< LE PROPOSTE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA PER IL REFERENDUM DELL’8 E 9 GIUGNO 2025: UN SI (CITTADINANZA) E QUATTRO NO (LAVORO). >
Siamo alle conclusioni della campagna referendaria che in questi giorni ha fatto la parte da leone sia sui mass media on line, sia sulla stampa cartacea, nonchè televisiva.
Come è giusto che sia in un Paese democratico come il nostro le ragioni del SI e del NO portate avanti dai rispettivi rappresentanti si propongono al corpo elettorale anche con apposite tribune politiche televisive.
Tutto ciò ha movimentato il mondo politico italiano mettendo un po’ di sprint alla politica nazionale e facendole riscoprire che la politica è dibattito, confronto, proposte, più o meno condivisibili, ma comunque le persone tornano ad incontrarsi ma soprattutto a parlarsi.
Questo non è certo poca cosa.
Spesso si ha la sensazione di essere in una “Torre di Babele” ma è una caratteristica nell’atavico DNA che è proprio della politica italiana.
In un contesto politico così animato, in cui – non facciamo mistero – si celano, si ipotizzano anche nuovi scenari politici, la Democrazia Cristiana guidata dal Segretario Politico Nazionale Dott. Angelo Sandri, non ha esitato a manifestare, ad esprimere il proprio indirizzo a proposito della campagna referendaria in corso.
Lo ha fatto nell’a ambito della riunione congiunta della Direzione nazionale e del Consiglio Nazionale del partito svoltasi in data 9 e 10 maggio 2025 a Roma, presso il Centro congressi “Casa tra noi” , in Via Monte del Gallo n.113, a Roma (quartiere Prati – nelle vicinanze di Città del Vaticano-.
Le indicazioni sono state chiare: in primis recarsi alle urne, ed esprimere un < SI > per il quesito referendario inerente la cittadinanza e quattro < NO > per i referendum in materia di Lavoro.
Poi ovviamente ognuno può richiamarsi al voto di coscienza.
Sono referendum, come sempre, abrogativi: ed a tal proposito una una considerazione si impone.
La consultazione referendaria è di per sè uno strumento democratico, però prima di indire un referendum il legislatore avrebbe dovuto fare il massimo sforzo, varando una normativa < ad hoc > che sicuramente avrebbe evitato l’iniziativa elettorale popolare assolvendo cos’ al proprio compito di legislatore, eletto dal popolo .
A rilanciare con determinazione le indicazioni referendarie varate dal partito è Antonio Ciatti, della Direzione della Democrazia Cristiana della Regione Calabria.
Antonio Ciatti, oltre a farle proprie, le propone al corpo elettorale chiamato alle urne per l’ormai imminente consultazione referendaria.
E’ comunque un appuntamento dall’inevitabile valore politico, sia per quello che sarà il dato dell’affluenza alle urne, sia per quello che sarà il risultato.
Una valenza politica che verrà considerata quale elemento anche per l’attuale maggioranza di governo.
Chi vivrà, vedrà !
A cura di Dott. FERNANDO CIARROCCHI (Ascoli Piceno)
fernando.ciarrocchi@dconline.info * cell. 347-2577651 *
Vice-Segretario nazionale Dipartimento Sviluppo-Comunicazione-Marketing della Democrazia Cristiana italiana
Vice-Direttore de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana
Coordinatore della redazione giornalistica de “Il Popolo” della Democrazia Cristiana.
Responsabile nazionale dell’Agenzia Stampa “Libertas”
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