La tradizione delle Cene di San Giuseppe a Gela (prov. di Caltanissetta).

La tradizione delle Cene di San Giuseppe a Gela (prov. di Caltanissetta).

A cura di Dott. LORENZO RANIOLO (Gela/CL)- dott.lorenzoraniolo@tiscali.it –

Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana

< La tradizione delle Cene di San Giuseppe a Gela (prov. di Caltanissetta)>

Dopo due anni di blocco per via dell’emergenza pandemica, si rinnova la festa di San Giuseppe con il tradizionale allestimento delle “Cene” in onore del Santo Patriarca.

Le  tradizioni legate alle celebrazioni del 19 marzo riguardo la festa di San Giuseppe, protettore del lavoro e della famiglia, sono innumerevoli in Sicilia, particolarmente sentite e spesso caratterizzate da cibi speciali legati a tradizioni antiche. Si rinnova anche quest’anno la Festa di San Giuseppe a Gela con il tradizionale allestimento delle Cene in onore del Santo Patriarca, che attirano diverse persone anche dai paesi limitrofi.

La Festa di San Giuseppe a Gela è una ricorrenza molto sentita dalle famiglie gelesi, che per l’occasione preparano le Cene per ringraziare Gesù Cristo per una Grazia ricevuta.

I preparativi iniziano molti mesi prima andando a chiedere offerte casa per casa, poi si allestisce la tavola, degli altari con struttura in legno a gradoni, coinvolgendo vicini amici e parenti, che si arreda con lenzuola ricamate, si bandisce con abbondante cibo di ogni varietà e sulla quale si posizionano statuine e immagini del Patriarca e della Sacra Famiglia.

Gli altari sono decorati con fiori, ricami, ramoscelli di alloro, aranci e pani votivi, questi ultimi lavorati con tale maestria da sembrare scolpiti. I pani hanno un importante significato sacrale intimamente legato agli ancestrali simbolismi della natura che si rinnova. Stessa grande preparazione richiedono i tavulati in questo caso la scelta delle pietanze ha un preciso significato dato che esse prevedono l’impiego soprattutto di verdure e frutti legati all’arrivo della primavera.

E’ il caso ad esempio dei famosi  “pani” , tipici della cittadina siciliana. Si tratta di piccoli pani, dalle forme più svariate, vere e proprie mini sculture fatte soltanto con acqua, farina e sale che non di rado raggiungono la perfezione artistica.

I pani di Gela nati come ex voto o come mezzo propiziatorio per l’ottenimento di una grazia, sono pervasi di simboli e ammantati di sacralità perché il pane, prodotto grazie al duro lavoro nei campi, rappresenta nel mondo contadino un alimento sacro in quanto sublimazione di una meritata ricompensa.

Così, ogni 19 marzo, nelle case e nelle strade di Gela , vengono messe in scena le cosiddette “Cene di S. Giuseppe”. In origine esse rappresentavano un atto di altruismo e generosità verso i più bisognosi, soprattutto bambini poverissimi, per i quali si imbandiva riccamente, una volta all’anno, una tavola con numerose pietanze.