlli con le impronte digitali contro i furbetti del cartellino.

Il decreto sulla pubblica amministrazione approva i controlli biometrici per rilevare le presenze e identificare gli abusi è una delle misure del decreto concretezza approvato dal Consiglio dei ministri. L’obiettivo è“semplificare la pubblica amministrazione in un’epoca di trasformazione digitale”, ha annunciato il ministro per la Semplificazione e la pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno.

Giulia Bongiorno, Ministro

La prima novità consiste nella costituzione di un nucleo di vigilanza formato da più di 50 dipendenti – 30 da assumere con concorso – per affiancare l’ispettorato della Funzione pubblica per supervisionare l’attuazione delle norme in materia di organizzazione e funzionamento delle pubbliche amministrazioni.

Inoltre, il nucleo avrà anche il compito di proporre modifiche. In secondo luogo è previsto un piano straordinario di assunzioni già dal 2019, con un vincolo delle risorse messe a bilancio. Per rafforzare la pubblica amministrazione sono già state annunciate 450mila assunzioni. In particolare, i nuovi contratti saranno a tempo indeterminato e in misura pari al 100% del personale uscente.

Un altro punto centrale del decreto prevede una stretta e nuove misure contro i cosiddetti “furbetti del cartellino”. Infatti, “per contrastare l’assenteismo dei dipendenti pubblici” si prevede l’introduzione di sistemi di identificazione biometrica (mappa dell’iride, impronte digitali e riconoscimento vocale). Ogni dipendente sarà quindi identificato attraverso le proprie impronte digitali sia in entrata che in uscita, nel tentativo di sradicare il problema di chi timbrava diversi cartellini per volta coprendo colleghi assenteisti.

la Bongiorno ha anche sottolineato : “manderò dei tutor, il Nucleo Concretezza” per aiutare quelli che restano indietro: in “Italia abbiamo troppe velocità, non possiamo pensare che con diverse velocità cresciamo tutti”.

di Antonio Gentile