L’ARCIVESCOVO DI TRIESTE MONS. GIAMPAOLO CREPALDI DENUNCIA IN MANIERA VIBRANTE GLI ATTACCHI SENZA PRECEDENTI ALLA FEDE CATTOLICA

L’ARCIVESCOVO DI TRIESTE MONS. GIAMPAOLO CREPALDI DENUNCIA IN MANIERA VIBRANTE GLI ATTACCHI SENZA PRECEDENTI ALLA FEDE CATTOLICA

A cura di CLAUDIA HERRATH (Trieste) * claudia.herrath@dconline.info *  cell. 339-7178400 * Segretario politico comunale della Democrazia Cristiana di Trieste

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Claudia Herrath (Trieste)

< L’ARCIVESCOVO DI TRIESTE MONS. GIAMPAOLO CREPALDI DENUNCIA IN MANIERA VIBRANTE GLI ATTACCHI SENZA PRECEDENTI ALLA FEDE CATTOLICA >.

Monsignor GIAMPAOLO CREPALDI, Arcivescovo di TRIESTE, durante la sua omelia nella Festività dell’Epifania, ha denunciato in maniera vibrante le esternazioni blasfeme nei confronti della religione cattolica che si sono susseguite durante il periodo natalizio.

Distruzione di presepi, profanazioni e atteggiamenti blasfemi nei confronti di Gesu’ Cristo.

Mons. Giampaolo Crepaldi Arcivescovo di Trieste

Questo mette in evidenza il disegno perverso di chi vorrebbe ridimensionare addirittura Gesù Cristo, chi vorrebbe renderlo solo umano, rendendolo affine a se stessi.

Un Dio su misura. Umano.

Aspiranti intellettuali, che intellettuali non sono, dal momento che il loro pensiero è influenzato dalle ideologie.

Si dichiarano non credenti, ma Dio è il loro argomento preferito, dimostrando così come sentendo l’esigenza di negarlo e ridimensionarlo ossessivamente in verità  ne proclamano ad alta voce l’esistenza.

Piu’ attaccano Gesu’ Cristo, piu’ si percepisce la Sua presenza.

Quindi alla fin fine, sono servi.

Vignette, pubblicita’, satira scadente,nei confronti della religione e dei fedeli, assenza di rispetto per la fede e i fedeli.

Tutto ciò dimostra quanta strada c’è ancora da fare per ridiventare quel popolo civile che un tempo eravamo.

Anche la Democrazia Cristiana di Trieste approva integralmente le parole del Suo Arcivescovo e si mobilita per sensibilizzare la nostra società ad atteggiamenti più maturi e civili.

Anche la Democrazia Cristiana a livello nazionale raccoglie l’invito proveniente dalla Diocesi di Trieste e dalla Democrazia Cristiana triestina a mobilitarsi per un risveglio delle coscienze contro questi inaccettabili attacchi privi di buon senso e di educazione, anche dal punto di vista civile, che sono stati denunciati.

Sarà inserito in tal senso un ulteriore punto all’ordine del giorno della Direzione nazionale della Democrazia Cristiana che si svolgerà a Roma nei giorni di venerdì 10 gennaio e sabato 11 gennaio 2020 (sala convegni dell’Università San PaoloVia Giovanni Giolitti numero 335 – a Roma).

 

A cura di CLAUDIA HERRATH (Trieste) * claudia.herrath@dconline.info *  cell. 339-7178400 * Segretario politico comunale della Democrazia Cristiana di Trieste

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4 anni fa

Sua Eccellenza arcivescovo di Trieste Crepaldi in questa omelia giusta e significativa deve dare risposta e compiutezza anche ad altri avvenimenti ovvero: Dopo avere partecipato per due DURISSIMI mesi a trattativa con Ordine medici di Trieste presieduta dal dottor Pandullo si rilasciava scritto della disponibilità dell’ente a visite specialistiche gratuite a suore e monache di clausura in povertà dal motivo che le religiose non ricevono aiuti economici dal Vaticano perché Ordini indipendenti fuorché in spirito. L’alto prelato in ultima istanza rifiutava accettazione con un dietrofront improvviso ” troppo privilegjio”. Chi scrive è le suore del luogo prestavano per la riuscita e riporto le dichiarazioni di una badessa tra tutte :” lui non doveva rifiutare e ora chi ci paga le visite specialistiche pronte e subito”. La Provvidenza venne a mancare laddove dovrebbe nascere. Lo scritto non si intende come polemica ma reale andamento di una trattativa che avrebbe d0vuto portare benefici in grazia e oblativi. Sono un cattolico e sindacalista dunque chiedo i motivi di partecipazione attiva del monsignore per poi vanificare sforzi impegnativi e solidali. Avrei gradito una risposta pur scritta in mail più volte ma inutilmente anche in segreteria arcivescovado. Poi non sia meraviglia domandarsi se ” privilegio” da parte altibprelati dei tremila euro mensili e 5000 più gettoni di presenza per i cardinali. Dunque due pesi e due misure.
Franco Capanna sindacalista.