Rilanciamo tutti insieme l’anima della Democrazia Cristiana !

Rilanciamo tutti insieme l’anima della Democrazia Cristiana !
Vice - Segretario nazionale Vicario Dip. sanità e assistenza sociale della Democrazia Cristiana Italia. Componente della Direzione nazionale della Democrazia Cristiana
Daniele De Vito (Roma)

 A cura di Daniele De Vito (Roma) *

daniele.devito@dconline.info * Cell. 392-78619852 *

Vice-Segretario nazionale Vicario Dipartimento Sanità ed Assistenza sociale della Democrazia Cristiana

< Rilanciamo tutti insieme l’anima della Democrazia Cristiana ! >

Questo appello è in favore di una rapida e piena unificazione della Democrazia Cristiana, rivolto da un uomo che intende rimanere fedele all’ideologia e alla dottrina politica del suo partito.

Ma appunto per questo, per partire da un democristiano, esso acquista un suo particolare significato: sta a indicare che l’unificazione non è problema dei soli democristiani, ma dell’intero schieramento democratico.

In effetti, in nessun momento della nostra storia recente uomini e correnti della Democrazia Cristiana si sono trovati di fronte a una svolta più importante, a una scelta più carica di responsabilità.

Finora poteva essere consentito presentarsi divisi, militare chi nel campo della cosiddetta formula di solidarietà democratica, chi nel campo avverso; e da quelle due posizioni contrapposte, combattere e condurre interminabili polemiche.

Molte cose apparivano opinabili e potevano dar luogo a valutazioni diverse: la politica estera, la politica interna, la politica economica e sociale, le condizioni stesse da cui bisognava partire per difendere i valori di libertà e di democrazia e i diritti delle classi diseredate.

Ma da quando fondamentali avvenimenti sono accaduti nel campo interno e internazionale, è chiaro che gli appartenenti alla Democrazia Cristiana, di tutte le tendenze, non possono percorrere la vecchia strada ed obbedire a vecchi schemi politici.

Uno di questi avvenimenti, il più grave e il più sintomatico, è costituito dalla crisi del comunismo. La crisi del comunismo, sovranismo e populismo si svilupperà se sorgerà una forza nuova, intransigente sul terreno ideale e morale, capace di attuare profonde modificazioni nella struttura economica e sociale dell’Italia, ricca di fermenti culturali.

Senza profonde innovazioni, senza il coraggio di superare vecchi schemi, vecchi giudizi e vecchie polemiche, la crisi di queste correnti si arresterà come un frutto non maturato, e il grande processo, che potrà trasformare le basi della lotta democratica in Italia.

La Democrazia Cristiana può raccogliere i frutti di una situazione che è particolarmente propizia.

Si tratta di stabilire un giusto equilibrio tra forze cattoliche e forze laiche; tutti i democratici saranno responsabili di questa svolta, ma soprattutto la Democrazia Cristiana.

Se il passato è dimenticato e se la visione dei compiti futuri è chiara, non esiste difficoltà che non possa essere sormontata, nell’interesse supremo della vita democratica.

Se questa consapevolezza mancherà, saremo noi cattolici responsabili della deviazione, che non abbiamo saputo compiere, tempestivamente, il nostro dovere.

 

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