“MIA”: IL NUOVO REDDITO DI CITTADINANZA.

“MIA”: IL NUOVO REDDITO DI CITTADINANZA.

A cura di Franco Capanna (Teramo)

Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana

< “MIA”: IL NUOVO REDDITO DI CITTADINANZA >.

Come già avevo scritto anticipando – dalle colonne di questo stesso giornale IL POPOLO della Democrazia Cristiana – che il Governo introdurrà aa breve < MIA >,  in aiuto alle fasce bisognose.

Il reddito di cittadinanza dunque cambia pelle e diventa “Mia”, acronimo di “misura di inclusione attiva”.

Il governo Meloni dunque è pronto a varare già quest’anno un nuovo strumento di sostegno al reddito, dopo i sette mesi di proroga accordati ai beneficiari del reddito di cittadinanza con la legge di bilancio 2023.

Cambia la durata del nuovo sostegno e ci sarà la divisione in due categorie con quote a scalare: occupabili e famiglie povere senza possibilità di lavorare.

Per i primi il tetto massimo del sussidio sarà ben …. di 375 euro (sic sic).

Mentre per le seconde l’importo base sarà addirittura di 500 euro (UDITE, UDITE) !

I testi con le nuove regole scritte dal ministero del Lavoro, guidato da Marina Elvira Calderone, sono già arrivati a via XX Settembre.

Ora una valutazione di massima sulla sostenibilità spetta al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

Tra un paio di settimane il nuovo decreto legge potrebbe arrivare in Consiglio dei ministri.

E la MIA si dovrebbe poter chiedere da settembre 2023.

Attendiamo l’esito del dibattito parlamentare ed eventuali correzioni al discorso. Pur tuttavia non ci sembra che gli interventi siano adeguati alle necessità di chi versa in situazioni bisognose, coosì come del tutto inadeguati ci sembrano gli importi delle pensioni minime e di anzianità, notevolmente disancorati dalle esigenze delle categorie più bisognose.