La nostra vita quotidiana è di difficile interpretazione ma per chi ha Fede in Gesù avvolte si trasforma in un ramo di albero pieno di speranze.

  • Attraverso i miei scritti da Editorialista  che invio nel mondo molti conoscono il mio percorso di vita.

Il dramma di una moglie morta per tumore al seno che ti sprofonda nella disperazione.

La risalita difficile e l’aiuto di suore in spirito per continuare a vivere.

Volto della Madonna

Chedere grazie con  Fede.

Foto scattata in chiesa di paese Abruzzo

Poi il successo nel sociale imprevisto e mi fermo qui.

Vi è l’ultimo orizzonte temporale e chiedi a Gesù una compagna che riflesso dell’amata e Gesù risponde e ti dona un’altra meraviglia.

Mi sento in esilio in Abruzzo perché sono uno di Roma

Avvolte mi scrivono dall’America

, dall’Inghilterra,dal Canada, Australia e tante altre per chiedermi come sto e tanti si sentono confortati dalla mia vita piena di rovesci avvolte tragici  e momenti di grazia.

da lenta a veloce fiamma il battito accende
nell’oscuro passaggio che difende il cuore dentro il petto
natura si sgretola contro il pugno della pioggia
qualche speranza naviga estatica sotto degli ombrelli
lame d’acciaio il respiro freddo
ti tramuta in marmo se non hai dei sogni
un uccellino cavalca i venti con audacia
mentre cielo invade per amore ogni passante

Dedicato a te .

Lei dorme ancora dolce sul ramo freddo
infesta aspro il vento e la fa tremare
il becco s’avvia ai caldi mondi
e la radice cerca conforto in terra
appena danza con più violenza – lei si desta
quasi immemore dei bei tempi verdi
si guarda intorno e triste vige al grigio
mentre si lascia andare
col debole battito del cuore
s’adagia stanca in braccio alla silente brina
sente il conforto di una distante eco
e appena il vento torna a torturala
lei smette sofferenza trovata la strada ai sogni
davanti a novembre tutto tace
pare una lunga attesa di sconforto
pochi uccellini volano ancora tra i rami
mentre le stelle aspettano di abbracciare la foglia
e quando i passi calpestano la fronda
si sente come un sussurro tra le orme
vaghi ricordi di grandi voli verso il cielo
che foglie osano senza usare le al
Poeta rapito dall’estro prima del decollo dal suo immaginario verso l’astro chiamato Infinito.
Io? Vela spinta all’astro Sogno dall’ego solitario di un divoratore di stelle che ha provato l’amore prima di lanciarsi verso l’infinito.

Autore Franco Capanna Editorialista.

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Franco Capanna
1 anno fa

Ricevuto molti commenti ma un errore inviare a me,non li vede nessuno.
Vs mail resta segreta