MANIFESTO PER LA SANITA’ LOCALE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA REGIONE LIGURIA (seconda parte).

MANIFESTO PER LA SANITA’ LOCALE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA REGIONE LIGURIA (seconda parte).

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MANIFESTO PER LA SANITA’ LOCALE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA REGIONE LIGURIA (seconda parte).

Ha iniziato ad operare fattivamente la Commissione nazionale sulle problematiche della Sanità e servizi sociali coordinata dal Vice-Segretario nazionale per lo Sviluppo e l’Organizzazione D.C. dott. ROBERTO SENSONI (La Spezia).

In questi giorni è stato infatti divulgato il < Manifesto per la sanità locale > elaborato dalla Commissione per la Sanità e servizi sociali della Regione Liguria, che merita senz’altro di essere ampiamente divulgato ed anche il nostro giornale intende collaborare in tal senso proponendone la pubblicazione integrale.

< MANIFESTO per la SANITA’ LOCALE >

I DIECI PUNTI DEL MANIFESTO

  • 1 – SANITA’ PUBBLICA – E’ necessario frenare i processi di privatizzazione in corso che attualmente riguardano non singoli servizi, ma intere strutture ospedaliere.
    La realizzazione di una sanità di serie A (per chi se la può permettere) ed una sanità di serie B, non rientra nei principi costituzionali, mentre l’iniziativa economica privata può svolgersi nei c.d. settori di supporto all’assistenza sanitaria con i necessari meccanismi di controllo.
  • 2 – RISORSE
    E’ necessario un riallineamento della dotazione di posti letto e personale nell’ambito della ASL 5 Spezzina per rendere equa la ripartizione di queste risorse tra le varie Province liguri
  • 3 – CONTROLLI
    E’ necessaria una precisa analisi delle risorse economico finanziarie destinate dalla Regione Liguria alla ASL 5 e in particolare per quelle destinate al personale.
    La collaborazione con la sezione regionale della Corte dei Conti diventa elemento essenziale di questa analisi.
    E’ necessaria la costituzione di un comitato anti sprechi partecipato.
    E’ necessaria una precisa analisi sulla qualita’, appropriatezza e convenienza dei servizi sanitari prestati dal privato convenzionato.
  • 4 – PARTECIPAZIONE
    Va incrementato il ruolo e il “peso” della locale Conferenza dei Sindaci, integrandola con altri attori del sistema : dai professionisti e loro organizzazioni, alle associazioni/comitati dei cittadini, prevedendo sistemi di effettiva rappresentanza nelle scelte, utilizzando anche i referendum consultivi per le decisioni di massima importanza.
  • 5 – INFORMAZIONE
    La Conferenza dei Servizi deve diventare un appuntamento costante (per lo meno biennale) nella rappresentazione ai cittadini della programmazione sanitaria da parte dell’ASL 5 e cio’ sia con la rappresentazione dei punti di forza che delle azioni di miglioramento sui punti di debolezza.
  • 6 – OSPEDALI (provincia di La Spezia)

LA SPEZIA nuovo Felettino
E’ necessaria la costituzione di una commissione civica mista di rappresentanza che possa seguire i tempi e i programmi di realizzazione del nuovo ospedale.

SARZANA
Deve essere chiaramente indicata la programmazione relativa alle attivita’ sanitarie sia nella fase di realizzazione del nuovo ospedale della Spezia che successivamente

PRONTO SOCCORSO
Devono essere potenziate le risorse strutturali e stabilizzate le risorse umane a disposizione dell’emergenza urgenza.

  • 7 – TERRITORIO
    E’ necessario prevedere un concreto programma di reinternalizzazione delle funzioni socio assistenziali attualmente appaltate a privati, con l’assunzione del personale delle ditte appaltatrici.
    Fondamentale la previsione dell’infermiere di famiglia.
    L’effettiva presa in carico del paziente deve partire dal medico di famiglia, attraverso anche la medicina di gruppo, le case della salute e, in prospettiva, con le competenze dell’infermiere di famiglia
  • 8 – APPALTI e ANTICORRUZIONE
    E’ necessaria la previsione, nei capitolati o nei contratti di fornitura di servizi di supporto a quelli sanitari, di specifiche clausole volte al rispetto della dignita’ e dell’umanizzazione dell’assistenza anche non sanitaria.
    L’ufficio anti corruzione dell’ASL deve essere dotato di opportune risorse tecniche e di personale per rendere funzionale ed efficace il proprio operato.
  • 9 – UMANIZZAZIONE dell’ASSISTENZA SOCIO – SANITARIA
    Si devono prevedere forme di obbligatorieta’ di percorsi di formazione del personale, inserendo nel piano delle performance appositi indicatori oggetto di valutazione; indicatori elaborati con il concorso delle associazioni dei cittadini.
    Tali percorsi devono essere adottati anche dalle ditte esterne appaltatrici di servizi non sanitari
  • 10 – ASL BENE COMUNE e FENOMENO delle “FUGHE”
    E’ necessario che tutti gli attori del sistema, e in primo luogo l’ASL, adottino programmi ed interventi mirati per conquistare la fiducia dei cittadini nella propria azienda sanitaria e per farla loro sentire come “bene comune”.
    In contemporanea e in forza di quanto sopra, sono necessari interventi volti a rappresentare i punti di forza della sanita’ provinciale (adottando programmi di miglioramento della qualita’ nei punti di debolezza) in raffronto a prestazioni rese da strutture extra ASL anche private (Piano Nazionale Esiti)

 

Dott. Roberto Sensoni – Segretario regionale D.C. Liguria

Rag. Renato Giarrizzo – Vice Segretario Provinciale D.C. della Spezia

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