LA MISTICA SUOR CHIARA SCARABELLI: LA VERA NASCITA DI GESÙ !

LA MISTICA SUOR CHIARA SCARABELLI: LA VERA NASCITA DI GESÙ !

A cura di Franco Capanna (Teramo)

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Sindacalista – Giornalista – Scrittore

Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana

< LA MISTICA SUOR CHIARA SCARABELLI: LA VERA NASCITA DI GESÙ ! >

La reale nascita di Gesù svelata a una suora mistica, una visione della nascita di Gesù.

Questa è la visione che ebbe la mistica Suor Chiara Scarabelli (1912-1994) della nascita di Gesù, tratta dal libro ” I Tesori della Trinità nel Cuori della Madre “.

 

“Era la vigilia di Natale, la sera, ero nel coro a pregare, quando mi sono ritrovato a Betlemme (non so se ero lì con il mio corpo o no).

Mi sono trovata davanti a Maria e Giuseppe che cercavano un posto dove passare la notte, ma tutti li hanno rifiutati, non c’era posto per loro.

Avendo esaurito tutte le possibilità, Maria si rivolse a Giuseppe dicendo: “ Cosa dobbiamo fare? Sento che si avvicina il momento di partorire Gesù”.

Suo marito rispose dolcemente: “Non aver paura, Maria. Dio sa tutto e vede tutto. Sono sicuro che provvederà”.

 

Gli si diressero verso i campi e trovarono un pastore.

Joseph lo fermò e gli chiese se sapeva dove avrebbero potuto passare la notte.

Il pastore, guardando Maria, chiese : “È tua moglie?” Giuseppe rispose di sì e il pastore disse:

“ Che angelo è. Seguimi. Penso che troveremo una caverna vuota. ”

Dopo molto tempo, vede una grotta. Disse: ” Vado a vedere. Spero sia vuoto “.

Corse avanti, poi si voltò dicendo: ” È vuoto “ – e li portò dentro chiedendo – Avete bisogno di qualcosa? Rimarrei volentieri, ma devo prendermi cura delle pecore”.

C’era un piccolo ingresso e poi una piccola grotta, credo fosse dove si riparavano gli animali.

San Giuseppe preparò un mucchio di fieno, una specie di letto, e vi mise sopra il suo mantello.

Poi disse alla moglie: “ Maria, sei stanca, riposati. Ti farà bene”.

-“Grazie, Giuseppe, per la tua tenerezza. E tu?”

-“Sarò alla porta a custodirla.” Poi accese un piccolo fuoco per riscaldare l’aria e si sedette. Dopo un po’ venne a vedere se sua moglie stava riposando ma la trovò inginocchiata e le chiese: “ Non dormi? ”

Ella rispose: ” No, Giuseppe, devo pregare “.

La lasciò sola e andò a pregare. Dopo un po’, non so esattamente per quanto tempo, dal soffitto è entrata una luce brillante che ha illuminato ogni cosa, e poi è apparsa una nuvola bianca che ha avvolto la Vergine Immacolata, era così bella che non ho parole per descriverla esso. I suoi occhi erano fissi in avanti e un raggio di luce le brillava sul viso, non so come spiegarle.

Lei guardò e sorrise. Sembrava una conversazione con un essere invisibile da cui proveniva la luce.

S. Giuseppe, vedendo questo splendore e sua moglie che sembrava essere in Cielo, si prostrò col volto per terra, sentendosi confuso.

Non so quanto sia durato il colloquio con l’essere invisibile, quando ho visto Maria stendere le braccia e ricevere il piccolo Gesù… Che felicità!… Che gioia!…

Non so spiegarmi, nemmeno l’espressione di la Madre Celeste verso il Figlio di Dio… le parole umane non bastano…

Lascio che cerchi di spiegarlo chi è più intelligente di me. La luce che brillava sul suo viso scomparve. Ora il suo sguardo era fisso su suo Figlio. Sembrava un’estasi d’amore.

Così possiamo vedere come la visione di suor Maria Chiara Scarabelli sia molto simile alle visioni della nascita di Gesù della Beata Anna Caterina Emmerich, della Venerabile Maria di Agreda e anche di Maria Valtorta.

Suor Maria Chiara Scarabelli ha scritto questa visione perché il suo direttore spirituale le ha ordinato di farlo e ha anche chiesto alla Vergine Maria di spiegare ciò che non era chiaro al suo direttore ed ha espresso i suoi sentimenti di inadeguatezza per tale compito.

Quanto segue fa parte del suo dialogo con la Vergine Maria: “Come è possibile, o Mamma, parlare del tuo volto celeste quando parlavi al Padre? La luce che usciva da quell’Essere Divino ti stava trasfigurando.

-“Figlia mia, sei troppo piccola, non puoi comprendere né sostenere la gioia che ha provato la tua Mamma nel dare alla luce il Figlio di Dio. È uscito dal mio seno come un raggio di sole che trafigge un vetro, e subito è stato portato in cielo per essere adorato dalla Corte Celeste, che era bella. Poi mi è stato dato, che sono sua Madre.

Hai visto un raggio della mia gioia, ma non hai potuto capire tutto».

«Ma dimmi, mamma, tu lo sai già, ma dillo a questo povero piccolo. È vero che quando hai partorito Gesù hai provato dolore come tutte”.

“No piccolino mio.

Tu non ci credi e fai bene, lascia che certi preti dicano quello che vogliono ti dico che ero in estasi d’amore,ho sperimentato la gioia del Paradiso credimi, che sono la pura Immacolata Concezione.

Franco Capanna.

 

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