ROBERTO SENSONI (DEMOCRAZIA CRISTIANA): DICIAMO NO ALLA “GLEBALIZZAZIONE” MONDIALE VOLUTA DALLA FINANZA INTERNAZIONALE!

ROBERTO SENSONI (DEMOCRAZIA CRISTIANA): DICIAMO NO ALLA “GLEBALIZZAZIONE” MONDIALE VOLUTA DALLA FINANZA INTERNAZIONALE!

A cura di ROBERTO SENSONI (La Spezia) * cell. 349-8840090 *roberto.sensoni@dconline.info * Vice-Segretario organizzativo nazionale della Democrazia Cristiana e Segretario politico regionale D.C. Liguria

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A partire dal 1989, anno della caduta del Muro di Berlino, il Capitalismo Internazionale è venuto a trovarsi senza più nemici.

L’implosione del Socialismo Reale, con la sconfitta del Regime Comunista Sovietico, cancellò di fatto l’antagonismo fra Liberismo Economico ed Economia Statalista Programmata. عمر سواريز لاعب برشلونة

I pochi Paesi Comunisti ancora rimasti, data la loro scarsa rilevanza (come Cuba ed altri ancor minori), non riuscirono mai ad influenzare la Filosofia Commerciale Mondiale concepita dalla Grande Finanza e dalle Lobby Multinazionali.

Neppure la vasta e popolosa Cina vi riuscì, pur chiudendo i propri confini a presenze ed influenze straniere (allora come purtroppo ancor oggi) e realizzando uno strano mix di politica marxista e di produzione industriale a stampo neo-liberista.

Ecco come, dall’epoca del Pensiero Duale (Liberismo-Marxismo), si è passati allora al dominio incontrastato del Pensiero Unico, quello Liberista della Globalizzazione.

Ora, bisogna comprendere come l’Imperialismo del Denaro, cosiddetto  “Americanocentrico”, abbia avuto (ed ha tuttora) bisogno di realizzare fino in fondo quella mostruosità che è sotto gli occhi di tutti: la Globalizzazione Mondiale, appunto.

Ossia un sistema atto a far circolare liberamente le merci, i capitali e la manodopera; ad abbattere confini e dazi; a favorire la delocalizzazione di industrie nazionali in paesi in cui il costo del lavoro è il più basso possibile. جدول ونتائج الألعاب الأولمبية لعام 2022

In tal modo di possa importare (forzosamente o meno) grandi masse di lavoratori, a basso costo e senza diritti sindacali, né di cittadinanza, per metterli in concorrenza con gli omologhi locali – meglio retribuiti e formalmente protetti da ammortamenti sociali stabiliti per legge – traendone tanto maggiori profitti quanto più riesce ad impoverire sia le nazioni industrializzate che quelle del Terzo e Quarto Mondo.

La precarietà del lavoro (sempre sottopagato e di incerta durata) è sotto gli occhi di tutti, così come la mercificazione di ogni oggetto, del pensiero anche morale, e dell’essere umano stesso.

Il mondo aperto, globale, non oppone più confini alla circolazione delle merci, del denaro, della manodopera, ma è divenuto un “Piano Inclinato” che facilita il “libero scambio” di uomini, di cose e di enormi masse di valuta.

Nei risvolti di questa brutta piega che il mondo intero ha preso, vi è inoltre un’altra mostruosa faccenda: l’omogenizzazione culturale e sociale che si condensano nel succitato “Pensiero Unico”, pensiero che ha spiazzato ogni concorrenza, ogni opinione diversa, ogni stile di vita diverso da quello occidentale-capitalistico, al punto che Servi e Padroni lo condividono come il “solo possibile”.

Ma il Sistema della Politica cosa fa?

Nel nostro paese (e negli altri) la “Sinistra”, sbiadita e non più marxista, è stata abbandonata dalla vecchia e tradizionale base operaia ed ha anch’essa assimilato il Pensiero Liberal-Capitalista, riducendosi a proporre leggi che facilitano, in buona sostanza, l’Imperialismo del Denaro e delle Banche.

La “Destra”, dall’altra parte, pur rischiando ad ogni passo di scivolare in comportamenti e proposte di legge di stampo “Fascista”, pare aver adottato concetti “anti-Global”, anche se non sappiamo quanto consapevolmente.

Per spiegarci meglio: “No-Global” è la difesa della Sovranità Nazionale entro confini di stato ben definiti, solo ambito dove la Politica può liberamente legiferare in contrasto contro il Pensiero Unico” e tornare a prevalere sull’Economia.

No-Global è la lotta contro le “Immigrazioni di Massa”, lotta che contrasta l’importazione di quella manodopera senza diritti che mette in pericolo il valore dei salari e un gran numero di posti di lavoro destinati altrimenti agli italiani.

Certamente, secondo il parere di chi scrive, i “Valori” della Destra andrebbero affermati restando all’interno dei confini dell’Europa (tutta) e non si dovrebbe mai arrivare a parlare di “Ital-Exit”.

Se l’uscita dall’Europa dovesse infatti un giorno realizzarsi, ebbene, il nostro povero Paese sarebbe immediatamente “divorato” dalla Finanza Imperialistica Globale.

Sinceramente, non lo vogliamo e non ce lo meritiamo.

E che dire, infine, del “Blocco dei Porti” di salviniana memoria? ٣٦٥ رياضة Nulla, solo metodi estremamente autoritari applicati contro i poveri di paesi poverissimi; crudeltà gratuita e sfoggio di forza contro che forza non ha.

Anche se il piano dell’ex Ministro degli Interni si è, di fatto, messo in contrasto con l’”Emigrazione Forzata” voluta dal Capitale Internazionale.

Concludendo, posso affermare che, non volendo vedere il popolo italiano trasformarsi in servo della gleba, dobbiamo democraticamente lottare con tutta la forza che possediamo (forza morale e cristiana) contro la “Glebalizzazione”, gabbia, o prigione se volete, nella quale tutto il mondo sta per essere rinchiuso.

A cura di ROBERTO SENSONI (La Spezia) * cell. 349-8840090 *roberto.sensoni@dconline.info * Vice-Segretario organizzativo nazionale della Democrazia Cristiana e Segretario politico regionale D.C. Liguria