Alessandro Cappelli (D.C. Ascoli Piceno): l’appello di molti Presidenti ed Istruttori sportivi per una graduale ripartenza !

Alessandro Cappelli (D.C. Ascoli Piceno): l’appello di molti Presidenti ed Istruttori sportivi per una graduale ripartenza !
Alessandro Cappelli

A cura di Alessandro Cappelli (Ascoli Piceno) *

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< Alessandro Cappelli (D.C. Ascoli Piceno): L’appello di molti Presidenti ed Istruttori sportivi per una graduale ripartenza ! >

Dopo un anno di stop, il campionato di Eccellenza di calcio a 11 è stato avviato domenica scorsa in tutte le regioni d’Italia, strutturato in mini gironi.

E questo per due motivi: 1) molte squadre non hanno avuto intenzione di iscriversi, 2) il nuovo “format” dei gironi si adatta alla situazione pandemica.

Ciò è stato possibile in virtù della decisione dei vertici federali di riconoscere il campionato di Eccellenza come campionato di interesse nazionale e sono stati attuati dei protocolli ad hoc (i campionati di interesse nazionale prima dell’era “coronavirus” iniziavano dalla serie A alla serie D).

Per gli altri campionati dilettantistici la stagione  2020/2021 è ufficialmente sospesa, così come i tornei del s.g.s  (settore giovanile scolastico) della Figc.

Però  molti Presidenti, Dirigenti, Istruttori, genitori vorrebbero che per i bambini e i ragazzi di età scolastica si attui il diritto al gioco, all’attività motoria e all’aggregazione con i coetanei.

Il Presidente del Comitato Regionale della Campania ha pubblicato un comunicato diretto al governo e alla sottosegretaria allo sport Valentina Vezzalicon cui si esrpime viva preoccupazione per la situazione in essere.

<< Chiediamo al governo di avere più attenzione verso i nostri ragazzi e soprattutto di farli tornare in campo. Recenti studi  dimostrano che all’aperto avviene solo un contagio su mille.

Inoltre, se si è rientrati a scuola, non vedo perchè non si possa ritornare su quel rettangolo di gioco tanto amato dai giovanissimi. Sono loro che per di più stanno pagando questa pandemia.

Si parla di disturbo psicotico da Covid e quindi chiedo interventi immediati da parte delle autorità governative.

In Campania, il calcio giovanile e non solo, è strumento di vera aggregazione sociale ed in tanti si sono allontanati da ambienti pericolosi, proprio tra un palleggio e l’altro e con una pacca sulle spalle di tanti Presidenti delle società.

Gli stessi  che rispettano in toto i protocolli anti-covid, investendo denaro per poi veder chiuse le proprie attività sportive. Loro sono i nostri coltivatori di speranze e di coraggio, che però oggi sono in enorme difficoltà e devono essere aiutati e sostenuti, perchè una società che pratica sport genera una comunità sana e rispettosa delle regole.

Così facendo stiamo disperdendo un tessuto sociale. Non possiamo più lasciare i bambini lontani dal calcio, non possiamo più rubare la gioia di un gol, dell’incontro con i compagni di squadra e di quelle emozioni uniche che solo il manto erboso può regalare.

Abbiamo bus stracolmi di gente, ma poi pare che gli “untori” siamo noi, gli innamorati pazzi del calcio.

Nel rispetto delle categorie che hanno giustamente le dovute priorità, chiediamo che i nostri tesserati vengano vaccinati, per provare a tornare alla normalità.

Il Governo accolga dunque il nostro grido di aiuto e ci autorizzi ad organizzare mini tornei in tempi brevi. Fornisca inoltre contributi diretti al club, impiegando i fondi del Recovery Plan”