Popolari, democratici e cristiani insieme in Europa: l’euro-decalogo !

Popolari, democratici e cristiani insieme in Europa: l’euro-decalogo !

A cura di DORA CIRULLI (Roma) * dora.cirulli@dconline.info * cell. 334-3614006 

Capo Ufficio stampa nazionale della Democrazia Cristiana

www.ilpopolo.news * www.democraziacristianaonline.it *

< Popolari, democratici e cristiani insieme in Europa: l’euro-decalogo >

Maria Leone – Nord-Ovest
Gianmario Ferramonti – Nord-Oest

1) superare il Trattato di Lisbona con un nuovo Trattato, approvato dai popoli dei Paesi membri, per la
costituzione degli Stati Uniti Europei (SUE), dotati di istituzioni federali (presidente, governo, parlamento, corte costituzionale, polizia, esercito).

2) riconoscimento nella Costituzione: a) del Diritto alla vita di ogni essere umano sin dal concepimento e
sino al suo termine naturale;

b) della tradizione culturale giudaico–cristiana, che è tra le radici più
importanti dell’Europa, così come la tradizione classica greca e latina.

Montalto Pasquale – Nord Est
Francesca Pangallo – Nord Est

3) un nuovo modello di sviluppo socio-economico ambientale per l’inversione delle tendenze attuali: per un ambiente, una società e una economia vitalmente operanti.

4) rimozione di ogni discriminazione economica, politica e sociale nei confronti delle donne, promuovendo il raggiungimento effettivo delle pari opportunità di tutte le persone. Istituzione di un reddito di gravidanza.

Contrasto della prostituzione poiché il corpo umano non è un oggetto di mercato, minaccia la moralità e la famiglia, finanzia ogni tipo di criminalità.

Gabriella Strizzi – Centro
Avv. Antonfrancesco Venturini

5) massimo sostegno alla famiglia come struttura sociale elementare, ovvero come luogo in cui di regola la persona viene accolta sin dal concepimento e come primo ambito dove la vita biologica e sociale (di relazione) sboccia e si consolida; la famiglia deve poter scegliere responsabilmente il numero dei figli che desidera, trovando anche sul piano fiscale un sostegno per tale scelta.

6) impegno affinché la scuola sia informata a un reale rispetto della famiglia e della persona, minore e adulta.

Anna Ciriani – Italia Sud

Vanno, quindi, proposte opportune politiche e riforme normative per una ripresa del fondamentale ruolo educativo della famiglia, garantendole il tempo necessario per una ricca vita comunitaria.

Le istituzioni devono rispettare l’orientamento etico e religioso, che le famiglie richiedono per i loro figli.

Una formazione autenticamente laica offre lo spazio di espressione per tutte le tradizioni culturali e religiose.

7) un pieno sviluppo di politiche del lavoro, che assicurino a tutte le famiglie i mezzi di sostentamento.

Federica Nardo – Isole
Valentina Valenti – Isole

Un modello di sviluppo, che sia in grado di governare la crescente presenza delle tecnologie di
automazione nell’industria e nei servizi e garantisca sia il progresso economico che la tutela delle persone, trovando il giusto equilibrio tra produttività e occupazione.

I lavoratori devono poter partecipare alla gestione delle imprese. Una particolare tutela deve essere assicurata alle persone che svolgono in famiglia servizi di assistenza domestica.

Giovanni Chiucchi – Nord Est

8) una ecologia umana e sociale affinché l’attuale benessere non comprometta la vita comunitaria futura e garantisca a tutti l’accesso alle risorse naturali ed energetiche, ai beni essenziali, come per esempio l’acqua, evitando pericolose forme di privatizzazione di un bene essenziale e non commerciabile.

9) una politica per il bene comune considera l’integrazione degli immigrati regolari e il confronto tra
culture nel rispetto delle reciproche identità.

10) una politica per il bene comune con efficaci azioni preventive di educazione alla legalità.

Quanto alla lotta alla criminalità, essa va condotta col massimo rigore, perché non venga mai meno il necessario riferimento ai principi della giustizia per le vittime e della certezza della pena.

A cura di DORA CIRULLI (Roma)

* dora.cirulli@dconline.info * cell. 334-3614006 

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Alessandro
5 anni fa

Occorre aggiungere:
maggiore sicurezza sul lavoro; rispetto della dignità del lavoro sia per le donne che per gli uomini;
rispetto dei diritti sindacali;
migliore qualità della vita lavorativa;
eliminazioni di fonti inquinati nei luoghi di lavoro: vedi ILVA di Taranto, etc.;
penalizzazione delle aziende che delocalizzano i loro impianti;
maggiore attenzione alla messa in sicurezza del territorio, con interventi geologici appropriati;
maggiore attenzione alla razionalizzazione della distribuzione idrica nelle zone con un’alta percentuale di carenza d’acqua;
interventi sul “pendolarismo”, con l’abbattimento delle disfunzioni tutt’ora esistenti;
accoglienza dei rifugiati da guerre con strutture adatte alla dignità delle persone, in ossequio ai dettami della nostra Costituzione; etc.
Sono alcune delle tante necessità non solo di interesse nazionale, ma di vocazione europea.
A. Pinto

Adriano
5 anni fa

Ďa quando la DC si e’ spostata al centro?
Non era vicina a Forza Italia. ?