Nelle fasi finali del Campionato mondiale di scacchi Magnus Carlsen ha sconfitto (a fatica) Fabiano Caruano.

Nelle fasi finali del Campionato mondiale di scacchi Magnus Carlsen ha sconfitto (a fatica) Fabiano Caruano.

a cura di MARIA LEONE (Milano) * maria.leone@dconline.info *

* www.ilpopolo.news * www.democraziacristianaonline.it *

 

Si sono concluse a Londra le fasi finali del torneo mondiale di scacchi edizione 2018.

Il norvegese MAGNUS CARLSEN si è confermato Campione del mondo di scacchi sconfiggendo nella finale di Londra l’italo americano FABIANO CARUANA.

Il Campione del mondo in carica MAGNUS CARLSEN.

Magnus Carlsen è campione del mondo dal 2013 (era subentrato al precedente campione del mondo di nazionalità indiana), mentre per Fabiano Caruana era la prima esperienza in una finale del campionato mondiale di scacchi, dopo l’avvenuta qualificazione ottenuta nel torneo dei candidati svoltosi in precedenza a Berlino.

E’ particolarmente significativo che dopo la conclusione di tutte le 12 partite regolamentari, così come previsto dal Regolamento del Campionato mondiale di scacchi, il risultato finale fosse di perfetta parità !

E’ stata quindi necessaria – evento unico nella storia degli scacchi – la disputa di un “tie break”, così come avviene,  “mutatis mutandis”, anche nel gioco del tennis.

Il Vice-Campione del mondo (anno 2018) FABIANO CARUANA .

Il “tie break” è stato disputato con tre partite veloci.

Con queste gare veloci Magnus Carlsen è riuscito così a sconfiggere Fabiano Caruana con un secco 3-0, in poco più di due ore di gioco.

Sfuma così il sogno di vedere un italiano, seppure di doppia cittadinanza (essendo Caruana italo-americano) sedersi sul trono del gioco/sport individuale più diffuso nel mondo.

Il gioco devi scacchi può annoverare infatti nel mondo circa 600 milioni di praticanti.

E’ comunque la prima volta nella storia dei campionati mondiali di schacchi che un italiano acquisisce il titolo di Vice-campione mondiale di scacchi, oltretutto avendo chiuso in perfetta parità la fase delle gare regolamentari e costringendo il vincitore ai “supplementari”.

Un’immagine delle fasi finali del Campionato mondiale di scacchi svoltosi a Londra (ediz. 2018).

Questa notizia potrà essere senz’altro un buon viatico per uno sviluppo del “nobil giuoco” in Italia, anche grazie alla diffusione di progetti mirati nella scuola, in adempimento di una specifica “dichiarazione” di provenienza europea fatta nel 2012.

Gli scacchi sono già disciplina scolastica “curriculare” in vari stati europei come Norvegia, Spagna, Armenia, Mongolia.

Il prossimo anno (2019) un tanto sarà concretizzato anche in Russia.

In Italia esiste il Progetto scacchi a scuola della FSI riconosciuto dal MIUR. Inoltre il Progetto “Gioco scaccia gioco: gli scacchi e la dama contro la ludopatia” è riconosciuto dal Ministero della salute. Un progetto che – in particolare – è molto sviluppato nel Comune di Livorno, che lo ha inserito nel piano di contrasto al gioco d’azzardo.

L’Italia si consola comunque con le prestigiose vittorie riportate nelle cosiddette “64 caselle”. Alludiamo ovviamente ai titoli mondiali di dama ottenuti da SERGIO SCARPETTA e da MICHELE BORGHETTI, che dal 2013 dominano la scena mondiale.

 

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