DELLI CARRI ANNA DORA (ROMA): QUANDO AD ESSERE VIOLATA E’ LA NOSTRA COSTITUZIONE E NON SOLO … !

DELLI CARRI ANNA DORA (ROMA): QUANDO AD ESSERE VIOLATA E’ LA NOSTRA COSTITUZIONE E NON SOLO … !
Dott.ssa Anna Dora Delli Carri

A cura di Anna Dora Delli Carri (Roma Capitale)

annadora.dellicarri@dconline.info

Segretario Dip. < Attività Economico Produttive – Lavoro > del Municipio X di Roma Capitale

Segretario Dip. < Tutela del Cittadino e per i Diritti Umani > del Municipio X di Roma Capitale

Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana

< DELLI CARRI ANNA DORA (ROMA): QUANDO AD ESSERE VIOLATA E’ LA NOSTRA COSTITUZIONE E NON SOLO … ! >

L’articolo 1 della Costituzione della Repubblica italiana recita a  chiare lettere che: “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”.

L’art.2 afferma: “La Repubblica riconosce e garantisce  i diritti inviolabili dell’uomo……”.

E continua con l’art. 4: “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto”.

Ma cosa succede quando il tuo datore di lavoro ed anche gli Istituti pubblici preposti al riconoscimento ed alla tutela di questi diritti, usano un atteggiamento che potremmo definire “subdolo” ed atto a destabilizzare e logorare il lavoratore/lavoratrice, e soprattutto la persona, nella psiche, non rispettando quanto riportato nella Costituzione?

Questo è  quanto sta accadendo a < Rodana >, una donna di 55 anni, madre di 5 figli (uso un anagramma per rispetto della privacy), lavoratrice dal 2019, presso un Istituto di credito, di cui non dirò il nome, per ovvi motivi, ma che è considerato in Italia un “colosso bancario”.

Ciò che sta accadendo a questa lavoratrice sa di surreale, anche se non lo è.

Dopo essere stata denigrata, in particolar modo da un punto di vista professionale, sminuendo, cosi, i propri meriti, il proprio valore, fino al punto di arrivare ad indagare sulla vita privata di questa donna, venendo meno anche al rispetto dell’art. 13 della Costituzione che recita:

La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa forma alcuna  di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria.

A noi, come a < Rodana >, non è stato finora consentito sapere l’obiettivo di questo trattamento ben poco nobile, a quest’ultima riservato (Ndr).

Sta di fatto che < Rodana > ha sempre lavorato, dando il massimo di sé, nonostante sia stata spostata in brevi lassi di tempo e contro la sua volontà, dai suoi superiori,  in filiali lontane dalla sua abitazione.

Appartenendo Lei ad una categoria protetta, perché disabile, < Rodana > aveva il diritto di rifiutarsi, ma non l’ha fatto (Ndr).

Ha, inoltre,  acconsentito e taciuto a situazioni in cui si è perpetrata l’arte più antica del mondo: “l’arte della violenza psicologica”, una violenza svoltasi all’interno di un gruppo di persone che lavorano nella stessa azienda, ossia il cosiddetto < mobbing >.

Povera < Rodana > !

Cosa farà e cosa dovrà inventarsi per portare avanti la sua famigliola, se si considera che oltre a non avere più lo stipendio, si ritrova senza Naspi, in quanto l’ufficio bancario preposto all’invio del documento all’INPS, dove si spiega la ragione del licenziamento della donna, ha erroneamente indicato (diamo, per l’ennesima volta, a questi Signori il beneficio del dubbio) la motivazione che ha prodotto la risposta negativa dell’ INPS.

Negando dunque anche questa somma di denaro, prevista dall’ordinamento giuridico italiano al fine di poter garantire, a chi ha perso il lavoro, come nel caso di < Rodana >, una continuità di reddito, anche se in forma relativamente ridotta, rispetto allo stipendio.

Ovviamente < Rodana >, non rimarrà impassibile a tutto ciò.

Senza Naspi e senza stipendio, con 5 figli da mantenere, continuerà a difendersi, anche contro l’INPS, un Istituto pubblico, il  cui compito sarebbe quello di garantire, ai contribuenti e lavoratori, le prestazioni a sostegno del reddito, cosa che pare non valere per la lavoratrice e donna < Rodana >.

Staremo a vedere cosa accadrà in seguito !

Dott.ssa Anna Dora Delli Carri (Roma)

 

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Antonio
5 mesi fa

Nella nostra Democrazia Cristiana ci sono anche avvocati/avvocatesse che possono agevolare “Rodana”.Chi si offre ?