CARA MINISTRA, COME MAI NON TI AGGRADA QUESTA “MINESTRA” ?

CARA MINISTRA, COME MAI NON TI AGGRADA QUESTA “MINESTRA” ?
Segreterio Nazionale della Democrazia Cristiana ( Udine)
Dott. Angelo Sandri

A cura di Dott. Angelo Sandri (Cervignano del Friuli/UD)

segreteria.nazionale@dconline.info * cell. 342-9581946 *

Segretario politico nazionale della Democrazia Cristiana

Direttore Responsabile de “IL POPOLO” della Democrazia Cristiana.

< CARA MINISTRA, COME MAI NON TI AGGRADA QUESTA “MINESTRA” ? >

Sulla “vexata quaestio” della Riforma della Giustizia interviene decisamente (come suolsi dire in gergo calcistico/sportivo….”a gamba tesa”) anche il < COMITATO GeV > (Comitato Giustizia e Verità) rapresentato a livello apicale da Loredana Di Lorenzo (di Tivoli/RM), la quale ricopre anche l’incarico di Segretario Organizzativo nazionale del Dipartimento Legalità e Giustizia della Democrazia Cristiana.

Loredana Di Lorenzo – Com. GeV e Segretario Org.vo naz.le
Dip. Legalità e Giustizia D.C.

E’ la stessa Loredana Di Lorenzo a precisare i termini di alcune importanti iniziative che il < Comitato GeV > ha recentemente intrapreso relativamente a questa delicata questione della Riforma della Giustizia.

<< Quando i cittadini si mobiltano spontaneamente per affermare i propri diritti, in una congiuntura così drammatica come quella che riguarda l’ambito giudiziario, non si può certo tacere !

Il Ministro Guardasigilli del Governo Draghi Marta Cartabia

In qualità di promotrice del Comitatato GeV, nonchè di Segretario Organizzativo nazionale del Dipartimento “Legalità e Giustizia” della Democrazia Cristiana, nonchè  di editorialista del nostro glorioso giornale, non potevo esimermi dal portare a conoscenza dei nostri affezionati lettori di quanto alcune vittime del malaffare giudiziario, hanno fatto pervenire al Ministro della Giustizia Marta Cartabia.

Siamo infatti convinti che la tanto agognata riforma della giustizia non possa non partire proprio dalle segnalazioni dei cittadini sui disservizi e sugli abusi della funzione che avvengono in ambito giudiziario. >>

Da qui una segnalazione ufficiale inviata al Ministro della Giustizia Marta Cartabia e dalla quale – essendo persona attenta e responsabile – ci si attende senz’altro una risposta adeguata al livello delle problematiche che in essa sono contenute.

                     RIFORMA DELLA GIUSTIZIA – ISTANZA DEL COMITATO GeV:

”   Al Sig. Ministro della Giustzia

Il Ministro Marta Cartabia ed il Premier Mario Draghi

Premettendo che con la presente noi cittadini rivendichiamo il nostro diritto di poterci fidare della Giustizia, affermiamo  con assoluta contezza che il dilagare degli ABUSI commessi dai Magistrati, è dovuto al fatto che quasi mai essi vengono sanzionati.

E questo avviene sostanzialmente per due ordine di motivi.

I) Perché – in concreto – non esiste alcuna loro responsabilità diretta rispetto alle decisioni assunte nell’esercizio della loro funzione.

A partire – per  esempio – dalle false ed arbitrarie rubricazioni a mod. 44/45,  piuttosto che la discrezionalità del P.M. nella acquisizione delle prove e specificamente delle registrazioni a mezzo trojan (di cui alla legge 7/2020 convertita legge in pieno “Aventino” covid e già operativa dal 28 febbraio, la quale libera tutti i corrotti dallo spauracchio intercettazioni).

Da qui le mancate indagini del P.M. e conseguenti anchiviazioni oppure le fantasiose e sommarie formulazioni di ipotesi di reato spesso errate sia nel merito che in diritto.

II) Perché anche e soprattutto le denuncie dei cittadini vengono insabbiate senza alcun serio intervento da parte del CSM (di cui oggi possiamo affermare senza tema di smentita che è un Organo di Stato completamente piegato ai desiderata della politica o di chi per essa).  

Per cui, va a finire molto spesso che il Magistrato corrotto la “fà franca”, sebbene pluridenunciato dai cittadini, prosegue imperterrito la sua carriera e viene anche promosso, mentre il denunciante si ritrova imputato per calunnia ed addirittura sottoposto a processo dai Magistrati corrotti per ritorsione alle denunce fatte.

      È ORMAI DUNQUE INDIFFERIBILE INTERVENIRE IN TAL SENSO E SI PROPONE:

● Istituire un organo extra CSM ed extra Procura Generale, che si occupi di riaprire tutti i processi archiviati riguardanti Magistrati denunciati dai cittadini, depistati ed insabbiati dai loro colleghi Magistrati.

Che tali processi siano di competenza di Giurie composte anche da cittadini, come si fà attualmente per i processi di maggiore gravità in assise, perché di questo si tratta: reati gravissimi che hanno esasperato i cittadini fino ad indurli a togliersi la vita (vedesi caso Rolando Bigego) o a farsi giustizia con le proprie mani (vedasi caso Giardinello).

Un magistrato infedele eguaglia in ferocia ed efferatezza chi uccide, perché stravolge fino alla paralisi e fino alla morte, la vita dei cittadini.

La proposta è quindi modificare l’articolo 5 CPP e più nel particolare è necessario aggiungere a detto art. 5 un nuovo paragrafo, ed espressa dicitura <Con aggravante in quanto reati commessi da pubblici ufficiali>.

● CHIEDIAMO inoltre l’istituzione di un organismo (composto da civili, cittadini con esperienza comprovata) che possa vigilare sulle condotte dei Magistrati, in rappresentanza del popolo, in nome e per conto del quale vengono emesse le sentenze e che la presentazione di segnalazioni (denunce, querele, esposti ecc) da parte dei cittadini, apra prioritariamente ed immediatamente fascicoli a loro carico, senza passare dalla fase preliminare, senza possibilità di archiviazione, senza la possibilitá di avvalersi della prescrizione, e che la sede di trattazione ai sensi art. 11 cpp sia di volta in volta estratta a sorte fra i distretti più vicini delle regioni immediatamente prossime.

Il “Legality and Justice Day” organizzato alle Scuderie Estensi di Tivoli (RM) con la presenza dell’Avv. Carlo Taormina

● CHIEDIAMO inoltre che la legge sulla responsabilità dei Magistrati non abbia filtri che ne vanifichino la finalità di ristoro per le vittime della malagiustizia sia nel caso di corruzione, sia nel caso di incapacitá e/o inerzia del giudice.

● Chiediamo una norma che stabilisca il recesso dal contratto per quei magistrati che non fanno dimostrazione di fedeltà allo Stato e la concreta capacità di svolgere il proprio lavoro con lealtà, terzietà, competenza .

● Chiediamo l’istituzione di una norma certa sulla interpretrazioni degli articoli di coodici e procedure, affinché abbiano come principio e fondamento l’accertamento della verità, rigettando con fermezza le interpretrazioni che enucleano e svuotano di fatto i principi di legge da cui originano ed il bene da questa tutelato.

● Chiediamo una legge che stabilisca (come per la diffamazione, anche per la calunnia, l’accertamento della verità, e la non punibilità di chi divulga i fatti, qualora le affermazioni risultassero fondate.

● Chiediamo un riconoscimento meritorio a quei cittadini che fanno informazione, divulgando con pubblicazioni e narrazioni mirate a tutelare il diritto del popolo di essere informati su fatti e corruttele di pubblici ufficiali e tanto piú se trattasi di Magistrati infedeli.

● Chiediamo l’azzeramento del CSM attuale e di ripristinarlo con il metodo del sorteggio.

● Chiediamo il ripristino della autonomia di indagine alle forze dell’ordine

● Chiediamo il ripristino delle norme di controllo parentale delle Forze dell’ordine, di Magistratura e di operatori giudiziari, sia in discendenza diretta, sia trasversale ed allargata.

● Chiediamo l’obbligo periodico di esami tossicologici per Magistrati, Forze dell’ordine, operatori giudiziari ed operatori del diritto.

● Chiediamo abrogazione di associazionismo dei magistrati, retaggio ormai inutile di un momento storico che risale alle necessità di tutela del magistrato dalle lotte armate ormai scomparse, mentre invece le associazioni sono rimaste anacronisticamente e strumentalmente in uso come certe accise postbelliche.

● Chiediamo separazione delle carriere dei magistrati requirenti da quelle dei giudicanti.

● Chiediamo il patrocinio a spese dello Stato in per chi denuncia corruttele di pubblici ufficiali, operatori del diritto e magistrati.”

Nel frattempo pare che la Camera dei Deputati sia riuscita a partorire una riformina piccina piccina, una di quelle riformine su cui si parla tanto tanto, ma che produce poco poco (il minimo sindacale), giusto per tirare a campare.

D’altronde pare assodato che ai nostri Parlamentare in carica interessa soltanto sbarcare il lunario e non certo rispondere al popolo italiano (vedasi legge elettorale del tutto incongrua rispetto ai dettati della Costituzione della Repubblica italiana) per il perseguimento del Bene Comune.

E presumiamo che oltre alla Ministra, nemmeno a loro aggradi tanto “questa minestra” !

Resoconteremo dettagliatamente sugli sviluppi futuri della situazione.

 

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Si prega di lasciare i propri commenti nel merito ed i propri contatti al fine di essere notiziati su ogni iniziativa verrà posta in essere. Grazie.

Loredana Di Lorenzo – Tivoli (RM) *

cell. 320-2450359 * comitatogev@gmail.com * loredana.dilorenzo@dconline.info * 

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