“LO DICO AL POPOLO” DA PARTE DI RAFFAELE VICEDOMINI (ROMA): COMPLIMENTI PER UN ARTICOLO STORICO GIORNALISTICO REDATTO DAL DOTT. CARLO PRIOLO.

“LO DICO AL POPOLO” DA PARTE DI RAFFAELE VICEDOMINI (ROMA): COMPLIMENTI PER UN ARTICOLO STORICO GIORNALISTICO REDATTO DAL DOTT. CARLO PRIOLO.
Dott. Carlo Priolo (Roma Capitale)

A cura di Dott. Carlo Priolo (Roma Capitale)

carlo.priolo@dconline.info * cell. 333-2957607 *

Segretario regionale del Dip. Comunicazione della Democrazia Cristiana

Componente del Consiglio nazionale della Democrazia Cristiana

Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana

< “LO DICO AL POPOLO” DA PARTE DI RAFFAELE VICEDOMINI (ROMA): COMPLIMENTI PER UN ARTICOLO STORICO GIORNALISTICO REDATTO DAL DOTT. CARLO PRIOLO. >

Riceviamo questo contributo giornalistico da parte di Raffaele Vicedomini, a commento di un articolo sulla recente scomparsa di Maria Fida Moro, figlia primogenita del compianto On. Aldo Moro.

<< Leggo quest’oggi su < IL POPOLO > un “articolo storico-giornalistico” veramente degno di tale definizione. Grazie Avv. Priolo !

Grazie per aver rappresentato l’amara e cruda verità di un periodo storico che dalla anormalità dell’iniqua politica ci porta ad aprire gli occhi nel tentativo di comprendere l’incomprensibile. “La morte di un Giusto”.

Oggi con la dipartita della cara Maria Fida Moro Lei coglie l’occasione per dipingere di verità uno spaccato della politica italiana.

Riportare gli eventi degli altri è divenuta l’attività dei “politici della non politica”, baratro dal quale il nostro paese non si salverà.

Uomini, “politucoli” portatori di borse piene di ignoranza, opportunismo, arroganza vorrebbero scrivere la storia del futuro, senza una ideologia, senza un programma, cosa di cui abbondava la mente limpida ed onesta del Prof. Aldo Moro.

Ed è per questo che è stata sacrificata la sua vita. Un cordoglio sentito per la dipartita di Maria Fida, un ferita che si riapre ricordando Aldo Moro.

Chissà se nasceranno ancora simili uomini che antepongono il bene di un popolo e della politica vera ai meri interessi personali,  fino a spingersi nel provocare l’ira dei poteri forti italiani e non.

Oggi tutti possono tesserarsi, un tempo si chiedeva chi sei, cosa fai, cosa vuoi e puoi fare per il Bene Comune.

Oggi ci si limita a: “se mi tessero, cosa mi date”…  Nulla di nuovo sotto il sole, secondo il mio modo di vedere la politica, con Aldo Moro è morta anche “La Democrazia”, senza aggiungervi aggettivo alcuno.

Un saluto cordiale a lei Avv. Priolo ed a tutti i lettori. * Raffaele Vicedomini (Roma). >>

 

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